Yashahime, la recensione del sequel di Inuyasha

Pubblicato il 21 Marzo 2021 alle 17:00

Yashahime raccoglie il testimone di Inuyasha e si conclude con un finale aperto in vista della seconda stagione.

Studio di animazione: Sunrise
Distribuzione: Crunchyroll

Lucia Lasorsa
Lucia Lasorsa
2021-03-21T17:00:06+00:00
Lucia Lasorsa

Yashahime raccoglie il testimone di Inuyasha e si conclude con un finale aperto in vista della seconda stagione. Studio di animazione: Sunrise Distribuzione: Crunchyroll

Gli appassionati di vecchia data di Inuyasha come me erano di certo incuriositi da Yashahime, il sequel diretto della serie di animazione basata sul manga originale di Romiko Takahashi.

Come però di certo saprete già, l’autrice di Inuyasha, Maison Ikkoku, Ranma 1/2 e Lamù ha contribuito a Yashahime solo per quanto riguarda il character design, per cui non è intervenuta nella stesura della trama di questo anime. E si vede.

Punti di forza e problematicità di Yashahime

Se cercate un anime che vi intrattenga piacevolmente con una trama non troppo complessa, o anche se siete curiosi di vedere come si evolva la narrazione in un anime basato su Inuyasha, Yashahime può essere una buona scelta.

Lo Studio Sunrise, il medesimo dietro Inuyasha, fa un buon lavoro con le animazioni, anche durante gli scontri, e l’aspetto visivo dell’opera nel complesso è curato e piacevole.

Questa prima stagione, che funge da introduzione ai personaggi e alle dinamiche principali dei loro rapporti interpersonali, non esplora in modo particolarmente approfondito le loro storie e la loro caratterizzazione risulta piuttosto sommaria, è vero, ma questa scelta potrebbe essere funzionale a un approfondimento di tali tematiche nella Stagione 2.

A prescindere però dalle intenzioni per la Stagione 2, in questa sede mi interessa analizzare la prima stagione di Yashahime, che di certo vi farà pensare che si sarebbe potuto fare di più.

Yashahime sulla falsariga di Inuyasha

Yashahime

Il problema maggiore di cui soffre Yashahime è un legame costante con Inuyasha che si manifesta però non, ad esempio, con interazioni fra personaggi nuovi e già conosciuti, ma in una ripresa piuttosto pedissequa dei topoi principali e della struttura stessa delle puntate.

Chi conosce Inuyasha sa che il protagonista incontra via via altri personaggi che si uniscono a lui per cercare di rimettere insieme tutti i frammenti della Sfera dei Quattro Spiriti incontrando diversi nemici sul loro cammino.

Gli episodi presentano solitamente un nuovo nemico che viene introdotto e ucciso in un unico episodio, anche se tutte le puntate sono collegate fra di loro da un sottile filo conduttore, che costituisce la trama principale: la ricomposizione della Sfera e la sconfitta di Naraku.

In Yashahime, la protagonista incontra via via altri personaggi che si uniscono a lei per cercare la Farfalla dei Sogni, incontrando diversi nemici sul loro cammino.

Gli episodi presentano solitamente un nuovo nemico che viene introdotto e ucciso in un unico episodio, anche se tutte le puntate sono collegate fra di loro da un sottile filo conduttore, che costituisce la trama principale: il ritrovamento della Farfalla dei Sogni e la sconfitta di un nemico molto potente (preferisco non rivelarvi di chi si tratta per evitare spoiler).

Un altro parallelismo si può fare fra la Sfera dei Quattro Spiriti e le Sette Perle Arcobaleno: basta un singolo frammento della Sfera per potenziare notevolmente i Demoni, effetto, questo, che si amplifica con più frammenti, fino a raggiungere il culmine con la Sfera completa.

Allo stesso modo, basta una singola Perla per potenziare notevolmente i Demoni, effetto, questo, che si amplifica con più Perle, fino a raggiungere il culmine quando si riuniscono tutte e 7.

Anche alcuni tipi di nemici sono stati già visti in Inuyasha, e purtroppo il fan service non basta a creare un prodotto valido sotto ogni punto di vista.

Conclusioni

Yashahime è una serie piacevole e non troppo impegnativa da guardare forte di una veste grafica e di animazioni ben realizzate e di alcuni punti interessanti nella trama.

Tuttavia la sua incapacità di distaccarsi dal modello originale di Inuyasha ne fa un prodotto ancora acerbo.

Per queste ragioni, al momento Yashahime è un buon prodotto di intrattenimento con alcune scelte stilistiche intriganti, come ad esempio la natura e i diversi metodi di impiego dei poteri demoniaci delle tre Principesse Mezzodemoni.

La speranza è quindi che la già confermata Stagione 2 possa portare nella narrazione se non qualche trovata particolarmente originale, almeno degli intrecci che seguano in maniera meno pedissequa Inuyasha e degli intrecci più complessi e profondi.

Vi ricordo infine che potete recuperare l’anime di Inuyasha su Netflix e che tutti gli episodi della serie di animazione completa di Yashahime: Princess Half-Demon sarà disponibile per la visione GRATUITA su Crunchyroll anche qui da noi in Italia, e potrete godervi ogni singolo episodio senza avere nemmeno la necessità di iscrivervi al celebre servizio di streaming.

Tuttavia, è comunque necessaria una precisazione: per quanto riguarda le ultime due puntate trasmesse ogni domenica in simulcast con il Giappone, queste saranno sempre disponibili per la visione su Crunchyroll unicamente se si dispone di un abbonamento al servizio.

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In Breve

Voto complessivo

6.8

Sommario

Yashahime è una serie piacevole e non troppo impegnativa da guardare forte di una veste grafica e di animazioni ben realizzate e di alcuni punti interessanti nella trama. Tuttavia la sua incapacità di distaccarsi dal modello originale di Inuyasha ne fa un prodotto ancora acerbo, per cui la speranza è che la già confermata Stagione 2 possa portare nella narrazione se non qualche trovata particolarmente originale, almeno degli intrecci che seguano in maniera meno pedissequa Inuyasha e degli intrecci più complessi e profondi.

7

Punteggio Totale

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