Robert Johnson di Jacopo Masini & Francesco Paciaroni | Recensione
Pubblicato il 19 Gennaio 2021 alle 16:00
Robert Johnson ripercorre la storia e la leggenda del bluesman che fece un patto con il Diavolo!
Autori: Jacopo Masini (testi) Francesco Paciaroni (disegni)
Casa editrice: Edizioni Inkiostro
Genere: biografico
Provenienza: Italia
Prezzo: € 17, pp. 48, col., C.
Data di uscita: 13 gennaio 2021
Robert Johnson è il nuovo graphic novel della collana Club 27 che Edizioni Inkiostro ha dedicato all’omonimo, macabro, club di musicisti che sono morti, in circostanze più o meno misteriose, all’età di 27 anni e fra i quali figurano fra gli altri Kurt Cobain, Jim Morrison, Janis Joplin e Jimi Hendrix già protagonisti di altrettanti volumi.
Robert Johnson – alle radici del blues
Delta del Mississippi. 1930. Il giovane Robert Johnson entra in un juke joint e chiede di suonare un blues alla chitarra ma il risultato è tutt’altro che apprezzabile e gli viene chiesto, fra l’ironico e il seccato, di andare via e dedicarsi ad altro anziché torturare lo strumento.
Un anno dopo Robert Johnson entra nello stesso juke joint e chiede agli stessi musicisti di fargli suonare un blues alla chitarra. Il risultato è stupefacente, magnetico, viscerale e… quasi impossibile! In un anno non si può aver imparato a suonare così bene ed è qui che inizia la leggenda: Robert Johnson ha stretto un patto con il diavolo ad un crocicchio, talento in cambio dell’anima.
Mentre la sua fama cresce in tutto il Mississippi, riviviamo insieme la sua vita. Dall’allontanamento, e successivo ricongiungimento con la madre, fino al lavoro nei campi e la fuga. Dall’incontro con la moglie passando per la tragedia che colpirà i giovani sposi e che riporterà Robert ad imbracciare la chitarra fino all’incontro con il suo maestro Ike Zimmerman.
Il provino con H.C. Speir porterà Robert alle sue prime, leggendarie, incisioni e al primo vero compenso per la sua musica: 100 dollari spesi fra alcol, donne e cauzioni ma anche per una fotografia.
La fama, quella vera del grande pubblico, arriverà postuma tramite il talent scout John Hammond che lo voleva per una esibizione alla Carnegie Hall e che scoprirà che Robert è morto a 27 forse avvelenato per una storia di donne. Ma la leggenda precedeva già l’uomo…
Robert Johnson – fra folklore e mito
Attraverso l’uso di un narratore omodiegetico, ovvero il bluesman Son House, l’autore Jacopo Masini (già autore per Edizioni Inkiostro di Ed Gein – La madre di tutti i serial killer e Cannibal 1033) crea una narrazione a metà strada fra il biografico e il romanzo, intesa come sospensione della cronaca in favore di un racconto arricchito da particolari legati al “sentito dire”.
In questo senso l’autore gioca in Robert Johnson molto bene con il folklore blues, la leggenda del patto con il diavolo che non è centrale nel racconto ma ne parte integrante tanto quanto la durezza e la solitudine di una vita vissuta ai margini prima per necessità e poi quasi per scelta.
La grandezza della Musica riaffiora poi prepotente prima come consolazione dalla tragedia e poi come arma del riscatto. Quello in cui Masini riesce molto bene, nel 50 pagine scarse a sua disposizione, è rendere benissimo l’aura mitica, leggendaria di questo pioniere della musica che con la sua storia, e con la sua leggenda, ha influenzato tutti i musicisti successivi chitarristi e non.
Robert Johnson – bianco e nero blues
Francesco Paciaroni trova per Robert Johnson una cifra stilistica che affonda le sue radici nell’uso del bianco e nero dei grandi maestri italiani ed argentini. Quindi una netta contrapposizione fra vuoti e pieni, non necessariamente associati il primo al bianco e il secondo al nero, in un contrasto sempre vivo e dopo possibile dinamico e attento più all’atmosfere che alle espressività dei personaggi.
In questo senso viene compiuto un lavoro di costruzione della tavola che predilige una orizzontalità fatta di inquadrature medie che amplificano la solitudine del protagonista ma anche il carattere leggendario della sua figura e del racconto della sua vita di cui di certo si sa pochissimo.
Il disegnatore prende coraggio, e al netto di una manciata di pagine iniziali di studio, trova quasi subito l’amalgama grafica fra chiaroscuro e un tratto stilizzato fatto di linee spezzate e ampie campiture di nero.
Di notare come le uniche tavole dal ritmo più rapido siano anche le uniche dove Robert si esibisce anche qui quasi a voler rimarcare il carattere mitico tanto delle sue esibizioni che delle sue incisioni.
Robert Johnson – il volume Edizioni Inkiostro
Edizioni Inkiostro confeziona un volume cartonato agile ma privo di contenuti extra.
A fine albo, in compenso, sono presenti dei QR Code per poter ascoltare delle playlist del leggendario bluesman. Un volume non economico ma imprescindibile per i chitarristi, gli amanti del blues e del folklore associato a questo genere musicale.
In Breve
Storia
7.5
Disegni
7.5
Cura editoriale
7.0
Sommario
Robert Johnson è volume imprescindibile per i chitarristi, gli amanti del blues e del folklore associato a questo genere musicale.
Masini riesce molto bene a rendere benissimo l'aura mitica, leggendaria di questo pioniere della musica fra romanzo e biografia supportato dal robusto e atmosferico bianco e nero di Francesco Paciaroni alle matite.