Intervista a Roberto Recchioni su Tex Willer: “Mai curatore di Tex, sono un eretico”
Pubblicato il 13 Dicembre 2020 alle 15:00
Il 5 dicembre è arrivato in edicola il secondo speciale su Tex Willer sceneggiato da Roberto Recchioni (con i disegni di Stefano Andreucci), intitolato Un Uomo Tranquillo, e dedicato a Sam Willer, il fratello di Aquila della Notte.
La storia racconta di un momento decisivo della vita di Sam, in cui il fratello del leggendario personaggio cerca di uscire dall’ombra di Tex, cambiando atteggiamento nei confronti della vita e di chi continuamente cerca di prendersi gioco di lui, che è un uomo tranquillo, appunto.
Approfittando di questa pubblicazione abbiamo voluto intervistare Roberto Recchioni, facendogli qualche domanda a tema Tex, un personaggio a cui è molto legato, sia da lettore che come sceneggiatore.
Ciao Roberto, parlando di questo speciale su Tex Willer Cosa ti ha spinto a raccontare una storia su Sam Willer?
Sam è un personaggio che mi ha sempre affascinato. L’idea di quest’uomo, completamente messo in ombra da un fratello così monumentale, mi è sempre sembrata molto tragica, così come la fine che gli era stata riservata. Mi sembrava il personaggio ideale per creare una narrazione all’interno del mito texiano che però potesse concentrarsi su qualcosa di più umano e fallibile.
Qual è un personaggio o un evento del passato di Tex che, secondo te, meriterebbe di essere approfondito?
Personalmente sarei curiosissimo di leggere delle storie del passato di Tiger Jack. A cominciare dalle origini del suo nome (non ci sono molte tigri nel vecchio west).
Anni fa dicesti che Tex è come gli AC/DC, si trasmette di padre in figlio. Pensi che sarà ancora così tra dieci anni?
Certo, altrimenti non sarebbe come gli AC/DC, no?
Prossimamente avrai a che fare ancora con Tex?
Sì, sempre con molta calma, cercando una storia giusta per me e che mi stia a cuore raccontare.
Domanda un po’ forte: faresti il curatore di Tex?
No, mai. Non sarei adatto. Per Tex serve un custode della tradizione e un crociato. Io sono un eretico.
Visto che siamo in periodo di crossover tra supereroi DC e personaggio Bonelli: con quale supereroe starebbe bene Tex? E, nel caso, ci sarebbero possibilità di vedere veramente un crossover del genere?
Tex è più forte di qualsiasi superere. Superman è morto, Captain America è morto, persino Galactus è morto. Tex, mai. Al massimo è stato ferito (di striscio, a una spalla). Nessun supertizio avrebbe una possibilità con un personaggio che è, per DNA narrativo, imbattibile e infallibile. Quanto alle possibilità di vedere veramente un team-up del genere, non credo che ce ne siano. Forse in altri anni, quando Tex era un personaggio con un approccio più leggero e, a volte, fantasioso, sarebbe stato possibile. Ma Mauro Boselli ha lavorato duramente per cercare di creare un tessuto narrativo coerente e serissimo per il ranger… e certe storie prettamente ludiche, certi giochi, non trovano proprio più posto in quel mondo.
Ultima domanda: Dylan Dog e Tex potrebbero mai incontrarsi nel multiverso Bonelli, magari sfruttando due personaggi “magici” e oscuri come Xabaras e Mefisto?
Li vedrei malissimo uno vicino all’altro. E non credo che si piacerebbero molto.
Grazie per la disponibilità Roberto.
Grazie a voi.