Dylan Dog Color Fest 34 – Groucho Secondo | Recensione
Pubblicato il 8 Agosto 2020 alle 12:00
Una raccolta di storie apparse sul Grouchomicon che mettono in evidenza tutto il potenziale di Groucho.
Autori: Giulio Rincione (disegni), Marco Rincione (testi), Giacomo Bevilacqua (testi e disegni), Luca Enoch (testi e disegni), Sergio Algozzino (colori)
Casa editrice: Sergio Bonelli Editore
Genere: umoristico
Provenienza: Italia
Prezzo: € 5.50, 16×21, p. 96, col., B.
Data di pubblicazione: 8 agosto 2020
Dopo un’intera operazione commerciale ed editoriale di qualche anno fa dedicata a Groucho (con il riuscitissimo Grouchomicon), tornano alcune di quelle storie realizzate da autori prestigiosi e mai visti sulle pagine di Dylan Dog.
Con questo Dylan Dog Color Fest intitolato Groucho Secondo gli appassionati di Dylan danno nuovamente il benvenuto alla spalla dell’indagatore dell’incubo, che si è assentata per un paio di albi, per poi tornare più in forma che mai alla fine del ciclo narrativo 666.
Dylan Dog Color Fest 34 – Groucho Secondo, le storie
In questo Groucho Secondo leggiamo tre storie realizzate dai fratelli Rincione, da Giacomo Bevilacqua, e da Luna Enoch. La brillantezza narrativa e grafica è notevole.
Giulio e Marco Rincione riescono a dare una profondità ed una sensibilità a Groucho fino ad ora inedita. Presentando questo albo anni fa dissero che si sarebbe trattata di una storia con Groucho che non faceva ridere. E nessuno si aspetterebbe di leggere una storia con Groucho che non fa ridere capace di funzionare. Ma tant’è.
Giacomo Bevilacqua, invece, incrocia le opere murales di Banksy con un Groucho più esaltato che mai. L’idea di creare un contatto tra il mondo dei disegni sui muri e quello “pseudo-reale” di Groucho è brillante, e resa graficamente in maniera eccellente dall’autore di A Panda Piace.
Giacomo Bevilacqua, inoltre, riesce a far comparire anche il suo stesso Panda in un momento topico della storia.
Infine il racconto di Enoch mostra un Groucho ancora più schizzato del solito trovarsi di fronte ad un gruppo di teppisti. La spalla di Dylan Dog sarà protagonista di una vera e propria notte da leoni.
Il fascino di Groucho
Insomma, per tutti coloro che non si fossero approcciati al Grouchomicon questa è una buona occasione per farlo, leggendo storie decisamente riuscite con Groucho protagonista.
Per tutti gli appassionati che hanno già letto queste storie il Color Fest 34 non propone nessuna particolare novità (a differenza dello scorso anno, quando assieme a due ristampe venne proposta anche una storia inedita).
Sarebbe stato interessante veder proposta almeno una storia inedita all’interno di questo Color Fest, ma per chi non si fosse mai approcciato ai volumetti dedicati a Groucho proposti nei 2017, questa è l’occasione per leggere e collezione dei racconti di grande livello, realizzati da autori di assoluto valore.
Leggendo e rileggendo queste storie verrebbe voglia di rivedere, prima o poi, una nuova operazione alla Grouchomicon. Perché, un altro aspetto importante di questi racconti è il fatto di aver esaltato la spalla di Dylan Dog, avendo fatto notare un potenziale narrativo ancora tutto da esplorare.
Conclusioni
Questo Dylan Dog Color Fest 34 – Groucho Secondo è una buona opportunità per recuperare alcune storie del Grouchomicon in maniera economica, e per riassaporare lo spirito di un personaggio di grande potenziale, e che nel ruolo di semplice spalla di Dylan Dog a volte risulta essere un po’ sprecato.
Ora che Groucho è ritornato a pieno regime nella serie regolare dedicata all’Indagatore dell’Incubo l’effetto nostalgia che avrebbero fatto queste storie qualche mese fa è pressoché svanito.
Non resta che guardare all’orizzonte, pronti a gustarsi nuove storie di Dylan Dog e della sua grande spalla. Che anche così è un po’ riduttiva da definire, ma alla fine sappiamo che lo stesso Groucho si diverte a fingere di essere un comprimario.
In Breve
Storia
7.5
Disegni
7.5
Cura editoriale
6.5
Sommario
Tre storie dedicate a Groucho, riproposte dopo la pubblicazione del Grouchomicon. Grandi artisti come i fratelli Rincione, Luca Enoch e Giacomo Bevilacqua si mettono alla prova con la spalla di Dylan Dog, che in questi racconti dimostra di saper tenere il centro della scena.