Prime Rose 1 di Osamu Tezuka – Recensione
Pubblicato il 19 Febbraio 2021 alle 16:00
Prime Rose, di Osamu Tezuka, è la nuova opera inedita della Osamushi Collection della J-POP.
Autore: Osamu Tezuka
Casa editrice: J-POP
Categoria: Shounen
Genere: fantascienza
Provenienza: Giappone
Prezzo: € 15,00
Formato: 15×21 – Brossurato con sovraccoperta, pp. 440, b/n
Prime Rose di Osamu Tezuka è l’ultima aggiunta della casa editrice J-POP, che ha pubblicato l’opera all’interno della Osamushi Collection. Il primo volume della serie è disponibile in tutte le fumetterie, le librerie e gli store online dal 10 febbraio.
Gli esseri umani sono minacciati dall’ombra della morte sin dalla nascita. Essa può giungere in qualunque momento. Qualcuno cerca di evitarla con medicinali e dottori… altri tentano di dimenticarla abbandonandosi ai piaceri. Mentre a te spetta combatterla con la spada.
Prime Rose – la principessa guerriera
Si narra che per mantenere la pace tra due Regni, quello di Guroman e quello di Kukurit, i reali dei due paesi fecero un patto, scambiandosi i rispettivi terzogeniti appena nati, una principessa e un principe.
Prime Rose è proprio questa principessa che viene affidata alla custodia di una nobile famiglia di Kukurit sotto il nome di Emiya. La bambina cresce serena, ignara delle sue origini, fino a quando, ormai sedicenne, rifiuta con caparbietà le assillanti richieste dei genitori di sposare il principe Pirar di Guroman.
Perché Emiya, capricciosa e caparbia, ha già in mente quello che vuole fare: sposare il suo ragazzo Taro e non ha la minima intenzione di cedere alle pressioni dei genitori. Emiya è una ragazza forte e coraggiosa, decisamente l’opposto della figlia ubbidiente e femminile che vorrebbero i suoi.
Ma queste sue qualità, aggiunte alla padronanza delle tecniche di combattimento di base acquisite grazie alla sua passione per la Playsword, le salveranno la vita quando sarà costretta ad affrontare la dura verità di quel mondo che credeva di conoscere. Perché lei è una Guromanna, e non una semplice cittadina, ma una principessa. E quando Taro verrà ucciso davanti a suoi occhi Emiya sa che deve agire.
Aiutata da un uomo, che si presenta come un semplice vagabondo e che poi scopriremo chiamarsi Jimba, decide di opporsi alle leggi crudeli dei Guromanni, rivoltandosi contro il suo stesso popolo, aiutando i Kukuriziani a reagire contro un governo oppressivo, nonostante, così facendo, rischia la sua stessa vita.
Prime Rose – la figura femminile nell’opera di Osamu Tezuka
Prime Rose, la protagonista di questa meravigliosa opera di Tezuka, non è proprio l’emblema della femminilità. Si può dire proprio il contrario. Caparbia e capricciosa, sempre pronta a fare di testa sua senza guardare in faccia a nessuno, è una Wonder Woman moderna, un’eroina pronta a mettere in gioco la sua stessa vita pur di salvare le persone a lei care.
Non le importa quanto lei stessa possa soffrire: per i suoi ideali è disposta a tutto, anche a mettersi contro la sua stessa famiglia e il suo popolo.
Lo vediamo quando si rifiuta di sposare Pirar, incapace di rinunciare al suo amore per Taro solo per compiacere i suoi genitori; lo vediamo quando non esita a entrare di nascosto nella colonia per salvare il suo ragazzo; lo vediamo quando, una volta scoperta la verità, inizia a battersi contro i Guromanni, rischiando di venire arrestata e lo vediamo quando decide definitivamente di rinunciare alla sua vita così come la conosceva per seguire Jimba e allenarsi con la spada, preparandosi alla battaglia vera e propria.
In Prime Rose Osamu Tezuka dà vita a una nuova principessa guerriera, che non esita un solo istante a impugnare la spada e a iniziare una guerra per salvare il suo popolo.
In Prime Rose Tezuka porta a compimento il lungo percorso, iniziato in una delle sue opere più famose, La principessa Zaffiro, nella quale la protagonista dovette travestirsi da maschio per ereditare il trono che le spettava per diritto di nascita, della battaglia delle donne per farsi riconoscere all’interno di una società maschilista, metafora di quella che era la società nipponica dell’epoca e di quella che è anche la società contemporanea, in cui le donne devono ancora lottare con le unghie e con denti per ottenere un posto all’interno di un modo dominato da uomini.
Su uno sfondo fantascientifico e fantasy, prende forma questa magnifica opera firmata da uno dei mangaka più famosi e conosciuti in tutto il mondo, Osamu Tezuko, il primo ad avere dato un nuovo volto alla figura femminile, spesso ancora troppo discriminata.
A proposito dell’autore
Osamu Tezuka (1928 – 1989) è stato un fumettista, animatore, produttore televisivo e cinematografico giapponese. Ancora oggi viene definito come Manga no kamisama, “Dio dei manga”. Tezuka ha avuto un ruolo fondamentale nel campo dell’animazione giapponese, fondando nel 1961 lo storico studio Mushi Production e producendo la prima vera e propria serie anime della storia, ovvero Astro Boy, nel 1963.
Tra le sue opere più famose, oltre ad Astro Boy, Kimba, Il leone bianco (Jungle Taitei), La principessa Zaffiro (Ribbon no kishi) e Ludwig B uno dei manga che Osamu Tezuka lasciò incompleti al momento della sua morte, avvenuta nel 1989.
Nel 1994 la città di Takarazuka ha aperto un museo in sua memoria e, nel 1997, il governo giapponese gli ha dedicato una serie di francobolli.
Se sei interessato alle opere di Osamu Tezuka dai anche un’occhiata alle nostre recensioni di Kaos 1, Unico e Una Vita a Fumetti 1.
In Breve
Storia
8,5
Disegni
8
Cura editoriale
8
Sommario
Prime Rose è una delle opere più significative di Osamu Tezuko, che mette al centro della sua storia la figura femminile, una principessa guerriera che si fa strada in una società prettamente maschilista pronta a combattere per i suoi ideali. Una ragazza coraggiosa, forse a volte troppo capricciosa, ma che non teme di esporsi per ciò e chi le è caro, su uno sfondo fantascientifico/fantasy. Ancora una volta Osamu Tezuko si dimostra essere degno del suo soprannome "Dio dei manga".