Seven Days War, recensione dell’anime ora in home video

Pubblicato il 27 Febbraio 2021 alle 14:00

Seven Days War è disponibile in streaming su Amazon Prime Video e in home video con Dynit.

Federico Vascotto
Federico Vascotto
2021-02-27T14:00:04+00:00
Federico Vascotto

Seven Days War è disponibile in streaming su Amazon Prime Video e in home video con Dynit.

Esce in home video Seven Days War con Dynit il film anime tratto dal romanzo Osamu Soda e diretto da Yuta Murano, reso disponibile su Amazon Prime Video da Natale 2020.

Ultimo baluardo degli Anime al Cinema (almeno per ora) di Nexo Digital e Dynit, poi arrivati direttamente in streaming e home video come Ride Your Wave.

Seven Days War: un ultimo grido di ribellione prima di diventare adulti

È quasi estate, la scuola sta finendo, ci sono alcuni amori da confessare: potrebbe essere una storia adolescenziale giapponese come tutte le altre… e invece no! Quella che doveva essere una fuga romantica di due alunni, diventa una fuga di gruppo dal sapore dell’autogestione!

Lui è da sempre segretamente innamorato di lei, sua storica vicina di casa, che ora sta per partire per Tokyo per via del lavoro del padre, quindi utilizzano la scusa del compleanno di lei per fuggire insieme: avranno sette giorni di ultime gioie occupando “illegalmente” una fabbrica abbandonata, fino al giorno del compleanno e prima dell’inevitabile trasferimento malvoluto nella grande metropoli.

Ai due si aggiunge un improbabile gruppo di ragazzi non esattamente amici fra loro e i risultati saranno scoppiettanti.

Seven Days War è una vera sorpresa prima di tutto perché porta alla luce tantissime tematiche a sorpresa una dopo l’altra, in una rocambolesca sequela di eventi inaspettati. Come ad esempio quella dell’immigrazione, estremamente attuale anche in Occidente, attraverso il personaggio del bambino thailandese che aveva occupato la fabbrica prima dei ragazzi.

O ancora quella dei segreti degli adolescenti e dell’effetto dei social media e della comunicazione online oggi su di essi, attraverso l’escamotage di uno degli adulti che li sta cercando. Per toccarne altre ancora che non vi sveleremo per non rovinare la sorpresa. Questo ultimo tema ricorda quanto fatto ne La Forma della Voce con bullismo e suicidio giovanile, anche se qui c’è meno tempo “da perdere” perché bisogna vincere la “guerra”!

seven days war

Proprio come da titolo, “la nostra guerra dei sette giorni” è infatti un vero e proprio combattimento tra adolescenti e rispettivi genitori, un ultimo grido di libertà prima dell’asservimento alla vita adulta.

Una lotta che ricorda la Guerra dei Sei Giorni storica (1967), e non è un caso dato che il protagonista è un appassionato di eventi storici, di battaglie e di come sono state vinte, e questo gli permetterà di trovare non pochi escamotage per sopravvivere sette giorni. Un soggetto à là Breakfast Club con un gruppo di ragazzi bloccato, anche se per propria volontà, che devono affrontare verità che non hanno mai detto agli altri e nemmeno a se stessi. Dando il timer dei 7 giorni allo spettatore lo si invoglia a voler vedere come andrà a finire la storia, continuando la narrazione con grande ritmo.

I genitori dei ragazzi si ritrovano ad essere anche politici corrotti, rendendo un po’ troppo marcato e stereotipato il mondo degli adulti visto dagli adolescenti protagonisti, ma allo stesso tempo intriso di quella voglia di vivere, di avere “tutta la vita davanti” come avrebbe detto il nostro Virzì.

Nell’animazione utilizzata, nella storia, nei colpi di scena, nei dialoghi c’è davvero tutto lo spirito di una generazione che non vuole arrendersi ma vuole continuare a sognare, un po’ idealmente, un po’ ingenuamente, un po’ furbescamente, una generazione che vuole continuare a lottare per i propri ideali.

Seven Days War è un film quasi naif, ma anche sorprendente per come mette in scena tanta carne al fuoco senza sacrificare davvero nessuno dei temi raccontati e chiudendo un cerchio pieno di speranza per il futuro alla fine del film, che di questi tempi è più che necessario. Una ventata d’aria fresca in un genere spesso tutto uguale sul punto di vista adolescenziale o, per contro, su storie estremamente adulte.

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In Breve

Giudizio Globale

8.0

Sommario

Un ultimo grido di gioventù prima di diventare adulti, che attraversa tante tematiche, dall'accettazione di se all'immigrazione.

8

Punteggio Totale

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