The Stand 1×01: recensione della serie tratta da L’ombra dello scorpione di Stephen King
Pubblicato il 2 Gennaio 2021 alle 15:00
The Stand vede tra i protagonisti Whoopi Goldberg e Alexander Skarsgård.
Titolo originale: The Stand
Genere: drama, sci-fi, post-apocalittico
Episodi: 9 di 50-60 minuti ca.
Creata da: Josh Boone, Benjamin Cavell dal romanzo di Stephen King
Cast: James Marsden, Odessa Young, Owen Teague, Alexander Skarsgård, Whoopi Goldberg, Amber Heard, Jovan Adepo, Henry Zaga, Nat Wolff, Irene Bedard, Brad William Henke, Greg Kinnear
Produzione: Vertigo Entertainment, Mosaic Media Group, CBS Television Studios
Distribuzione: Usa CBS All Access, dal 17 dicembre 2020 | Italia StarzPlay dal 3 gennaio 2021
Arriva anche in Italia StarzPlay, l’atteso adattamento del romanzo The Stand (in Italia conosciuto come L’ombra dello scorpione) di Stephen King.
Abbiamo visto in anteprima il primo episodio di questa serie molto particolare, che decide di presentare la storia saltando fin dall’incipit fra passato e presente, utilizzando flashback e flashforward, rischiando di destabilizzare lo spettatore non avvezzo alla storia e al romanzo originario. The Stand avrà però un finale differente rispetto al romanzo, scritto da Stephen King stesso esclusivamente per questo adattamento in nove episodi.
Ma vediamo come ci si arriva. The Stand è la visione apocalittica di King di un mondo decimato dalla peste e coinvolto in una lotta definitiva tra il Bene e il Male. Il destino dell’umanità è tutto sulle fragili spalle di madre Abagail (Whoopi Goldberg), una donna di 108 anni, e di un pugno di sopravvissuti. I loro peggiori incubi sono incarnati da un uomo con un sorriso letale e poteri indicibili: Randall Flagg (Alexander Skarsgård), l’Uomo Oscuro.
The Stand 1×01, concentriamoci sui protagonisti
Nel primo episodio vediamo solo brevemente entrambi i nomi di punta del serial: lei come fonte di luce che appare in alcuni visioni ai personaggi per portarli sulla strada dell’Ovest, dove tutti i sopravvissuti all’epidemia dovranno riunirsi per combattere il Male supremo, incarnato appunto da Flagg, che scorgiamo solamente sul finale di spalle mentre trama nell’ombra, letteralmente. Questa scelta è dovuta al fatto di concentrarsi sugli altri protagonisti, i sopravvissuti appunto a un’epidemia di proporzioni sconvolgenti che decima in poco tempo il 99% della popolazione.
Saltiamo quindi avanti e indietro nel tempo della narrazione, da quando la malattia è scoppiata con sgomento e stupore di tutti, al raduno di chi ce l’ha fatta a Ovest. La suddetta epidemia è un’influenza di proporzioni terribili e con un altissimo tasso di mortalità: in tempi come questi scegliere di mandare in onda un soggetto come questo, anche se molto atteso, fa forse storcere un po’ il naso, nonostante si tratti di un classico della letteratura di King (la storia è ambientata negli anni ’70, il serial è adattato all’oggi).
I protagonisti su cui si concentra questo primo episodio sono Harold Lauder (Owen Teague), Frannie Goldsmith (Odessa Young) e Stu Redman (James Marsden) nei panni di tre sopravvissuti le cui vite si intrecceranno indissolubilmente. La narrazione in questo pilot è dal punto di vista di Harold, strambo ragazzo con evidenti problemi sociali, che viene dallo stesso paesino di Frannie e la convincerà a non buttarsi giù dopo l’arrivo dell’epidemia. Stu invece avrà presto a che fare col governo e con il suo tentativo di bloccare la malattia e capirne le cause.
The Stand, la voce narrante
Il voiceover di Harold ci accompagna in modo altalenante e confuso attraverso i salti temporali della storia. Forse il forte carisma dei due “capi” delle fazioni di Bene e Male, Goldberg e Skarsgård, poteva essere maggiormente sfruttato in questa prima puntata attraverso la loro presenza, ma confidiamo nelle prossime. Gli episodi successivi potrebbero proporre una struttura “alla Lost” con episodi monografici dedicati agli altri personaggi e con la loro voce narrante, per diversificare il racconto e sperando di non renderlo ancora più confuso e complesso da seguire per il pubblico.
Interessante infine la scelta di utilizzare molti altri attori più o meno conosciuti come Amber Heard, Owen Teague, Henry Zaga, Brad William Henke, Irene Bedard, Nat Wolff, Eion Bailey, Heather Graham, Katherine McNamara, Fiona Dourif, Natalie Martinez, Hamish Linklater, Daniel Sunjata e Greg Kinnear, spesso per ruoli brevi a causa dell’alta mortalità dell’epidemia, ma allo stesso tempo riutilizzabili con l’escamotage di flashback e flashforward.
Recuperate il romanzo L’ombra dello scorpione (The stand) di Stephen King!
In Breve
Giudizio Globale
7.5
Sommario
Un adattamento a tratti generalista che propone una struttura narrativa forse troppo confusionaria di salti temporali nel primo episodio, ma confidiamo nei prossimi.