Batman World n. 2 – Batman Il Cavaliere Oscuro n. 1 – Recensione
Pubblicato il 24 Luglio 2012 alle 11:00
Il reboot DC continua e ora arriva un altro serial dedicato al Cavaliere Oscuro, scritto da Paul Jenkins e illustrato da David Finch! Scoprite cosa accade quando i peggiori criminali di Gotham City si trovano sotto l’effetto di una terribile droga!
Batman World n. 2 – Batman Il Cavaliere Oscuro n. 1
Autori: Paul Jenkins, David Finch (testi), David Finch (disegni)
Casa Editrice: RW-Lion
Provenienza: USA
Genere: Supereroi
Prezzo: € 9,95, 16,8 x 25,6, pp. 96, col.
Data di pubblicazione: giugno 2012
La pubblicazione delle serie DC riguardanti il reboot della casa editrice continua e arriva un ennesimo comic-book dedicato al celeberrimo Batman. Dato che il Cavaliere Oscuro è il supereroe di punta dell’etichetta statunitense, le iniziative editoriali imperniate su di lui e sul suo affascinante universo di comprimari abbondano. La testata ombrello Batman World propone le serie con protagonisti i personaggi maschili del Bat-Verse ma anche Batman The Dark Knight che si concentra ovviamente su Bruce Wayne.
Il mensile, scritto dal britannico Paul Jenkins e da David Finch e illustrato da quest’ultimo, non si discosta da quello omonimo precedente il reboot. A giudicare dai primi quattro numeri inclusi in questo albo, tuttavia, si può affermare che si tratta di un prodotto di qualità che non deluderà i fan di Bats. Le vicende si svolgono, come di consueto, in una Gotham City oscura e intimidente, tormentata dal crimine e dalla corruzione. In tale contesto, il nostro eroe agisce da vigilante ma deve presto affrontare una situazione preoccupante: i più pericolosi internati dell’Arkham Asylum evadono e come se non bastasse si trovano sotto l’effetto di una letale droga che annulla qualunque forma di paura.
Immaginare, quindi, villains del calibro di Joker, Due Facce e Clayface, tra gli altri, in un simile stato fa venire i brividi. E’ evidente che un individuo misterioso ha architettato tutto e il Cavaliere Oscuro si ritrova dunque coinvolto in un incubo dagli sviluppi imprevedibili. Ma la coppia Jenkins/Finch non si limita a ciò: nemmeno il Commissario Gordon se la passa bene, tormentato da un agente degli affari interni del GCPD che ha deciso di dargli filo da torcere; per giunta, c’è in circolazione una strana ragazza che indossa un abito da coniglietta e pare avere pessime intenzioni. E per quanto concerne la vita privata del signor Wayne, l’incontro con la sexy Jaina Hudson potrebbe creargli complicazioni affettive.
Gli autori delineano una story-line che affronta i temi della paura e dell’amicizia. In effetti, potremmo chiederci: Bruce Wayne ha davvero amici? O costoro sono da lui ritenuti semplici alleati da sfruttare nella sua lotta contro il crimine? Se lo domanda Gordon, per esempio, bisognoso di un aiuto da parte di Bruce. Aiuto che non giungerà poiché Bats, rinchiuso in un mondo emotivo che lo isola dal genere umano, è troppo preso dalla sua caccia ai criminali. Pur realizzando, quindi, un fumetto mainstream e di intrattenimento, la coppia Jenkins/Finch scrive una storia introspettiva, con testi e dialoghi intensi (anche se, a mio avviso, prevale lo stile di Jenkins, writer che non a caso ha realizzato opere profonde come Inhumans, Wolverine: Origins e Sentry).
Inoltre, Batman The Dark Knight è fortemente inserito nel DCU post- reboot forse più delle altre Bat-serie. Ci sono brevi apparizioni delle Birds of Prey, di Bat Girl, di Bat Woman, di Nightwing e Robin, nonché di Wonder Woman e di Flash e peraltro quest’ultimo in alcune sequenze gioca un ruolo rilevante.
I disegni di David Finch sono ottimi. Il penciler illustra un Batman maestoso, quasi iconico, ricorrendo a un’impostazione della tavola di grande effetto visivo e di chiara impronta Image. Ed è in grado di rappresentare con abilità la mostruosità ributtante di Due Facce o di Clayface così come di rendere efficacemente la dirompente fisicità dei personaggi femminili.
In poche parole, Batman The Dark Knight può essere giudicato come uno dei migliori Bat-serial dell’attuale reboot DC. L’edizione RW-Lion è discreta e nel complesso l’albo è consigliabile.