Le 10 migliori serie tv del 2020

Pubblicato il 31 Dicembre 2020 alle 18:00

Fine anno, tempo di classifiche e bilanci, e quindi dopo i 10 migliori film d’animazione eccoci puntuali con le 10 migliori serie tv del 2020! La solita precisazione: non abbiamo considerato le nuove stagioni di serie già in onda e le miniserie, per premiare la serialità “pura” e differenziarci un po’ dalle altre classifiche che leggerete in giro, e variare tra streaming cable e tv generalista, che non va dimenticata. Questo ovviamente salvo qualche eccezione (l’altranno fu Watchmen, quest’anno Normal People anche perché ancora non sappiamo se verrà ordinata una possibile seconda stagione).

Tra le menzioni speciali per le miniserie citiamo due prodotti HBO disponibili su Sky/NOW TV, uno disponibile su Amazon Prime Video anche se nel mondo co-prodotto e distribuito da HBO Asia e infine un originale Apple Tv+: la storia particolarissima che ha visto la reunion da Animali Fantastici Jude Law (Young Silente) e Katherine Waterston (Tina) The Third Day, il teen drama di Luca Guadagnino We Are Who We Are, il giallo tra i ghiacci The Head e il crime dal finale sorprendente Defending Jacob con Chris Evans e Michelle Dockery.

Tra le menzioni speciali per le nuove stagioni delle serie già in onda citiamo la meravigliosa e impeccabile The Crown 4, l’emozionante After Life 2 e la perfezione di chiusura di Dark 3. La serie che ha miracolosamente unito tutti, fan sfegatati e non, The Mandalorian (Disney+). Una menzione anche per le stagioni che sono riuscite a migliorare e/o fare meglio il lavoro fatto con i cicli inaugurali come The New Pope (Sky/NOW TV), The Politician 2 (Netflix) e The Umbrella Academy 2 (Netflix). Menzione speciale anche per Fargo 4 (Sky/NOW TV), diversa dai precedenti capitoli di Noah Hawley.

Tra le delusioni di serie tv del 2020 scegliamo invece Ratched prequel televisivo di Qualcuno volò sul nido del cuculo a cura di Ryan Murphy, il remake di Utopia per Amazon Prime Video, la terza stagione di The Sinner (Infinity), la terza ed ultima di Suburra (Netflix), la seconda dell’antologica The Haunting of Bly Manor (Netflix). Ci sono state anche delusioni comedy, come Space Force (Netflix). In parte anche la seconda stagione di The Boys per non essere stata costruita per una visione settimanale e la terza di Killing Eve (TIM Vision) per essersi incantata negli stessi schemi narrativi. Tra le delusioni italiane inseriamo l’esperimento fantasy al femminile Luna Nera tra quelle invece con potenziale inseriamo Curon (entrambe su Netflix).

Let’s begin.

Dispatches From Elsewhere (Amazon Prime Video)

Dispatches from Elsewhere la prima serie creata e interpretata da Jason Segel post-HIMYM mescola infatti dramma, commedia, fantastico, esistenziale, mystery e probabilmente molto altro. E’ uno state of mind che utilizza però un assunto molto pratico: quanti di noi vorrebbero sentirsi speciali almeno un giorno nella routine della propria vita? Di scoprire di avere un talento utile al mondo? Di scoprire che c’è qualcosa di più, che siamo nati per uno scopo più grande di noi, che ci attende un’avventura così meravigliosa che magari non potremo raccontarla a nessuno? Il serial va a indagare il sentirsi inadeguati al mondo di ognuno di noi ed è un vero e proprio “viaggio collettivo” degli spettatori.

Upload (Amazon Prime Video)

upload

Una delle sorprese comedy di quest’anno, dal co-creatore di The Office Greg Daniels, in Upload c’è la comedy e il mystery ma c’è anche l’elemento romance della vita di Nathan (Robbie Amell il cugino di Stephen Amell di Arrow) prima e dopo la sua morte e, una volta passato il surrealismo del tutto, è un prodotto che ti avvolge e non ti lascia più. Perfetto per il binge watching di un weekend tanto quanto per l’appuntamento settimanale da tv generalista, con il cliffhanger alla fine di ogni episodio che ti porta a voler tornare per la puntata successiva. O per la seconda stagione, già ordinata.

Zoey’s Extraordinary Playlist (RaiPlay)

zoey's extraordinary playlist

Arrivata in Italia con il titolo Lo straordinario mondo di Zoey, contiene musica, romance, drama e comedy tutti in una sola serie. Che non solo ci ha fatto riscoprire il piacere dei testi dei brani cantati e ballati così vicini e funzionali alla storia raccontata, ma anche un cast perfettamente scelto e amalgamato e il trattare temi molto forti in modo dolce e toccante, come la morte, la malattia, la sordità e tanti altri. Senza dimenticare episodi geniali come l’ottavo “Glitch“.

Hunters (Amazon Prime Video)

hunters

Un omaggio seriale al pult tarantiniano, che unisce humour e action, questo serial ci porta a caccia di nazisti con una squadra di ebrei sotto copertura capitanata nientemeno che da Al Pacino. La villain della storia è Lena Olin, la meravigliosa sigla è una partita a scacchi. Chi vincerà? Ma soprattutto vi abbiamo convinto a vederla?

The Great (StarzPlay)

the great

Caterina La Grande vista come una giovane piena di speranze arrivata dall’estero in Russia pronta a innamorarsi dello zar e cambiare in meglio l’Impero con l’illuminismo. Troverà pane per i suoi denti e deciderà di tramare un colpo di stato ai danni del marito. In una storia che grida femminismo tra le righe in modo arguto e intelligente, riflettendo anche su quello odierno, è scritta dallo sceneggiatore de La Favorita Tony McNamara con una meravigliosa Elle Fanning e un sorprendente Nicholas Hoult per una serie già rinnovata per la seconda stagione: con quel finale non poteva essere altrimenti.

Romulus (Sky/NOW TV)

romulus
photo credits Francesca Fago

La sorpresa seriale italiana di quest’anno va a riscoprire il mito della nascita di Roma, tra ricostruzione storica e leggenda, con un imponente lavoro produttivo che ci dà speranza per la nostra serialità che sappia affrontare anche altri lidi e generi come quello del period drama, addirittura così antico. Tre protagonisti e tre storie che si uniranno tra loro fino all’esplosivo finale, che strizza l’occhio a una seconda (non vediamo l’ora dell’annuncio) stagione. Nata come prequel de Il Primo Re e curata sempre da Matteo Rovere.

Perry Mason (Sky/NOW TV)

perry mason

L’origin story su HBO dell’avvocato per antonomasia che dopo un inizio traballante sboccia e si ricollega tanto alla serie storica con Raymond Burr quanto a tematiche attualissime oggi come razzismo, discriminazione, omosessualità, fanatatismo religioso. Il tutto attraverso un complesso caso da risolvere per il detective privato interpretato da Matthew Rhys (una conferma dopo l’ottimo The Americans) – un antieroe, un Perry Mason inedito, controverso, per niente affabile come il personaggio a cui ci aveva abituato Burr.

Lovecraft Country (Sky/NOW TV)

lovecraft country

Esistono tanti tipi di orrore, così come nella vita, in Lovecraft Country, la serie antologica HBO creata da Misha Green (Underground) e prodotta dal duo J.J. Abrams / Jordan Peele. Green e Peele hanno fatto del racconto della discriminazione attraverso agli generi come il period drama e l’horror il proprio marchio di fabbrica. C’è quello sovrannaturale, indipendente dall’uomo e da ciò che può controllare – a meno che non abbia qualche capacità al confine con l’intellegibile. C’è quello della guerra, spesso deciso dagli uomini al potere e di cui il popolo subisce le decisioni, e di nuovo l’uomo comune si trova indifeso e impotente. E infine c’è l’orrore umano, quello più pericoloso di tutti: quello che nasce quasi sempre dalla paura verso l’altro, il diverso, che sia per etnia, orientamento sessuale o altro. Un serial che va oltre l’horror arrivando in tantissimi altri generi di episodio in episodio, fino allo sci-fi addirittura: la scelta può destabilizzare o catturare lo spettatore.

Normal People (StarzPlay)

normal people

Tratta dall’omonimo romanzo di Sally Rooney, unica miniserie in classifica, una delle rivelazioni di questo sfortunato anno emersa attraverso il passaparola degli appassionati quando è stata pubblicata su HULU durante il primo lockdown. La storia è quella del rapporto di amicizia-amore-sesso-e-molto-altro di due ragazzi oggi (i debuttanti e bravissimi Paul Mescal e Daisy Edgar-Jones) dagli anni del liceo a quelli del college, in una sorta di viaggio nello stile della Before Trilogy di Richard Linklater. Lo studio sui silenzi e i primi piani e i dettagli dei corpi arriva dritto allo stomaco e al cuore dello spettatore. Non una storia d’amore, piuttosto un’educazione sentimentale, sessuale e soprattutto personale di due anime giovani nella complessa società contemporanea.

Ted Lasso (Apple Tv+)

ted lasso

Che bello arrivare in cima alla classifica e non parlare per una volta di un’antieroe, cinico, cazzaro, bensì di un’eroe positivo, quello di cui tutti avevamo bisogno in questo disgraziato 2020. Ted Lasso, scritta e interpretata da Jason Sudeikis (insieme al creatore di Scrubs Bill Lawrence) combatte bullismo e perplessità (è un allenatore americano di football che arriva oltreoceano in Inghilterra per preparare una squadra di calcio, che non ha mai insegnato in vita sua) con un ottimismo spesso immotivato, il sorriso stampato sotto quegli adorabili baffetti e un’ironia e verve dolce che non hanno eguali. La serie del 2020 che fa bene all’anima, che farà innamorare anche i non appassionati di sport e calcio e che ricorda che tutti noi siamo molto più di quello che sembriamo e delle “etichette” in cui veniamo comodamente inseriti.

Se vi è piaciuta Romulus recuperate Il Primo Re in edizione limitata!!

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