Il Lupo dei Bassifondi di Tadao Tsuge | Recensione
Pubblicato il 16 Gennaio 2021 alle 16:00
Il lupo dei bassifondi è il ritratto crudo della vita di strada del Giappone del dopoguerra. Una serie di racconti ambientati tra le baracche, i vicoli bui e violenti della Tokyo postbellica, in cui dominano i fantasmi della sconfitta e della povertà.
Autore: Tadao Tsuge
Casa editrice: Coconico Press-Fandango
Categoria: seinen
Genere: drammatico, storico
Prezzo: 22€
Pagine: 328, b/n, formato 17 x 24 cm
Il Lupo dei Bassifondi è una serie di racconti che prendono vita nella Tokyo del dopoguerra, sconfitta ma che mai si è arresa, che cerca di sopravvivere e di alzare gli occhi su un futuro migliore.
Dopo il grande successo de La mia vita in barca, il maestro del manga Tadao Tsuge torna a narrare il lato oscuro della storia del Giappone appena uscito dalla Seconda Guerra Mondiale.
“La zona di Tokyo dove sono cresciuto era un agglomerato composto da quartieri a luci rosse, un mercato delle pulci e una baraccopoli. Le case erano affastellate alla rinfusa, attraversate da vicoletti che finivano per fungere da fogne… Oggi è dificile immagiare posti del genere, ma tra il 1950 e il 1955 quasi tutta l’aerea a est di Tokyo era così.”
Tadao Tsuge
Il Lupo dei Bassifondi – la storia della Tokyo del dopoguerra
I ricordi di Tadao Tsuge sono il filo conduttore di tutti i racconti, scritti tra il 1969 e il 1978, raccolti in questa antologia intitolato Il Lupo dei Bassifondi, un ritratto perfetto e accorto della vita per le strade del Giappone dopo la conclusione della Seconda Guerra Mondiale.
I nove racconti raccolti ne Il Lupo dei Bassifondi descrivono la situazione tragica di quel periodo, dove il nazionalismo era appena tramontato dando inizio a un capitalismo selvaggio e crudele, e le strade di Tokyo erano caratterizzate da baracche, vicoli bui, dove non era difficile imbattersi in delinquenti, reduci di guerra, fantasmi di persone che vivono in povertà e in situazioni penose.
Tra questi vicoli incontriamo giovani senza lavoro, operai precari, le cui giornate sono scandite dalla monotonia di un lavoro instabile che non permette di guardare con sguardo positivo al futuro, e serate spese tra le braccia di prostitute che cercano di sopravvivere facendo il solo mestiere che permette loro di guadagnare in modo facile, abbandonando così qualsiasi legame sentimentale, ma anche ubriaconi, truffatori e piccoli criminali che conducono una vita senza troppe speranze, piena di violenza, fisica e psicologica, dove l’eco delle conseguenze della bomba atomica rimane ancora nell’aria.
Uno di questi criminali è il teppista alcolizzato Keisei Sabu, il “lupo”, che si aggira sempre in cerca di risse, diventando una specie di leggenda tra gli emarginati, una figura mitica e difensore di prostitute.
Il Lupo dei Bassifondi – lo stile minimalista dell’autore
Tadao Tsuge descrive con malinconia ed estrema efficacia il mondo disincantato della Tokyo del dopoguerra. Uno stile senza pretese, liscio e pulito, basato sull’uso del contrasti tra il bianco e il nero. Una narrazione lenta e poetica dove figure talvolta sgraziate si muovono tra i vicoli bui, bar traboccanti di fumo alla disperata ricerca di un senso della vita.
Lo stile dell’autore è minimalista, talvolta crudo, e lo stesso vale per i dialoghi, sobri dove ciò che deve essere detto viene detto in modo diretto, senza giri di parole. Nelle sue vignette traspare quel sentimento di speranza e di rinascita che ha dominato la società giapponese postbellica, la sofferenza delle persone che sognano un futuro migliore.
Il volume della Coconico Press è arricchito da un excursus sulla vita e le opere di Tadao Tsuge a opera di Ryan Holmberg.
A proposito di Tadao Tsuge
Tadao Tsuge vive nei pressi di Tokyo ed è uno dei massimi esponenti del manga alternativo.
Artista operaio, insieme al fratello Yoshiharu è stato una delle colonne portanti della rivista Garo sin dai primi numeri usciti negli anni ’60. I suoi racconti sono apparsi sulle pagine di Gentō e Yagyō e tutti descrivono le esperienze dirette di vita dell’autore nelle periferie della Tokyo del dopoguerra, gli anni da impiegato nelle famigerate banche del sangue e l’amore per la pesca, che diventa il tema dell’opera in due volumi La mia vita in barca sempre pubblicata da Coconico Press.
La raccolta Burai Heya, da cui sono tratte le storie di Il lupo solitario, ha ispirato l’omonimo film di Teruo Ishii.
In Breve
Storia
7,5
Disegni
7
Cura editoriale
8
Sommario
Ne Il lupo dei bassifondi Tadao Tsuge racconta la storia di persone comune, di operai precari che vivono in un ambiente di degrado della Tokyo postbellica. I suoi racconti sono intrisi di smarrimento e di sconfitta ma anche di quel sentimento di rinascita che ha dominato la società giapponese del dopoguerra. Una storia disincantata che non ha paura di parlare, attraverso i disegni dalle linee nere e marcate di Tadao Tsuge.