Buzzkill di Donny Cates e Geoff Shaw | Recensione
Pubblicato il 9 Aprile 2021 alle 17:00
La storia di un supereroe che acquisisce i poteri grazie all’alcol, e che vive una vita tutt’altro che semplice.
Autori: Donny Cates, Max Reznicek (testi), Geoff Shaw (disegni)
Casa Editrice: SaldaPress
Genere: supereroistico/drammatico
Provenienza: USA
Prezzo: € 19.90, p. 108, 17×26, col., cartonato
Data di pubblicazione: 01 aprile 2021
Il genere supereroistico continua ad alimentarsi di nuove ed intriganti storie, e lo fa anche con Buzzkill, un fumetto realizzato da Max Reznicek, e da uno che di personaggi supereroistici se ne intende: Donny Cates.
Il fumettista Marvel con Buzzkill tira fuori una storia in cui si respirano quelle atmosfere vivide e crude che Cates ha mostrato sulla run di Venom, e non solo.
Buzzkill: l’impossibile vita di un supereroe
Il protagonista di Buzzkill è Ruben, un supereroe decisamente non convenzionale. Si tratta di un personaggio che ottiene i superpoteri solo alcolizzandosi ed abusando di sostanze. Tutto questo, è inutile dirlo, gli provocherà non pochi problemi nella vita privata.
Ruben cerca di disintossicarsi (l’apertura della storia lo mostra in una seduta degli alcolisti anonimi), ed è in conflitto tra ciò che può essere utile per gli altri, e ciò che sarebbe utile per sé.
Donny Cates e Max Reznicek trovano una perfetta incarnazione del conflitto perenne del supereroe: ciò che fa il personaggio, le sue azioni eroiche, rischiano di creare delle conseguenze sulla sua vita privata.
Sono lontani i tempi dai personaggi eroici che salvavano il mondo, conquistavano la donna amata, e vivevano felici e contenti. Gli eroi oggi mostrano su sé stessi i segni di lotte che portano a tanti, troppi, sacrifici.
Essere eroi costa fatica, e porta ad andare oltre sé stessi, a privarsi di una vita e dei propri affetti. E Buzzkill è una storia che fa vivere in pieno tutti questi conflitti.
Il ritmo del racconto di Cates è cadenzato da balloon e didascalie che funzionano, e che fanno scorrere la narrazione in maniera gradevole, e incuriosiscono a proseguire nella lettura.
Cates sembra aver assimilato da Brian Michael Bendis quella capacità di saper far dialogare i personaggi nei fumetti, inserendo le battute giuste, dando il ritmo perfetto alla narrazione.
In un’epoca in cui per accelerare la narrazione si tende a rendere i balloon sempre più snelli, Cates è uno dei pochi sceneggiatori che riesce a bilanciare l’equilibrio della narrazione, con la capacità d’incuriosire con le parole.
Buzzkill: l’insostenibile pesantezze dell’essere supereroi con super problemi
Il racconto viene ben supportato da disegni che utilizzano in diverse occasioni il puntellato, che fa un effetto stilistico da pop-art, e che rende più espressive le pagine.
Ma non manca l’attenzione per i dettagli, la capacità di utilizzare una linea morbida, tipica da fumetto supereroistico, che esalta la dinamicità, e che rende espressivi e vividi i singoli personaggi.
Buzzkill è il fumetto ideale per tutti gli appassionati di supereroi che sono alla ricerca di storie di genere piuttosto particolari.
E tra The Boys e Invincible, di storie a fumetti capaci di raccontare in maniera vivida e cruda il mestiere del supereroe ce ne sono, ma Buzzkill ha il pregio di essere ancora più lirica e introspettiva.
Il fumetto bilancia bene dinamismo, azione ed introspezione, e lo stesso fatto che la storia metta al centro un supereroe che trae potere dall’alcol non può che stimolare certi tipi di riflessioni tutt’altro che superficiali.
Insomma, Buzzkill è un fumetto, edito in Italia da Saldapress, che ci sentiamo di consigliare.
In Breve
Storia
7.0
Disegni
7.0
Cura editoriale
7.0
Sommario
Ruben è un supereroe non convenzionale, perché trae i suoi poter dall'alcol e dall'abuso di sostanze. Il personaggio deve cercare di bilanciare la sua attività supereroistica, il problema con l'alcol, e la sua vita privata: un'impresa impossibile per chiunque...anche per un supereroe.