Superliminal | Recensione
Pubblicato il 13 Gennaio 2021 alle 19:30
Giochi di prospettiva e illusioni ottiche metteranno a dura prova la vostra capacità di risoluzione dei bizzarri puzzle ambientali creati per Superliminal.
Sviluppo: Pillow Castle
Distribuzione: Pillow Castle
Motore grafico: Unity
Piattaforme: Microsoft Windows, PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch
Lingue: inglese con menu e sottotitoli in italiano
Sono le 3:00 del mattino e state per addormentarvi con la TV accesa. Sullo schermo, compaiono le immagini pubblicitarie di Somnasculp, un progetto sperimentale diretto dal Dottor Pierce che garantisce di migliorare la vita dei pazienti grazie alla propria rivoluzionaria terapia del sogno. Potrebbe essere interessante, ma al momento avete troppo sonno, le palpebre si fanno sempre più pesanti e finalmente vi addormentate.
Al vostro risveglio, scoprite che in realtà siete già all’interno della simulazione onirica di Somnasculpt. Alcune voci fuori campo vi guideranno in un districato percorso all’interno di un sogno quantomeno bizzarro nel quale vi ritroverete di volta in volta in sezioni oniriche sempre differenti per uscire dalle quali dovrete fare una semplice cosa: ragionare fuori dagli schemi. Benvenuti in Superliminal.
Questo gioco è “subliminale, liminale e superliminale“
Uno dei motivi che mi hanno spinta a cimentarmi in quel folle puzzle game in prima persona che è Superliminal è il fatto che il suo titolo mi ricordasse, tanto per cambiare, una citazione dei Simpson:
Come potete vedere, Lisa è perplessa quando sente il termine “Superliminal”, così L.T. Smash le mostra un chiaro esempio di messaggio supraliminale, il sui significato, estratto dal Dizionario della Repubblica, è qui in basso:
“Riferito al settore cosciente dell’attività psichica; che può essere consapevolmente percepito
CONT. subliminale”.
Dunque, si tratta di messaggi trasmessi all’io cosciente, di cui, quindi, siamo perfettamente consapevoli: L.T. Smash non fa giri di parole, né usa messaggi subliminali come “Ivan eth nioj” (provate a leggerlo al contrario), ma chiede esplicitamente a Lenny e Carl di entrare in Marina. E loro accettano. Ma come è possibile?
Perché il messaggio subliminale del brano “Ivan eth nioj” si è fatto così tanta strada dentro di loro da essere divenuto parte di loro; per questo, anche quando gli viene chiesto in maniera esplicita (“Join the Navy”) ciò che in precedenza era stato detto in maniera implicita (“Ivan eth nioj”), accettano di buon grado.
Il messaggio subliminale ha fatto il suo lavoro: inculcare un pensiero, un’idea, nella mente di qualcuno in maniera che non ne sia consapevole affinché sia accettata dall’inconscio; una voltà lì, portare quell’idea dal livello inconscio a quello conscio è molto più facile.
Usando sempre l’esempio dei Simpson, nessuno riuscirebbe mai a convincere due perfetti sconosciuti a entrare in marina solo chiedendoglielo. Prima, è necessario che credano di volerlo.
E ora vi starete chiedendo se questa è una recensione di un vecchio episodio dei Simpson o di un videogioco indie che si chiama Superliminal. Già, perché mi sono soffermata tanto sulla spiegazione di ciò che significa “supraliminale” usando un esempio esterno al videogioco, invece che spiegarlo in rapporto a Superliminal?
Trattandosi, oltre che di un puzzle game artisticamente e logicamente apprezzabilissimo, di un percorso di formazione e di crescita personale del protagonista della storia e, attraverso di lui, anche nostro, è preferibile seguire la terapia di Somnasculp per intero.
Anche la scelta della prima persona è un espediente per amplificare ulteriormente l’immedesimazione nel protagonista.
Bene, ora che abbiamo analizzato l’aspetto psicologico di questa esperienza videoludica incredibilmente affascinante, andiamo a scoprire che tipo di puzzle ambientali dovremo risolvere per poterci finalmente svegliare.
Superliminal – Un gameplay che è un’opera d’arte
Per risolvere gli enigmi ambientali che lo caratterizzano è necessario usare tutta una serie di stratagemmi (non solo prospettici) che personalmente adoro, anche da amante e studiosa di Storia dell’Arte.
Il gioco è suddiviso in sezioni, ognuna delle quali sfrutterà diversi espedienti prospettici (se vi piacciono i giochi di prospettiva – e avete una PS3 – vi consiglio echochrome ed echocrome 2, basati l’uno su giochi di prospettiva in bianco e nero ispirati a M.C. Escher e l’altro sulle ombre). Lungi da me voler scendere nei dettagli della risoluzione dei puzzle, ma tuto ciò che vedrete in Superliminal esiste già da diversi secoli nell’arte. O lo ha realizzato il Maestro Maurits Cornelis Escher.
Giochi prospettici: alterare la dimensione degli oggetti
Si tratta del tipo di alterazione che userete più spesso: prendendo in mano un oggetto vicino e cambiando inquadratura, quell’oggetto verrà piazzato nel punto prospettico più distante, come potete vedere nel trailer del gioco (una immagine statica in game non renderebbe bene l’idea).
Se proprio volete un riscontro visivo, ecco qui di seguito una minuscola porzione di Metamorphosis, opera realizzata da M.C. Escher nel 1937:
Trompe-l’oeil e anamorfosi
Si hanno notizie di trompe-l’oeil fin dall’epoca antica: il termina, tradotto approssimativamente dal francese, significa “inganna l’occhio“: si tratta di dipinti che però simulano alla perfezioni oggetti e ambienti tridimensionali; una finestra o una libreria dipinte su una parete in modo da sembrare reali o ancora il protagonista di un quadro che scappa dalla cornice sono dei trompe-l’oeil:
Anche l’anamorfosi è una tecnica molto antica, e consiste nel distorcere fortemente un oggetto in modo che sia visibile o utilizzando uno strumento (anamorfosi cilindrica)…
…o guardando quell’oggetto da un unico punto di vista…
…o scomponendolo in diversi fattori che assumono un senso solo se guardati da un unico punto di vista:
Quando poi queste due tecniche si uniscono l’effetto è sconvolgente:
In Superliminal, a volte disegni apparentemente senza senso assumono l’aspetto di oggetti che poi potremo manovrare e vice versa:
Altri tipi di enigmi metteranno alla prova la vostra astuzia confondendovi con luci e ombre, il tutto mentre viaggiate in un mondo onirico dall’atmosfera che ricorda vagamente Portal: anche qui, la voce fuori campo si divertirà a irriderci quando falliremo, dando al tutto una certa leggerezza. Fino a un certo punto della storia, quando le cose cominceranno a divenire ancor più criptiche e oscure, e l’agognato risveglio sembrerà quasi una lontana utopia.
Il cambio di atmosfera è drastico: al semplice divertimento si aggiungerà anche una certa angoscia, facendo della ultime sezioni di Superliminal anche un gioco dalle atmosfere cupe, quasi horrorifiche.
Ma alla fine del vostro viaggio, scoprirete che ciò che avrete imparato a fare in Superliminal è reale, e può essere messo in pratica nella vita di tutti i giorni: quando ci sembra di essere condannati a ripetere sempre gli stessi errori (nel gioco, questo è simboleggiato dai loop), un buon modo per trovare la soluzione ai problemi può essere guardarli da un’altra prospettiva.
Conclusioni
Superliminal non è solo un puzzle game divertente, originale e stimolante, apprezzabilissimo anche per il suo valore artistico e per i richiami al mondo dell’arte, ma è una esperienza di crescita che mette alla prova, attraverso al risoluzione di puzzle ambientali che richiedono di guardarli da un punto di vista nuovo, la nostra capacità di risolvere i problemi guardandoli da un’altra prospettiva.
In Breve
Voto Complessivo
8.5