Assassin’s Creed – La storia fra miti e leggende
Pubblicato il 4 Maggio 2020 alle 11:00
Come gamer amante della storia e dell’arte apprezzo da sempre la saga di Assassin’s Creed, così aspramente criticato dai suoi detrattori per via del gameplay: c’è infatti chi sostiene che in buona sostanza sia sempre uguale a sé stesso e chi, al contrario, pensa che tutte le innovazioni introdotte a partire da Origins, che fondono lo stile di gioco classico del franchise a una componente sempre più marcata ispirata ai GDR, lo abbiano snaturato.
Naturalmente, è impossibile accontentare tutti i giocatori, ma non è mia intenzione occuparmi di questa annosa diatriba; ciò su cui voglio puntare la vostra attenzione è invece il grande, enorme lavoro di ricostruzione storica che caratterizza questa serie videoludica, un lavoro certosino al punto da rendere a volte difficile distinguere luoghi e vicende realmente esistiti da quelli fantastici creati dagli sviluppatori.
Di ispirazione per questo articolo è stata la recente pubblicazione del primissimo trailer di lancio per Assassin’s Creed Valhalla, il nuovo titolo della serie ad ambientazione norrena in uscita quest’anno:
LA STORIA DEGLI ASSASSINI…
Quando gli altri seguono ciecamente la verità, ricorda: nulla è reale. Quando gli altri si piegano alla morale e alle leggi, ricorda: tutto è lecito. Agiamo nell’ombra per servire la luce. Siamo Assassini. Nulla è reale, tutto è lecito.
– Il Credo degli Assassini
Al servizio dei più deboli e della libertà, la Confraternita degli Assassini si contrappone da sempre all’Ordine dei Templari, il cui scopo è invece opposto, ovvero soggiogare l’intera umanità imponendole il proprio pensiero unico.
Il loro motto è entrato ormai nell’immaginario collettivo dei videogiocatori e ha un significato molto più profondo di quanto possa sembrare: “nulla è reale” si riferisce alla società precostituita in generale, e significa che non dobbiamo accettare le sue regole di buon grado senza porci delle domande sulla sua giustezza ed equità; “tutto è lecito” è una conseguenza di questo primo assioma, il sui significato è quindi il diritto e il dovere morale di lottare per difendere i diritti anche e soprattutto di coloro le cui voci non vengono ascoltate dagli artefici di questo ordine stesso, opponendosi a esso.
Il Credo degli Assassini è dunque una chiara dichiarazione di intenti, un manifesto a favore della libertà individuale di fare le proprie scelte in maniera autonoma e di accettarne le conseguenze. Questa massima può essere associata, nel suo significato più intimo, a quella dello psicologo e scrittore statunitense Timothy Leary, che recita: “Think for yorself, question authority“ (“Pensa autonomamente, metti in discussione l’autorità“).
Gli Assassini agiscono nell’ombra, ed è per questo che le loro gesta non vengono ricordate, ma attribuite ad altri nei libri di storia, il che rende plausibile che quanto rappresentato nella saga videoludica possa essere reale, anche è semplicemente realistico, proponendo così una fusione perfetta fra i fatti storici e la finzione del medium, anche per via del fatto che non solo i Templari, ma anche gli Assassini sono davvero esistiti.
…GLI ASSASSINI NELLA STORIA
I protagonisti dei diversi capitoli della saga di Assassin’s Creed non sono realmente esistiti, come anche la loro Confraternita così come in essa viene rappresentata; tuttavia, a fornirne l’ispirazione è stata la Setta degli Assassini, la quale affonda le proprie radici nell’Islam.
Come moltissime religioni, siano esse politeiste o monoteiste, anche l’Islam è suddiviso in diverse ramificazione le quali, a loro volta, danno origine ad altrettante sottocategorie; nel nostro caso, gli Assassini erano Sciiti che facevano parte di una setta della corrente Ismailita, ed erano conosciuti anche come Nizariti.
Nati nell’XI secolo fra Siria e Persia in seguito a una scissione avvenuta all’interno dell’Ismailitismo, furono in seguito guidati da Ḥasan-i Ṣabbāḥ, il quale ebbe il merito di estendere l’area di influenza dei Nizariti a zone sempre più ampie di Persia e Siria; il suo regno fu caratterizzato da omicidi di avversari politici a opera della sua setta, che per questo venne chiamata Setta degli Assassini.
Stando poi alle dichiarazioni di Marco Polo, sembrerebbe che gli Assassini di Ḥasan-i Ṣabbāḥ agissero sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, anche se è opportuno sottolineare che, poiché lo scrittore nacque nel 1254 e Ḥasan-i Ṣabbāḥ nel 1030, è impossibile che Marco Polo fosse stato un testimone oculare di tali avvenimenti. A meno che non avesse avuto a propria disposizione un Animus!
LUOGHI REALI, MITI E LEGGENDE LECITI
L’accuratezza nella ricostruzione di ambientazioni che possano risultare plausibili per i videogiocatori appassionati di Assassin’s Creed passa attraverso due canali: la rappresentazione fedele di ogni singolo periodo storico reale e quella di luoghi ed edifici in cui sono ambientate le vicende, in gran parte fittizie, raccontate nella saga, con una cura particolare anche per capi di abbigliamento, abitudini alimentari e tradizioni, anche religiose.
Gli studi fatti dal team di Ubisoft degli edifici di città come Roma, Venezia, Parigi e i luoghi più iconici dell’Antico Egitto sono talmente accurati che la software house francese ha messo a disposizione della nazione in cui è nata i modelli tridimensionali creati dai propri sviluppatori per la Cattedrale di Notre Dame, parzialmente distrutta a causa di un terribile incendio lo scorso anno.
Non solo: Ubisoft ha anche finanziato la ricostruzione della Cattedrale e ha creato un tour virtuale in 3D che permette a chiunque di esplorare questa magnificente opera architettonica medievale consacrata il 19 maggio 1182:
Apprezzabile è anche lo sforzo di ricostruire strutture che non sono mai giunte a noi, dandoci così modo di esplorarle, almeno in un videogioco: emblematico è il caso della Biblioteca di Alessandria, in assoluto la biblioteca più grande e ricca di tutta l’antichità (si stima che al suo interno fossero conservati ben 490.000 rotoli, più altri 42.800 conservati nella biblioteca del Serapeo, eretta per sopperire alla mancanza di spazio nella Libreria di Alessandria).
Come Notre Dame, anche la Biblioteca di Alessandria venne distrutta da un incendio le cui cause e tempistiche tutt’oggi non sono certe. Il danno fu ed è tuttora incalcolabile, poiché moltissimi testi antichi ivi custoditi sono andati perduti per sempre.
Emotivamente, poter visitare ed esplorare la Biblioteca di Alessandria, l’interno delle Piramidi e della Sfinge in Assassin’s Creed Orgins è stata per me una esperienza commovente e incredibilmente coinvolgente, senza contare la presenza dello stupendo Discovery Tour, una modalità esplorativa speciale che vi permetterà di ammirare da vicino usi, costumi e strutture tipici dell’Antico Egitto.
In tutti i capitoli della saga di Assassin’s Creed, poi, non solo è possibile immergersi della bellezza assoluta di capolavori architettonici come la Basilica di San Marco a Venezia, il Campanile di Giotto e la cattedrale di Santa Maria del Fiore di Firenze di cui è parte integrante, ma sono anche presenti notizie storiche su ogni città, borgo, edificio e monumento, dimostrando il desiderio di Ubisoft di proporre ai videogiocatori una ambientazione quanto più realistica possibile.
Anche la religione e la mitologia giocano un ruolo fondamentale nel ricreare un panorama storico fedele alla realtà: pensate alle vicende ambientate nella Terra Santa così caratteristiche del primo, leggendario Assassin’s Creed, al ruolo di predominio religioso e culturale assoluto della Chiesa Cattolica mostrato in Assassin’s Creed II, Brotherhood e Revelations, alla ricchezza con cui sono rappresentate le usanze come la mummificazione e le divinità maggiori adorate nell’Antico Egitto in Assassin’s Creed Origins e alla rappresentazione del Pantheon delle divinità che dimoravano sul Monte Olimpo in Assassin’s Creed Odyssey.
Per queste ragioni, è assolutamente lecito aspettarsi anche da Valhalla la stessa cura e lo stesso amore per la ricostruzione storica e ambientale che ha caratterizzato il franchise di Assassin’s Creed fino a questo momento.