Samuel Stern 7 – L’Agenzia | Recensione
Pubblicato il 30 Maggio 2020 alle 16:00
Autori: Massimiliano Filadoro, Gianmarco Fumasoli, Marco Savegnano (testi), Paolo Antiga (disegni)
Casa editrice: Bugs Comics
Genere: Horror
Formato:
Data di uscita: 30 maggio 2020
Per i brividi del mese di giugno “made by Bugs Comics”, tornano gli sceneggiatori e creatori di Samuel Stern, il nostro amato esorcista dai capelli rossi. Filadoro e Fumasoli accompagnano nella Scozia infestata da demoni un nuovo sceneggiatore, Marco Savegnano, per una storia tutta flirt e seduzione (ma non come credete voi!).
Due personaggi particolari si aggirano nel paese di Uddingston. No, non parliamo di Samuel e padre Duncan, ma degli agenti assicurativi Gillian e Ross, due tipi dall’aria strana e che cercano di nascondere qualcosa. I quattro si incrociano quasi per caso, quando padre Duncan è alla ricerca di Malachi Mason, un suo vecchio conoscente esperto in scienze occulte. Ma dopo un po’ scopriamo che l’incontro tra loro non è stato affatto casuale: Gillian in realtà ronza intorno al “rosso” per testarlo e portarlo dalla sua parte, tutt’altro che angelica…
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Con il numero 7 della serie, gli autori rispondono alla domanda: “Quanti altri esorcisti esistono a questo mondo? E che metodi applicano?”
Molti degli esorcisti che conosciamo hanno metodi svariati di estrapolazione del demone dal corpo ospite: dal cinematografico padre Lankester Merrin al nostrano padre Amorth, centinaia di religiosi si sono prodigati di scacciare il maligno da questa terra, in maniera più o meno violenta e/o plateale. E se alcuni di loro fossero riuniti all’interno di un’organizzazione “parademoniaca”?
Nel mondo di Samuel esiste l’Agenzia, conosciuta anche come Singularity, che ha la particolarità di gestire la quantità di presenze demoniache nel mondo. Un numero ristretto di addetti selezionati che lavora costantemente per contenere il male mondiale è ora alla caccia delle abilità di Stern, cercando di far lavorare questo cane sciolto per loro.
Ecco, siamo arrivati al punto in cui scopriamo un grande antagonista di Stern. Non un nemico, bensì un altro modo di vedere l’esorcismo, un’altra visione del mondo oltre la linea di confine. L’agenzia Singularity fa una corte spietata al protagonista, senza alcun successo: la rivedremo in futuro? Chissà, forse agirà nell’ombra, manipolando trame in una linea narrativa parallela.
Con i disegni di Paolo Antiga, dal tratto limpido, pulito e raffinato, la prima percezione è quella di leggere un albo noir. In mezzo a una fitta trama oscura, le matite e le chine di Antiga rischiarano la via verso il finale: le linee definiscono nettamente i confini tra personaggi e ambiente circostante, come in un fumetto popolare anni Settanta. Si rivivono le stesse atmosfere di un poliziesco, dove una coppia di sbirri incontra una coppia di ladri ed entrambi passano tutto il racconto ad annusarsi le vicendevoli natiche, con la differenza che queste sono in salsa horror. Le ombre si allontanano dai punti luce dei volti e dell’ambiente, racchiudendosi dentro forme scure della tavola e senza oltrepassare la linea netta tra bianco e nero.
Dopo sette capitoli, iniziamo a vedere la forza e la debolezza del singolo esorcista. Stavolta tocca a padre Duncan cedere di fronte a una entità misteriosa che lo indebolisce nel profondo. La profonda bontà d’animo e la forza combattiva di Samuel stanno lentamente per emergere, in una maniera che lo stesso Samuel ancora non conosce. E anche noi non vediamo l’ora di leggere il momento in cui il nostro “rosso” farà uscire gli aspetti più nascosti del suo animo.
In Breve
Storia
7.8
Disegni
8
Cura Editoriale
8