Vertigo Classic n. 6 – Pride & Joy – Recensione

Pubblicato il 28 Luglio 2012 alle 10:00

Arriva una miniserie hard-boiled targata Vertigo e scritta dal trasgressivo autore di Preacher: Garth Ennis! Seguite le drammatiche vicissitudini di Jimmy Kavanagh in una miniserie emozionante come non mai!

Vertigo Classic n. 6 – Pride & Joy

Autori: Garth Ennis (testi), John Higgins (disegni)

Casa Editrice: RW-Lion

Provenienza: USA

Genere: Noir

Prezzo: € 11,95, 16,5 x 25,2, pp. 104, col.

Data di pubblicazione: giugno 2012


L’irlandese Garth Ennis è uno di quegli autori che hanno svecchiato e rinnovato i fumetti statunitensi, grazie soprattutto alla valenza iconoclasta di opere come Preacher, considerata il suo capolavoro, o The Boys (ma la lista potrebbe continuare). Dal punto di vista dell’ispirazione, Garth è versatile: è in grado di scrivere storie horror, fantascientifiche, di supereroi, noir, western e belliche. Per ciò che concerne i testi, tuttavia, Ennis non è esente dal manierismo e quando abbiamo a che fare con una sua produzione sappiamo cosa è lecito aspettarsi: sangue, violenza e blasfemia.

Tuttavia, questo non è esattamente il caso di Pride & Joy, miniserie Vertigo che può essere definita hard-boiled e che ben rappresenta l’ispirazione di Ennis. Sono assenti, però, i riferimenti sarcastici all’immaginario cattolico, per esempio; e benché non manchino situazioni efferate la story-line ha momenti riflessivi e introspettivi che la differenziano in parte dalle consuete produzioni ennisiane.

Protagonista del fumetto è Jimmy Kavanagh, uomo apparentemente comune che vive con due figli in una tranquilla cittadina statunitense. Non ha problemi con la figlia, una bambina che gli è affezionata, quanto con il figlio adolescente, giovane introspettivo e sensibile, impacciato con le ragazze e quindi differente dal padre che invece può essere ritenuto il prototipo del macho. Jimmy ricorda con rimpianto la moglie, stroncata da una malattia, ma nel complesso la sua vita è soddisfacente e serena.

Ma cosa accade quando gli spettri del passato si rifanno vivi? Basta una semplice telefonata e l’esistenza di Jimmy si trasforma in un terrificante incubo. Forse Jimmy non è così corretto. Forse ha un terribile segreto da nascondere, collegato a un gruppo di gangster e in particolare a un pericolosissimo psicopatico, Stein, che ha molti motivi per avercela con lui (e con alcuni suoi ex complici) e che non si fermerà di fronte a nulla pur di vendicarsi di un torto subito. Ma esiste un altro segreto, ancora più inquietante, che rischia di compromettere in maniera quasi irreparabile l’immagine di Jimmy agli occhi della prole.

Pur utilizzando i tipici cliché del noir (il protagonista moralmente imperfetto, il sicario schizoide, le esecuzioni mafiose e così via), Ennis delinea una story-line appassionante, contrassegnata da un ritmo veloce e da numerosi colpi di scena, utilizzando flashbacks che contribuiscono a suscitare la curiosità del lettore e ricorrendo di tanto in tanto a un tocco di umorismo macabro. Non mancano il sangue, il turpiloquio (e i dialoghi sopra le righe fanno pensare a certi esiti tarantiniani) e la violenza; ma tutto risulta funzionale al tipo di vicenda narrata.

Ennis si concentra non solo sulla tematica della vendetta ma pure su quelle della responsabilità e della paternità, simboleggiate da Jimmy e da suo padre, eroe che ha combattuto i nazisti durante il secondo conflitto mondiale, e Ennis realizza perciò un fumetto che può essere letto a più livelli. Funziona come opera di intrattenimento ma offre numerosi spunti di riflessione.

A disegnare Pride & Joy è John Higgins, che ha già collaborato con Ennis e va ricordato per essere stato il colorista di Watchmen e di The Killing Joke. Con il suo tratto sporco e graffiante, il penciler si rivela perfetto per le atmosfere devianti evocate dalla prosa di Ennis e costruisce la tavola con una spiccata impronta cinematografica. Da citare i suoi chiaroscuri, essenziali per un noir, e i colori da lui utilizzati che rendono suggestiva la miniserie.

L’edizione RW-Lion è buona (almeno per quanto si riferisce alla copia in mio possesso perché ho sentito parlare di alcune fallate ma non ho ulteriori informazioni da fornire) e Pride & Joy può indubbiamente piacere agli estimatori di Ennis e della narrativa hard-boiled in generale.


Voto: 8

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