Fairy Tail: 10 cose che non sai

Pubblicato il 28 Luglio 2020 alle 11:00

Il 30 luglio 2020 arriverà su PC e sulle console di ultima generazione (PlayStation 4 e Nintendo SwitchFairy Tail, il primo videogioco creato da Koei Tecmo Europe e GUST Studios ispirato all’anime e al manga omonimo di successo – PRENOTA LA TUA COPIA QUI

Il videogioco che vanta un sistema di combattimento a turni tipico degli RPG si pone come l’anime-game dell’estate e farà compagnia ai giocatori con le storie dei maghi più famosi di Earthland con divertimento, azione e tanta creatività.

Dal 30 luglio i giocatori proveranno per la prima volta comodamente sul divano il canonico arco narrativo dei “Grandi Giochi di Magia” che permette di rivivere o sperimentare gli emozionanti episodi di questa storia amata dai fan.

Inoltre i giocatori potranno non solo sperimentare storie raccontate nel manga e nell’anime, ma potranno anche godersi elementi inediti della storia supervisionati dall’attenta lente di ingrandimento del maestro Hiro Mashima.

L’autore ha supervisionato lo sviluppo del videogioco e i fan assaporeranno quel gusto di familiarità con il manga attraverso i tanti personaggi giocabili –  fra cui Natsu, Lucy, Gray, etc. – tramite l’incredibile apporto del creatore originale dell’opera.

Mancano ormai pochi giorni all’uscita e finalmente i fan della serie, e non solo, potranno lanciarsi in questo magico mondo. Intanto vogliamo svelarvi qualche segreto sui personaggi che hanno reso celebre l’opera in modo da prepararci al meglio all’arrivo di Fairy Tail!

Pertanto, per scaldarci al meglio, in questo speciale parliamo delle 10 cose che molto probabilmente non sapete su Fairy Tail. Pronti? Buona lettura!

LA STORIA DELLA SCIARPA DI NATSU

L’immancabile sciarpa del protagonista Natsu non è semplicemente una scelta di design. Si tratta di un accessorio importante che ingloba sentimenti malinconici e calorosi allo stesso tempo.

Prima di scomparire, è stato il padre adottivo di Natsu – Igneel “Il Re Drago di Fuoco”-, a regalare al protagonista la sciarpa di cui parliamo. Successivamente Natsu spenderà gran parte del suo tempo per andare alla ricerca del papà adottivo per poi scoprire che è sempre stato dentro il suo corpo per proteggerlo dalla trasformazione in drago.

La sciarpa rappresenta quindi l’emblema del sogno del protagonista che in realtà è sempre stato avvolto sulla sua pelle.

In seguito Igneel si presenterà nuovamente per donare nuovo potere a suo figlio prima della triste dipartita contro Acnologia.

IN ORIGINE IL DESIGN DI NATSU PREVEDEVA LE CORNA

Parlando ancora di Natsu, in origine il suo design prevedeva che fosse dotato di corna per riagganciarsi al legame che aveva con il suo papà adottivo, Igneel, ovvero un demone dragone. La scelta è stata successivamente bocciata.

La scelta ultima di Mashima è stata la migliore poiché il design umano ha permesso agli appassionati di poter empatizzare con il protagonista e di sentire maggiore affinità con lui nonostante i suoi poteri sovraumani.

Natsu è un personaggio caratterialmente molto umano, dolce, sensibile, determinato e incarna quelle debolezze tipiche di un protagonista shonen.

In altre parole, un design ibrido non avrebbe reso giustizia o coerenza alla personalità del mago.

IL RICHIAMO DELLA MITOLOGIA GIAPPONESE

Inizialmente chi si affaccia all’opera crede che il soprannome di Natsu, “Salamander”, sia un riferimento banale al mondo animale (lucertole) o al mondo magico (dragoni). Tuttavia così non è.

Il soprannome Salamander è un richiamo alla mitologia giapponese ed è legato al folklore. Si narra che un’intera foresta fu bruciata da un incendio e l’unica creatura rimasta in vita fu la salamandra a cui si associa quindi la resistenza al fuoco.

Questo riferimento richiama perfettamente la già citata immunità di Natsu alle sue fiamme e al potere di controllo che ha su di esse.

I BEATLES

Diversamente dalle tipiche fonti di ispirazione, Hiro Mashima è giunto al nome del protagonista femminile di Fairy Tail – Lucy – ascoltando una delle celebri hit dei Beatles.

Il pezzo in questione, del 1967, è “Lucy In The Sky With Diamonds” e l’autore giapponese, dopo aver ascoltato la canzone, ha ricevuto l’illuminazione per creare il personaggio.

È una fonte di ispirazione atipica poiché gli autori manga solitamente decidono il nome in base al potere, alla personalità o alla caratteristica del personaggio, pertanto questo denota anche una profonda conoscenza della cultura occidentale dell’autore.

Il nome della canzone (che rimanda al cielo) e Lucy si uniscono perfettamente, considerando che si tratta di una maga degli spiriti stellari.

IN ORIGINE LUCY AVREBBE DOVUTO USARE LE CARTE

Al posto delle chiavi magiche, Lucy in origine avrebbe dovuto lanciare carte per evocare gli spiriti stellari. Tuttavia intelligentemente l’autore ha capito che questa scelta narrativa era già stata utilizzata per il personaggio di Cana proveniente dalla stessa gilda di Lucy.

Ancora, i design originali prevedevano una Lucy con riccioli divisi in due code di cavallo riproducendo lo stereotipo della ragazza ricca, quale è.

Cambiando la pettinatura, d’altro canto, c’è stato l’abbattimento del clichè consacrando Lucy a quel personaggio riconoscibile tra mille.

LA MORTE DI MAKAROV

Sebbene Makarov, uno dei master della gilda di Fairy Tail, sia in salute e forze, inizialmente il suo destino non era pensato per essere così roseo.

Makarov sarebbe dovuto morire nel corso dell’arco narrativo di Tenrou Island dopo l’attacco per mano di Acnologia.

È chiaro che averlo in vita faccia piacere agli appassionati, ma sarebbe stato curioso comprendere come le cose sarebbero andate in un futuro senza di lui.

GRAY ERA DESTINATO AD ESSERE COLLEGATO A RAVE MASTER

Hiro Mashima ha l’abitudine di riproporre alcuni dei suoi personaggi fra un’opera e l’altra, specialmente se hanno successo tra gli appassionati.

È il caso di Happy che appare sia in Fairy Tail che in Edens Zero (attuali opere dell’autore giapponese), e la stessa sorte sarebbe dovuta toccare a Gray.

Gray sarebbe dovuto apparire non solo in Fairy Tail, ma anche nel manga precedente di Mashima: Rave Master. Alla fine Mashima-sensei ha bocciato l’idea e col senno di poi ha recuperato questo personaggio per Fairy Tail.

ERZA APPARIVA COME UNA AMAZZONE NEI PRIMI DESIGN

Sebbene noi fan amiamo lo splendore del design di Erza, in origine Mashima l’aveva immaginata molto più dura e guerriera ispirandosi allo stile delle amazzoni.

Questo concept si rifà perfettamente al suo carattere eroico, ma a lungo andare avrebbe cozzato con il concetto di magia poiché un’amazzone è maggiormente abituata a combattere e a sopravvivere affidandosi alla sola forza fisica.

Erza la conosciamo sì in armatura, ed effettivamente l’outfit si addice molto, pur rimanendo legata al potere della magia.

ERZA E L’IMPROVVISAZIONE

Il personaggio di Erza è uno dei più amati dai fan di Fairy Tail, ma sebbene una storia longeva come Fairy Tail sia ben pianificata, caso molto strano, le vicende di Erza sono molto spesso improvvisate dall’autore.

In parecchie battaglie l’autore ha lanciato il personaggio in avanscoperta senza preavviso e forse proprio questa formula ha consacrato il successo della maga tra le preferenze degli appassionati.

LA FINE DI FAIRY TAIL

Sebbene la serializzazione del manga è durata circa 10 anni, l’anime è stato strutturato in maniera diversa. Ha adattato infatti solo gli archi narrativi principali intervallati da archi narrativi filler completamente originali.

Ecco perché i primi riferimenti a Gildarts all’interno dell’anime sono arrivati più tardi rispetto a quanto scritto da Mashima nel manga.

Fairy Tail arriverà il 30 luglio 2020 in Italia su PlayStation 4, Nintendo Switch e PC.

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