Record Of Ragnarok 1 | Recensione
Pubblicato il 20 Ottobre 2020 alle 17:00
Record Of Ragnarok 1 è il nuovo battle shonen che Edizioni Star Comics porta in Italia: uomini contro dei in un torneo all’ultimo colpo.
Autori: Shinya Umemura e Azychika (testi) Takumi Fukui (disegni)
Provenienza: Giappone
Casa editrice: Edizioni Star Comics
Genere: battle shonen
Prezzo: €5.90, 13×18, B, b/n e col., pp. 208
Data di uscita: 21 ottobre 2020
Record Of Ragnarok 1 è la nuova proposta di Edizioni Star Comics che arriva in Italia per rimpolpare il mai troppo nutrito catalogo di proposte ascrivibili al genere shonen – tradizionalmente il manga rivolto ai ragazzi – che negli ultimi tempi ha visto brillare delle vere e proprie comete: tanto accecante la loro luce, tanto breve la loro intensità. Una metafora che serve a spiegare la “breve” durata di opere dal forte successo come Demon Slayer – Kimetsu no yaiba giusto per rimanere nell’ambito dell’editore perugino.
Record Of Ragnarok 1 – guerra fra dei e uomini
Record Of Ragnarok 1 si apre con il Congresso del Valhalla. Ogni mille anni tutti gli dei appartenenti ai diversi pantheon si incontrano in questo congresso per decidere il destino della razza umana. Fino ad oggi, nel bene o nel male, gli uomini sono riusciti a salvarsi ma non questa volta perché all’unanimità viene deciso che il tempo della razza umana è finito. O forse no?
Ad impedire che questo accada infatti si ergono le Valchirie, le semi-divinità nordiche dei campi di battaglia, capeggiate da Brunhilde, la maggiore delle Tredici Sorelle, che invoca un cavillo nelle leggi divine: concedere un’ultima possibile agli umani tramite il Tornero Ragnarok.
Si tratta di un torneo in cui 13 divinità affronteranno 13 campioni delle razza umana ripescati dalla stessa Brunhilde fra le figure di spicco che hanno lasciato un marchio indelebile nella storia dell’umanità.
Il primo incontro vedrà fronteggiarsi Thor – uno dei più potenti dei norreni – contro il leggendario condottiero Lu Bu Feng Xian, appartenente al folclore cinese.
Ma come può un essere umano affrontare un dio? e perché Brunhilde e le Valchirie si sono schierate dalla parte degli uomini?
Record Of Ragnarok 1 – battle shonen all’ennesima potenza
Shinya Umemura imbastisce con Record Of Ragnarok 1 uno shonen che fa dell’estrema sintesi la sua chiave di lettura nella misura in cui, ridotti all’osso gli orpelli legati a trame e plot, si concentra su uno degli aspetti fondanti del genere soprattutto negli ultimi 25 anni: il combattimento.
In questo senso Record Of Ragnarok 1 è il prototipo perfetto del battle shonen senza fronzoli e in cui, liquidati i convenevoli di rito, si inizia subito a combattere mettendo da un lato sul piatto una posta altissima, se non impossibile, quella della salvezza del genere umano e dall’altro utilizzato il topos del torneo tanto caro al genere e capace di riservare spesso incredibili e imprevedibili risvolti narrativi vedasi Dragon Ball o Yu Yu Hakusho.
All’autore basta rendere credibile lo scontro e pescare dei e figure su cui può concedersi qualche digressione storica sicuramente interessante ed in cui inserire qualche velato riferimento alle mode del fumetto giapponese. Impossibile non notare la vena satirico/parodistica fra la digressione su Thor e L’attacco dei Giganti e più in generale un tono fra il serio ed il faceto che sembra nascondere neanche velatamente una certa autocoscienza di quello che si sta realizzando e dicendo.
La lettura è scorrevole, vincente nella sua estrema semplicità e franchezza, ma non del tutto convincente colpa forse di qualche elemento che andrà sicuramente fatto maturare nei prossimi volumi e qualche passaggio abbastanza scontato nello scontro fra i due combattenti.
Record Of Ragnarok 1 – e l’influenza di Kazushi Hagiwara
Ad illustrare Record Of Ragnarok 1 ci sono lo storyboarder Takumi Fukui e il disegnatore Azychika. È impossibile non notare una certa influenza di Kazushi Hagiwara e del suo Bastard!! soprattutto per quanto riguarda l’assoluta libertà in termini di character design, con una radicale reinterpretazione delle varie divinità, e per le anatomie flessuose delle figure nonché procaci per le figure femminili.
Il tratto è sicuramente meno edonista di quello di Hagiwara, più graffiante con un utilizzo sovrabbondante delle linee cinetiche e del tratteggio elementi essenziali per dare dinamismo alle scene d’azione.
Anche la costruzione risente delle necessità di questa spinta con la verticalità che diventa la dimensione principale su cui vengono costruite le tavole e l’utilizzo di splash-page anche doppie.
Un lavoro tutto sommato buono ma che mostra notevoli margini di miglioramento in termini di mero story-telling delle tavole stesse e di dettaglio in termini di chiarezza complessiva del tratto.
Record Of Ragnarok 1 – il volume e conclusioni
Edizioni Star Comics confeziona il suo classico volume brossurato per Record Of Ragnarok 1 senza pagine a colori né extra di sorta.
Record Of Ragnarok 1 è un acquisto obbligato per fan del genere e per i nostalgici di alcuni passaggio di certe opere come quelle citate poco sopra. Per tutti gli altri potrebbe rappresentare una lettura divertente ma se cercate profondità narrativa qui prenderete solo sane e robuste randellate.
In Breve
Storia
6.0
Disegni
6.0
Cura Editoriale
7.0
Sommario
Record Of Ragnarok 1 è il prototipo perfetto del battle shonen senza fronzoli e in cui liquidati i convenevoli di rito si inizia subito a combattere mettendo da un lato sul piatto una posta altissima, se non impossibile, quella della salvezza del genere umano e dall'altro utilizzato il topos del torneo tanto caro al genere e capace di riservare spesso incredibili e imprevedibili risvolti narrativi vedasi Dragon Ball o Yu Yu Hakusho.