Pennyworth Stagione 2, la recensione
Pubblicato il 28 Febbraio 2021 alle 13:00
La serie è disponibile da oggi in Italia su StarzPlay.
Titolo originale: Pennyworth
Genere: period drama, supereroistico, origin story
Episodi: 10, Durata: 50-60 minuti ca.
Showrunners: Bruno Heller, Danny Cannon
Produzione: Primrose Hill Productions, DC Entertainment, Warner Horizon Television
Casti: Jack Bannon, Ben Aldridge, Emma Paetz, Hainsley Lloyd Bennett, Ryan Fletcher, Dorothy Atkinson, Ian Puleston-Davies, Paloma Faith, Polly Walker, Jason Flemyng, Jessye Romeo, James Purefoy
Data di uscita: StarzPlay, 28 febbraio 2021 con un episodio a settimana
Più dark, più matura e più politica. Queste sono le tre caratteristiche principali della seconda stagione di Pennyworth.
La serie prequel sull’origin story di Alfred, il leggendario maggiordomo di Batman prima che diventasse tale, che arriva dal 28 febbraio su StarzPlay con un episodio a settimana per 10 settimane.
Pennyworth 2: darker, better, faster, stronger
Più dark e più matura (come ha spiegato nell’intervista il creatore Bruno Heller) perché Alfred (un ancora più a suo agio Jack Bannon in questi panni) deve affrontare le conseguenze di quanto successo ad Esme e al padre (Ian Puleston-Davies, Tin Star, Marcella). Lui vorrebbe andarsene per cercare un futuro migliore, una nuova identità per se stesso, oltreoceano nel Nuovo Mondo americano.
La madre (Dorothy Atkinson, Hanna, Harlots, Call the Midwife) invece non vorrebbe abbandonare i ricordi avuti col marito, nonostante quello che ha tolto loro la Raven Society, e ogni volta che vede il figlio non riesce a non ripensare al tragico epilogo del consorte.
Più politica perché c’è una vera e propria guerra civile in atto in Inghilterra, con la potente e neofascista Raven Union, guidata da Lord Harwood (Jason Flemyng, Il curioso caso di Benjamin Button), che minaccia di controllare l’intero Paese. Il nord di Londra rimane una delle poche zone di resistenza rimaste, quella dove abitano Alfred e la madre.
A rappresentare questo lato il continuo battibecco fra il giovane miliardario Thomas Wayne (Ben Aldridge, Our Girl, Reign, Fleabag), futuro padre di Bruce Wayne, e Emma Paetz (Gentleman Jack) nei panni di Martha Kane, futura moglie di Thomas e madre di Bruce.
I due si ritrovano: lei vuole combattere a tutti i costi la Raven Society, lui lavora per la CIA e preferisce rimanere neutrale. La loro è una vera e propria “danza” perché noi spettatori sappiamo come andrà a finire ma non sappiamo quando.
Questo aspetto è rafforzato anche dall’elezione del nuovo Primo Ministro inglese e le ingerenze della Regina nella vita di Alfred, in una Londra particolare, a metà strada fra anni ’50 e ’60, con una fotografia scura anche quando siamo all’esterno, che ricorda l’atmosfera vittoriana ma è più moderna, quasi “passato-futuristica” per certi aspetti.
Parallelamente c’è la storyline di Bet Sykes (Paloma Faith, Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo), sempre più fuori controllo ma con degli sprazzi di bontà, che salva una giovane artista Katie (la new entry Jessye Romeo) dal braccio della morte, e che diventerà sua involontaria compagna di viaggio mentre cercando di rifugiarsi a Londra.
Con loro ritroveremo la sorella di Bet, interpretata da Polly Walker (Azia), che non è l’unico della serie di HBO Roma che Bruno Heller fa tornare in questa stagione. Con lei James Purefoy (Marcantonio) nei panni di Gulliver Troy, ex capitano nell’esercito di Alfred che ora lo vorrebbe tra le fila dei suoi affari. Un soldato che sembra avere una mania del controllo su tutti e che darà del filo da torcere al nostro Pennyworth.
La serie in questa seconda stagione diviene leggermente meno procedurale poiché i casi dell’impresa di vigilanza avviata da Alfred insieme agli storici commilitoni della SAS nonché amici Bazza (Hainsley Lloyd Bennett) e Daveboy (Ryan Fletcher) servono più che altro a finanziare la loro fuga oltreoceano. Casi presi anche dall’ispettore investigativo Victor Azizdal (Ramon Tikaram, Brassic, The Victim) attraverso il Delaney, il locale che Alfred gestisce per il mercato nero a Soho che accoglie tutti, indipendentemente dalla loro appartenenza politica.
Pennyworth 2 quindi si conferma un procedurale dall’atmosfera da period drama accattivante, una origin story che forse necessiterebbe di una durata minore degli episodi e del rafforzare la storyline orizzontale, ma allo stesso tempo un viaggio interessante nelle origini di Alfred, il maggiordomo più famoso dei fumetti.
Ricordiamo che StarzPlay è disponibile su Amazon Prime Video fra i Channels, Apple Tv e Rakuten Tv.
In Breve
Giudizio Globale
7.5
Sommario
Nuove dinamiche interessanti e altrettanti colpi di scena per una serie che si fa meno procedurale e più politica e dark.