Supergirl 6, la recensione della season premiere
Pubblicato il 31 Marzo 2021 alle 20:50
Supergirl 6 è qui! Parte la stagione finale della serie dedicata alla Ragazza d’Acciaio!
Arriva finalmente l’ora di Supergirl 6. Si tratta dell’ultima stagione della serie con protagonista la Ragazza d’Acciaio che riprende la sua corsa alternandosi in due tranche di episodi con la nuova eccellente novità Superman & Lois – la recensione della season premiere QUI.
Supergirl – dove eravamo rimasti?
Avevamo lasciato Supergirl Stagione 5 un po’ frettolosamente più di un anno fa con la produzione costretta a chiudere in fretta e furia causa emergenza socio-sanitaria causata dal Coronavirus.
Lex Luthor aveva fatto le sue ultime mosse sulla complessa scacchiera che aveva sapientemente, e in maniera certosina, disposto rivelandosi come l’antagonista principale e più temibile forte del suo piano che lo aveva allineato a Leviathan. Da un lato aveva utilizzato Lena per sviluppare la tecnologia Non Nocere e quella delle lenti Obsidian, dall’altro aveva sfruttato l’alleanza di Brainiac convinto di stare fermando proprio Leviathan mentre Lex, seminando indizi, aveva indirizzato Supergirl e i suoi alleati di modo da metterlo sempre sotto una buona luce sia con l’opinione pubblica sia con gli stessi membri di Leviathan.
Leviathan, con la kryptonite trafugata dall’ormai distrutto quartier generale del DEO, rappresenta la minaccia più letale da affrontare in maniera diretta. Nel mentre Brainiac, capite le vere intenzioni di Lex, aveva deciso di procedere con un piano parallelo sperando di poter neutralizzare con la tecnologia coluana proprio i membri della cabala.
Il piano di Lex per ottenere l’immortalità passava dal consegnare milioni di vite a Leviathan tramite la realtà virtuale delle lenti Obsidian.
Supergirl 6, l’inizio è la fine
La season premiere, intitolata Rebirth, vede Supergirl e i suoi alleati, compresa una contrita Lena, affrontare dapprima Gamemnae per poi scoprire il vero piano di Lex: usare la tecnologia Obsidian per “cancellare” dalla mente della popolazione le sue malefatte e obliterare chi non fosse riuscito a sottomettere.
Per farlo Lex utilizzerà una serie di satelliti già inviati in orbita come da pianificazione partita molto, molto tempo prima. Supergirl e i suoi alleati decidono mettono quindi a punto un piano rischioso ma l’unico con buone probabilità di riuscita.
Kara farà da esca nei confronti di Lex mentre J’onn e M’gann, dopo un complesso rituale marziano, sovraccaricheranno il segnale della tecnologia Obsidian mettendo fuori uso i satelliti.
Lex non è insensibile alla richiesta di resa in cambio della vita di Supergirl ed ebbro di potere, sicuro di poter giocare un altro tiro mancino agli eroi, affronta l’eroina nella Fortezza della Solitudine.
Mentre i satelliti esplodono e l’influenza di Obsidian svanisce in tutto il mondo, Lex riesce ad ottenere la sua vendetta utilizzando il Proiettore della Zona Fantasma pur venendo catturato e vedendo il suo piano andare in fumo.
Supergirl 6 – la fine è l’inizio
L’inizio di Supergirl 6 non è dei più incoraggianti. Si tratta in realtà di un episodio molto incentrato sull’azione e dal ritmo abbastanza sostenuto ma che è di fatto più un season finale che una season premiere anche a causa del gigantesco cliffhanger con cui si chiude l’episodio.
Il plot infatti è un po’ troppo compresso e strettamente connesso agli eventi della passata stagione di cui è un evidente coda lunga sfruttata dal network per riprendere la messa in onda della serie chiudendo le trame interrotte bruscamente.
Una regia molto dinamica, e l’assenza di grossi dialoghi, sopperiscono ad una sceneggiatura che nella maniera più sbrigativa possibile, e con soluzioni che richiedono in più di un frangente un grossissima dose di sospensione dell’incredulità. C’è da dire che l’episodio mette subito al centro i personaggi “secondari” riallacciando vecchie e nuove connessioni di modo da legittimare anche il nuovo status quo di fine episodio. La speranza è ovviamente quella che la componente drama non prenda clamorosamente il sopravvento.
A rubare la scena però è ancora una volta Jon Cryer e il suo Lex Luthor.
Istrionico, pop ma soprattutto credibile anche nei frangenti più buffi e improbabili (la scena della celebrazione della vittoria sulle note di We are the Champions) è davvero difficile che un interprete così istrionico non ritorni in questa stagione finale anche al netto della sua cattura e chissà che non approdi anche nella già citata Superman & Lois magari con un piglio meno hackmaniano.
La season premiere di Supergirl 6 getta le basi per una stagione finale per nulla scontata (e speriamo scevra di un componente drama fine a sé stessa) pur iniziando un po’ con il proverbiale freno a mano tirato dovendo chiudere le trame lasciate in sospeso. L’obbiettivo è ovviamente quello di dare giusta conclusione ad una serie che, fra alti e bassi, ha saputo guadagnarsi il proprio spazio e la propria coerenza.
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In Breve
Giudizio Globale
5.0
Sommario
La season premiere di Supergirl 6 getta le basi per una stagione finale per nulla scontata (e speriamo scevra di un componente drama fine a sé stessa) pur iniziando un po' con il proverbiale freno a mano tirato dovendo chiudere le trame lasciate in sospeso. L'obbiettivo è ovviamente quello di dare giusta conclusione ad una serie che, fra alti e bassi, ha saputo guadagnarsi il proprio spazio e la propria coerenza.