Star Wars 1, la recensione del nuovo mensile Panini Comics
Pubblicato il 24 Marzo 2021 alle 16:00
Star Wars 1 è il rilancio del mensile spillato Panini Comics dedicato alle due serie a fumetti principali del franchise.
Autori: Charles Soule, Greg Pak (testi) Jesus Saiz, Raffele Ienco (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Genere: fanstascienza
Provenienza: USA
Prezzo: € 5 17×26, S., pagine 64, colore
Data di pubblicazione: 11 marzo 2021
Panini Comics lancia Star Wars 1, nuova incarnazione del mensile spillato dedicato alle serie a fumetti principali del franchise (Star Wars e Darth Vader) rilanciate a loro volta con nuovi #1, nuovi team creativi ed una nuova ambientazione.
Star Wars 1 – L’Impero Colpisce Ancora, il giorno dopo
Le nuove storie contenute in Star Wars 1 sono ambientate alla fine de L’Impero Colpisce Ancora e non più dopo gli avvenimenti di Un Nuova Speranza.
Lo spillato si apre quindi con la scena cult della confessione di Vader a Luke. Rapidamente però la scena si sposta all’interno del Millenium Falcon: Leia, Chewbecca, Lando e Luke sono in fuga dalla Città delle Nuvole e discutono come riorganizzarsi.
Lando vorrebbe semplicemente allontanarsi il più possibile dall’Impero ma da un lato bisogna ricongiungersi con i Ribelli e dall’altro capire come andare in soccorso di Han Solo che, incastonato nella carbonite, sta per essere consegnato da Boba Fett a Jabba.
È Leia a prendere in mano le redini della situazione requisendo il Millenium Falcon per conto della Ribellione e comandando l’equipaggio affinché ci si ricongiunga proprio con il resto dell’Alleanza Ribelle.
Tuttavia al loro arrivo alla coordinate prestabilite il gruppo troverà incredibilmente la Flotta Ribelle sotto assedio da parte dell’Impero guidato dalla perfida Zahra. Solo un provvidenziale, quanto involontario e pericoloso, intervento di Luke e della Forza cambieranno il corso della battaglia sollevando però un sinistro quesiti: come ha fatto l’Impero a conoscere la posizione della Flotta Ribelle? È possibile che i codici di comunicazione siano stati intercettati e decriptati, se c’è una spia nelle fila dei Ribelli questo potrebbe darle il colpo di grazia!
Darth Vader ha provato a portare il figlio Luke verso il Lato Oscuro della Forza con la promessa di governare la Galassia fianco a fianco, promessa disattesa e costata addirittura una mano al giovane Skywalker.
Dopo aver appreso del fallimento di Zahra, Darth Vader decide di rimettersi personalmente sulle tracce del figlio iniziando di fatto una indagine ad ampissimo spettro. Come è potuta sfuggirgli la sua esistenza?
Vader quindi lascia la Flotta Imperiale e si dirige prima su Tatooine e poi su Coruscant dove quello che rimane di epoche passate si mescola ai ricordi di una vita precedente. Proprio sul secondo pianeta finalmente viene rinvenuta una traccia utile e proprio nelle stanze private di Padmé: un trasmettitore.
Il segnale porta Vader sul pianeta Vendaxa dove attenderlo sembra esserci il proverbiale fantasma del natale passato.
Star Wars 1 – …per i fan non troppo hardcore
Così come accaduto nel recente passato con le serie precedenti targate Marvel, Charles Soule non fa altro che tracciare una linea tangente agli avvenimenti di uno dei film classici della saga e iniziare una narrazione parallela che ricongiunga la suddetta pellicola con quella successiva.
È la struttura classica delle serie Marvel/Star Wars – recuperate la nostra recensione del primo volume di Star Wars Classic cliccando QUI – ed è soprattutto una formula che funziona raccogliendo lettori nel bacino di quei fan della saga rimasti legati alla prima trilogia cinematografica.
Lo scrittore quindi si limita a costruire intorno al finale de L’Impero Colpisce Ancora in cui una bella battaglia fra astronavi fornisce sì qualche spunto interessante, come la possibilità di una spia fra le fila dei Ribelli, ma deve necessariamente piegarsi per ritmo e plot alle esigenze cinematografiche rimettendo al centro dell’attenzione subito Luke e il suo avvicinamento al Lato Oscuro anziché personaggi nuovi ed originali.
Seguendo l’inerzia tracciata da Soule, sulla nuova Darth Vader, il veterano Greg Pak utilizza lo stesso canovaccio ma sfruttando al meglio le caratteristiche proprie di quello che rimane uno dei personaggi più complessi ed efficaci di sempre.
Pak, utilizzando alcuni passaggi in analessi, struttura l’episodio sia per fare il punto sulle vicende personali di Vader (fra trilogia classica e trilogia prequel) piazzando poi un incredibile twist/cliffhanger finale che non mancherà di incuriosire il lettore. La sua effettiva efficacia è però rimandata ai prossimi episodi.
Star Wars 1 è il mensile adatto al fan della saga che rivivrebbe all’infinito le emozioni della trilogia originale (e in parte di quella prequel). In questo senso sia le trame che la parte grafica sembrano indirizzate a quel senso di famigliarità e accessibilità che costituiscono una imbattibile comfort zone per un tipo di lettore casual.
Star Wars 1 – i disegni
Se Soule e Pak ai testi svolgono il loro compito diligentemente lo stesso si può dire di Jesus Saiz e Raffaele Ienco alle matite ma con una sostanziale differenza di risultato a favore del secondo.
Saiz infatti piega il suo stile ad un realismo eccessivamente improntato su quelle referenze fotografiche che, dovendo rispettare un canone grafico ben preciso, non inficiano tanto nelle anatomie in sé per sé quanto soprattutto nella espressività dei personaggi e soprattutto nella costruzione della tavola. Il disegnatore infatti predilige riquadri ampi in cui a farla da padrone sono spesso i primi piani simulando idealmente lo stile registico proprio del film originale. Un po’ di personalità in fase di costruzione della tavola si ha solo ovviamente durante la sequenza della battaglia fra astronavi e quando i personaggi classici lasciano spazio a quelli meno noti.
Ienco di contro riesce meglio ad interpretare le esigenze editoriali forte di uno stile più personale fatto di un tratto più pulito, quasi linea chiara, in cui le chine sono ridotte al minimo ed utilizzate per evidenziare l’espressività dei personaggi. La costruzione della tavola è meno simulativa e decisamente più fumettistica. La coordinata principale è la orizzontalità in cui il disegnatore inserisce i cenni di analessi in maniera molto organica come ideali “didascalie” di un Vader sempre più minaccioso quando parla poco grazie ad un sapiente uso che Ienco fa della prossemica e della postura.
Lo spillato
Panini Comics confeziona uno spillato caratterizzato da una particolare cura per i materiali. La carta per la copertina è spessa limitando il tipico “imbarcamento” degli spillati, la carta degli interni invece è patinata e dalla grammatura importante con una resa di stampa eccellente. Ottima anche la nuova veste grafica interna dello spillato.
Purtroppo la cura editoriale non è pari a quella carto-tecnica. Molto buoni e puntuali gli editoriali così come l’adattamento ma in fase di traduzione e revisione c’è stata probabilmente qualche leggerezza di troppo. Tralasciando un refuso nelle primissime pagine, c’è un uso diffuso delle preposizioni un po’ aleatorio così come una tendenza all’uso dell’indicativo al posto del congiuntivo che sfasa la consecutio temporum nonché l’uso dei verbi ausiliari rendono la lettura in alcuni passaggi farraginosa.
In Breve
Storia
6.5
Disegni
6.5
Cura Editoriale
6.0
Sommario
Star Wars 1 è il mensile adatto al fan della saga che rivivrebbe all'infinito le emozioni della trilogia originale (e in parte di quella prequel). In questo senso sia le trame che la parte grafica sembrano indirizzate a quel senso di famigliarità e accessibilità che costituiscono una imbattibile comfort zone per un tipo di lettore casual.