Gli Scarabocchi di Maicol & Mirco Opera Omnia: Argh, Sob, Bah, Crack | Recensione
Pubblicato il 10 Aprile 2021 alle 16:00
L’edizione si avvale di un book design studiato da LRNZ che, in “Bah”, ha scritto anche l’introduzione. Un volumetto prezioso, in una collana ambiziosa e sempre più essenziale.
Autori: Maicol & Mirco
Genere: filosofia popolare, satira
Casa Editrice: Bao Publishing
Formato: 13 x 18 cm, brossura, 192 pp. rosso/nero
Prezzo: 14,00 €
Dal web alla carta, arrivano con la loro inesorabile spietatezza e quantomeno vera verità Gli Scarabocchi di Maicol & Mirco di… Maicol & Mirco, appunto. Dopo anni a vagare nell’etere, questi assaggi di vita cinica finalmente trovano spazio su carta grazie all’opera omnia redatta dalla milanese Bao Publishing: un lavoro non indifferente di ricerca, recupero e catalogazione, iniziato nel 2018 per regalare nuova vita a questi sgorbietti dalle parole taglienti.
I primi 4 volumi, “Argh”, “Sob”, “Bah” e “Crack” raccolgono solo una minima parte della grande quantità di scarabocchi sparsi nell’etere, quantità destinata a crescere e con essa anche la sua catalogazione.
Certo, gli Scarabocchi di Maicol & Mirco si possono leggere sempre gratuitamente sulla loro pagina Facebook, ma vuoi mettere la bellezza di averli su carta sempre con te? La versione pocket è ideale per essere usata al posto del trafiletto della Bibbia al mattino oppure come una palla delle risposte in formato enciclopedia: uno scarabocchio al giorno… toglie il sorriso di torno!
L’ironia, il black humor e la realtà dissacrante nascono, crescono e muoiono nell’arco di una o due vignette che vivono libere nella pagina, senza una gabbia che li imprigiona. Gli scarabocchi sono liberi di fare ciò che pare a loro, senza alcun limite o freno a ciò che possono dire.
Sembra quasi che vengano partoriti dalla testa di ognuno di noi e messi su una carta rosso acceso. Un contrasto fastidioso sia su schermo che su carta, fastidioso proprio come le parole e i pensieri che Maicol & Mirco mettono in bocca ai suoi scarabocchi, così diversi ma così uguali tra di loro.
Solo uno di questi arzigogolati segni è riuscito a uscire dal dualismo rosso/nero e diventare padrone di un dualismo bianco/rosso tutto suo: è il papà di Dio, un cerchio con un occhio solo (perché il triangolo era stato già preso, si sa…), un essere saggio che bacchetta quello scapestrato di suo figlio Dio per aver fatto così tanti danni. Nel 2017, infatti, Bao Publishing lo pubblica in un’opera integrale “cicciotta”: 920 pagine in formato pocket (ma non troppo) all’interno delle quali Dio, suo padre e Satana, amico immaginario, vagano ingombrando il bianco vacuo della carta e riempiendolo come un palco teatrale di Godotiana memoria.
Gli Scarabocchi di Maicol & Mirco parabola di vita
E gli altri Scarabocchi di Maicol & Mirco? Loro vivono e muoiono e vivono e muoiono ancora come i personaggi di una serie animata sempre uguale a se stessa. Le facce senza volti e le spennarellate che rappresentano mani e busto non si ripetono mai: ogni segno vive solo ed esclusivamente in quella pagina, affinché ogni scarabocchio si faccia portatore di un significato.
Solo uno di loro compare spesso ed è riconoscibile da un segno distintivo: un cappellino con visiera, con una “M” scarabocchiata sopra. Il vezzo dell’elemento stilistico caratterizzante fa sì che l’autore non venga assorbito dal marasma di scarabocchi e rimanga comunque “signore e padrone” di quell’universo dal pensiero filosoficamente sanguinolento.
Ogni volumetto non segna un punto verso un cambiamento di struttura narrativa o grafica: Maico & Mirco rimangono (o rimane?) sempre fedeli a loro stessi, alla loro scrittura frenetica ma chiara, ai loro tratti mai uguali e riconoscibili a miglia di distanza. Ed è proprio questa certezza l’unico appiglio del lettore per non naufragare nel dolore interiore dei personaggi e per non venire travolti da un burrascoso turbinio emotivo.
La lettura de Gli Scarabocchi lascia ogni volta, nell’arco di qualche secondo, una sensazione di catarsi avvenuta: le azioni al limite dell’impossibile e dell’inverosimile sono liberatorie. Inoltre rimangono sempre capaci di mostrarti quanto può essere anarchico e punk un semplice gesto quotidiano e che, citando Lucio Dalla, “l’impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale”.
Dite la verità: avete mai visto uno scarabocchio normale?!
In Breve
Storia
9
Disegni
7.5
Colori
7.5
Cura Editoriale
8
Sommario
La lettura de Gli Scarabocchi lascia ogni volta, nell'arco di qualche secondo, una sensazione di catarsi avvenuta: le azioni al limite dell'impossibile e dell'inverosimile sono liberatorie. Inoltre rimangono sempre capaci di mostrarti quanto può essere anarchico e punk un semplice gesto quotidiano e che, citando Lucio Dalla, "l'impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale".