Evil Heart vol. 1 – Recensione
Pubblicato il 9 Luglio 2012 alle 12:00
Arriva in Italia il seinen drammatico di Tomo Taketomi che racconta il percorso di crescita del suo protagonista, tramite l’incontro con la disciplina dell’aikido.
Evil Heart 1
Autore: Tomo Taketomi
Editore: GP Publishing
Provenienza: Giappone, 2005
Target: seinen
Genere: scolastico, arti marziali, psicologico, drammatico
Prezzo: € 5,90
Anno di pubblicazione: 2012
Il dodicenne Umeo Masaki scatena una rissa durante la cerimonia di ammissione alla scuola media. Da tutti evitato per via del brutto carattere, sempre additato come violento e irascibile, Ume si trova da anni a subire una situazione familiare complicata e dolorosa.
Orfano del padre, un uomo violento, e con la madre in carcere per aver accoltellato l’altrettanto violento fratello maggiore Shigeru, il ragazzo vive da solo con la sorella più grande Machiko.
Tanta rabbia nel suo cuore, che sembra non riuscire a contenerla tutta, finchè un giorno, l’incontro-scontro con il professor Daniel, insegnante che pratica l’aikido, mette Ume davanti alla sconfitta e alla sua collera, lanciandogli una nuova sfida: aprirsi al mondo e raggiungere la vera imbattibilità senza cedere alla furia.
Il parco titoli di GP Publishing si amplia grazie all’arrivo di “Evil Heart”, seinen drammatico in tre volumi di Tomo Taketomi, che conta anche un sequel monografico dal titolo “Evil Heart-Kihen”.
L’opera di Taketomi stupisce per la sua capacità di regalare atmosfere intense, che sia nelle forme sia nella sostanza sembrano richiamarsi alle serie più note del passato, in particolare a tutta quella produzione fondata sul profondo legame tra sport e vicende personali dei protagonisti, che fa della disciplina sportiva il momento di riscatto e crescita del personaggio.
In questo, Ume è senz’altro un protagonista classico, ma al quale l’autore riesce a conferire nuova linfa, connotandone in modo preciso e sfaccettato i complessi sentimenti, che esplodono in una rabbia feroce e che a volte si tramutano in una tenera goffaggine, e che il disegno riesce ad esprimere al meglio.
Nonostante il tema trattato, questo manga non si fa mancare momenti più leggeri, che in modo sobrio e discreto allentano la tensione, in un dialogo continuo che coinvolge il lettore, trasportato nel tumultuoso animo di Ume, costantemente sulla difensiva, terribile agli occhi di tutti, eppure impotente di fronte alla violenza del fratello maggiore e all’impassibilità serafica del professor Daniel.
La narrazione è sempre fluida e scorrevole, grazie a una composizione dinamica delle tavole e a una regia che privilegia piani e figure per favorire l’immedesimazione.
L’edizione che GP Publishing propone per questo titolo è quella del volume da fumetteria (13×18) con sovraccoperta e tavole a colori su carta lucida, per un albo di 196 pagine. La resa di stampa, purtroppo, è ancora una volta scadente, a scapito della retinatura.
In conclusione, “Evil Heart” si dimostra, quasi inaspettatamente, un’opera intensa, per una lettura piacevole che ha il sapore di certi grandi classici, che riscopre e reinterpreta in chiave intimista il tema della ricerca della forza per poter proteggere le persone amate.