Amazing Spider-Man n.583 – Recensione
Pubblicato il 3 Luglio 2012 alle 09:34
La testata Panini dedicata all’Arrampicamuri diventa mensile e cambia nome in Amazing Spider-Man. Come portata principale di questo numero abbiamo una doppia storia che riporta in scena l’originale Avvoltoio, firmata Slott e Camuncoli, e la prima parte di una miniserie che rivisita il mega-evento Marvel Guerre Segrete !!!
Amazing Spider-Man n.583
Autori: Dan Slott, Giuseppe Camuncoli, Paul Tobin, Patick Scherberger, Sean McKeever, Stephanie Buscema
Casa editrice: Panini Comics
Provenienza: Stati Uniti, 17×26, S., 80 pp., col.
Genere: Supereroistico
Prezzo: 3,30 euro (ed. regolare); 5,50 euro (ed. variant)
Anno di pubblicazione in Italia: 2012
Spider-Island ormai è un capitolo chiuso e New York si lecca ancora le ferite, tentando di tornare alla normalità e affrontare alcuni degli strascichi che questo evento ha lasciato…. Tanti giovani, infatti, magari disadattati e vogliosi di riscatto, continuano a venire in città sperando di poter acquisire i poteri di Spider-Man e dare una svolta alla loro vita. Ovviamente questo non può più avvenire, ma c’è chi trova il modo di sfruttare la situazione a suo vantaggio e per scopi tutt’altro che nobili…!
Mi riferisco al vecchio Adrian Toomes, ovvero l’originale Avvoltoio: uno dei più storici avversari del Tessiragnatele, comparso per la prima volta in The Amazing Spider-Man n.2 del 1963. La sua età avanzata ha messo spesso in difficoltà i vari autori che si sono avvicendati nel corso degli anni, in quanto non era molto credibile che un vecchietto potesse tener testa a un baldo giovane, per di più con le abilità proporzionali di un ragno, come Peter Parker… Ecco perché in più occasioni si è ricorso a dei suoi emuli, ovviamente molto più giovani di lui, come i malavitosi Blackie Drago e Jimmy Natale: il primo fu creato dalla premiata coppia Stan Lee e John Romita Sr. nei mitici anni Sessanta, ma fu presto sconfitto sia da Spidey che dallo stesso Toomes, mentre il secondo fa parte delle tante rivisitazioni che hanno riguardato i villain storici del Ragno durante il recente Brand New Day, anche se la sua carriera pare essere già finita dopo un violento scontro con il Punitore, come ben sanno i lettori di Devil e I Cavalieri Marvel.
Appare quindi scontato che tutti questi pseudo-Avvoltoi abbiano vita breve e che nessuno possa davvero sostituire l’originale, entrato ormai di diritto ai primi posti della “rogues gallery” ragnesca. Ed è per questo che lo scrittore Dan Slott decide di farlo tornare in scena, anche se non nella maniera che ci si sarebbe potuti aspettare…. Stavolta infatti Toomes rimane inizialmente nelle retrovie, sfruttando giovani disadattati come carne da cannone per portare a termine i suoi piani e arricchirsi.
Slott dimostra anche stavolta di saper utilizzare con intelligenza vecchi character come l’Avvoltoio, conferendogli un ruolo più autoritario e statico, decisamente più consono alla sua età, anche se alla fine il vecchio Toomes non mancherà d’intervenire in prima persona, sfruttando le sue conoscenze nel campo dell’elettromagnetismo e della gravità, che gli permetteranno di fronteggiare Spidey in maniera più credibile e anche più minacciosa. Per adeguarsi ai tempi viene rivisto anche il suo look e si abbandona così il classico e un po’ ridicolo costume verde con le ali, per far posto a un completo “total black” con tanto di piume intorno al colletto, che ricorda maggiormente gli uccelli da cui prende il nome e gli conferisce un aspetto molto più crudele e sinistro.
Decisamente intrigante anche l’evoluzione del rapporto tra Peter Parker e Carlie Cooper, poliziotto della Scientifica e sua ex-fidanzata, visto che ha deciso di troncare lo loro storia dopo aver scoperto la doppia vita di Peter. Adesso però si troveranno costretti a collaborare per risolvere il caso relativo agli omicidi perpetrati dall’Avvoltoio, anche se non sarà facile mettere da parte i loro trascorsi sentimentali… Si verrà quindi a creare una dinamica tra i due molto divertente e particolare, suggellata dai dialoghi brillanti e pungenti di Slott. Speriamo che la stessa evoluzione riguardi anche Mary Jane, che per adesso sembra essere regredita in tutto e per tutto ( anche graficamente ) nella ragazza svampita e festaiola che era ai tempi del liceo, come se tutte le esperienze vissute con Peter non l’avessero minimamente maturata…
Buona prova anche stavolta per il nostro Giuseppe Camuncoli, che con il suo tratto essenziale e dinamico dimostra di trovarsi pienamente a suo agio con il Ragno, di cui è diventato disegnatore ufficiale insieme a Ramos e Caselli. Anche i colori freddi di Frank D’Armata fanno la loro parte, donando alla storia un’atmosfera tetra e sinistra perfetta per la trama di Slott.
In questo numero troviamo anche la prima parte della miniserie Spider-Man & The Secret Wars, a opera di Paul Tobin e Patick Scherberger, che svela e approfondisce alcuni retroscena di uno dei più importanti eventi Marvel di sempre, ovvero Guerre Segrete ( Secret Wars ): una pura operazione commerciale che negli anni Ottanta ottenne un boom di vendite, spianando la strada a tutti gli altri mega-eventi ( o presunti tali ) che continua a sfornare la Marvel ogni anno. Questa nuova miniserie è una rivisitazione piuttosto ironica e scanzonata, che si focalizza soprattutto sul personaggio dell’Arrampicamuri e sui rapporti con gli altri supereroi. Una lettura tutto sommato piacevole, ma di cui non si sentiva troppo la mancanza….
Concludo segnalando anche che proprio da questo numero la testata dedicata al Ragno non sarà più quindicinale ma mensile e cambierà il suo nome in Amazing Spider-Man, proprio come la collana americana ( ma senza il The davanti… ) e soprattutto come la pellicola di prossima uscita, di cui la Panini tenterà di sfruttare al massimo il successo. Ma in fondo, questa modifica del titolo era davvero così indispensabile per attirare nuovi lettori ?! Credo proprio di no….