Star Wars: la timeline aggiornata della saga
Pubblicato il 4 Maggio 2020 alle 11:30
Disney+ ha aggiornato per quest’anno la timeline ufficiale di Star Wars (l’ultimo aggiornamento di rilievo è stato quello avuto durante il D23 dell’anno scorso, a fine agosto), in cui sono evidentemente stati inseriti i nuovi show e film apparsi negli ultimi 10 mesi.
Questa è dunque una buona occasione per ripercorrere insieme in occasione del Star Wars Day la saga e i capitoli che in questi anni ci hanno accompagnato; vediamoli dividendoli per periodi:
La Trilogia prequel e The Clone Wars
Partiamo dall’inizio, in attesa di scoprire cosa ci riserva la nuova saga dedicata all’Alta Repubblica, ovvero dalla più o meno odiata (a seconda dell’età) c.d. trilogia prequel, formata dal non proprio prestigioso trio La minaccia Fantasma, L’Attacco dei Cloni e La Vendetta dei Sith.
La trilogia porta ad essere protagonista Anakin Skywalker, il futuro Darth Vader e Signore Oscuro dei Sith, e ci narra dalla sua infanzia su Tatooine come schiavo insieme a sua madre, Shmi Skywalker, alla sua conoscenza con il mondo Jedi grazie a Qui-Gon Jinn, che individuò in lui il prescelto, all’essere Padawan di Obi-Wan Kenobi, all’amore proibito con Padmé Amidala, allo smacco di non essere stato riconosciuto maestro dagli Jedi e, infine, il suo passaggio definitivo al Lato Oscuro.
La trilogia di Lucas, come noto, non riscontrò il successo sperato e costò un forte stress ai due attori che impersonarono Anakin, ovvero Jake Lloyd (ne La minaccia fantasma) e
Hayden Christensen (negli altri due film), tanto che il primo abbandonò la recitazione e il secondo si staccò per molto tempo dall’ambiente.
Tuttavia, nonostante i moltissimi difetti, la trilogia ha comunque il merito di rivendicare, a dispetto di quanto poteva far sembrare la trilogia originale, il ruolo di Anakin come pilastro di tutta la saga di Skywalker.
Star Wars: The Clone Wars
La serie animata (che non deve essere confusa con la quasi omonima Star Wars: Clone Wars, che fa parte dell’Universo Espanso), che conta all’attivo ben sette stagioni e un film prequel, è ad oggi l’unico prodotto audiovisivo che si colloca nello stesso periodo della trilogia prequel.
La serie è infatti ambientata nell’universo di Star Wars durante le Guerre dei Cloni, e si colloca cronologicamente tra i film prequel L’attacco dei cloni e La vendetta dei Sith, per un periodo di circa tre anni.
A dispetto di molte serie successive, anche live-action, si è deciso qui non di trattare di personaggi secondari, ma di mettere Anakin al centro delle vicende, coadiuvato dai personaggi che abbiamo già imparato a conoscere nei film.
Nonostante un tono pre-adolescenziale e alcuni siparietti comici un po’ forzati per la serie, lo show ha il grande merito di aver introdotto personaggi di grande impatto e successo, come Ahsoka Tano, padawan di Ana-coso, all’inizio poco apprezzata dal fandom di Star Wars, ma poi maturata forse insieme al suo pubblico.
I film della Star Wars Anthology e Rebels
Solo: A Star Wars Story
Il film di Ron Howard ha fatto segnare il guadagno più basso al botteghino per un film di Star Wars; ed in effetti il film non ha incontrato prima di tutto i gusti del pubblico.
Con un costo di oltre 250 milioni di dollari per la produzione, il film ha guadagnato solo 392,9 milioni di dollari in tutto il mondo e le sue scarse prestazioni hanno portato Lucasfilm a mettere da parte per ora altri film antologici, come i progetti su Boba Fett, segnando la fine della serie Star Wars Anthology, una serie di film a se stanti, il cui primo rappresentante è stato Rogue One: A Star Wars Story (che tuttavia cronologicamente si svolge dopo).
Ambientata dieci anni prima degli eventi di Una nuova speranza e dopo La vendetta dei Sith, la pellicola racconta le vicende di un Han Solo ventenne, prima di diventare il Solo di Harrison Ford che conosciamo.
Parlando al podcast Happy Sad Confused il regista tempo dopo ebbe modo di dire che varie sono le ragioni che hanno portato a questo risultato: il debutto del film al Memorial Day (dove ha debuttato insieme ad Avengers: Infinity War e Deadpool) e i troll online. Più interessante, ha però anche indicato la trama del film:
“Forse è l’idea che fosse troppo nostalgico. Tornare al passato e rivisitare una storia originale per un personaggio così amato potrebbe non essere ciò che i fan stavano cercando. Penso che al debutto siano andati solo i fan più accaniti. Il flop penso ci dica quante persone in realtà abbiano necessità di aspettare il parere di altri per vedere un film…” Insomma, i fan più fondamentalisti avrebbero influenzato la volontà del grande pubblico.
Star Wars Rebels
La serie animata di Lucasfilm realizzata in computer grafica e ispirata al concept art di Ralph McQuarrie è ambientata cinque anni prima del film Star Wars e quattordici anni dopo La vendetta dei Sith, come confermato da Pablo Hidalgo di Lucasfilm; la serie si svolge durante un periodo in cui l’Impero Galattico domina nella galassia e dà la caccia agli ultimi Jedi; ma una nascente Ribellione sta prendendo forma a bordo di un’astronave cargo di nome Spettro.
Il gruppo è composto da Ezra Bridger (un ragazzo quattordicenne, apprendista Jedi di Kanan Jarrus), Kanan Jarrus (ex padawan Jedi e leader dei ribelli), Sabine Wren (una mandaloriana ex membro della Ronda della morte), Hera Syndulla (il pilota della nave), Garazeb “Zeb” Orrelios (un lasat) e C1-10P “Chopper” (un droide).
Gli antagonisti principali cambiano invece con le stagioni; da menzionare il Grande Inquisitore, Kallus, Dart Fener, Quinto Fratello e Settima Sorella, Darth Maul e la Governatrice Arihnda Pryce.
La serie ha goduto di un grande riscontro di pubblico e di critica, tanto da aver dato seguito a molti prodotti derivati.
Rogue One: A Star Wars Story
Rogue One: A Star Wars Story, per i fan Rogue One, è il primo film della serie Star Wars Anthology, una serie di film indipendenti ambientati nell’universo degli Jedi.
Ambientata poco prima degli eventi di Una nuova speranza, la pellicola è incentrata su un gruppo di spie ribelli in missione per rubare i piani della nuova arma dell’Impero, la Morte Nera.
La critica ed il pubblico hanno molto apprezzato la pellicola, che sembra riuscire a trasmettere quelle sensazioni di avventura e pathos che solo la prima trilogia sembra possedere; forse ciò è anche dovuto ai personaggi del film, che sono creazioni originali e che quindi non dovevano fare i conti con la nostalgia e l’affezione morbosa che personaggi storici e radicati nell’infanzia spesso suscitano, non consentendone lo sviluppo.
Tanto è stato il successo che Disney+ sta sviluppando una serie dedicata al personaggio Cassian Andor, uno dei protagonisti del film.
Si può dire che la cosa peggiore del film sia il mantellino di Krennic.
La Trilogia Classica e The Mandalorian
Il primo film successivamente rinominato Episodio I – Una nuova speranza, quello che ha dato inizio alla saga e a tutto quello che ne è seguito, è datato 1977. Il film, ambientato diciannove anni dopo la fondazione dell’Impero Galattico, narra le avventure dello Jedi Luke Skywalker e del suo maestro Obi-Wan Kenobi, impegnati nella lotta contro il Lato Oscuro insieme all’Alleanza Ribelle, guidata dalla Principessa Leila, in modo da porre fine al potere imperiale.
Già all’uscita il film colpì l’immaginario collettivo, non solo quello del pubblico, come era prevedibile, ma anche quello della critica che, salvo rare eccezioni, ne sottolineò il carattere artistico e narrativo.
Seguirono, come tutti sanno, L’Impero colpisce ancora e Il Ritorno dello Jedi, rispettivamente nel 1980 e nel 1983, che raccontano la conclusione dello scontro tra Luke e Darth Vader, presentandoci ancora quei personaggi che avevamo iniziato solo ad amare pochi anni prima; e che grazie a questi film amiamo ancora oggi.
Alla luce dei film successivi, sicuramente la trilogia che svetta sulle altre per la qualità dei singoli film, ma anche come trilogia in sè.
Star Wars: The Mandalorian
The Mandalorian è la prima serie live-action dell’universo di Star Wars ed è anche la prima prodotta direttamente per la piattaforma di streaming Disney+ (ed in effetti è stato anche uno dei prodotti principali che ne hanno decretato il successo iniziale).
Le vicende si svolgono all’incirca cinque anni dopo quelle narrate ne Il ritorno dello Jedi e 25 anni prima di quelle de Il risveglio della Forza.
Il protagonista è Din Djarin, un cacciatore di taglie mandaloriano che opera oltre i confini della Nuova Repubblica. I produttori esecutivi della serie sono Jon Favreau (qui anche showrunner e capo sceneggiatore), Dave Filoni, Kathleen Kennedy e Colin Wilson.
Questo western TV in sala Star Wars sembra aver convinto proprio tutti, anche grazie al budget ingente stanziato per ogni episodio. Aspettiamo con ansia la seconda stagione di quello che potrebbe essere, per il fandom, un nuovo Boba Fett. E non dimentichiamo Baby Yoda.
La Trilogia Sequel e Resistance
Chiudiamo (quasi) la carrellata con la trilogia sequel, formata dal trittico Il risveglio della Forza, Gli ultimi Jedi e L’ascesa di Skywalker
Il risveglio della Forza è il settimo episodio della saga di Guerre stellari, ed è ambientato circa trent’anni dopo gli eventi de Il ritorno dello Jedi, e racconta della ricerca di Luke Skywalker da parte di Rey, Finn e Poe Dameron e della loro lotta al fianco della Resistenza, guidata dai veterani dell’Alleanza Ribelle, contro Kylo Ren e il Primo Ordine, successore dell’Impero.
Probabilmente qualcosa non ha funzionato con questi tre film, anche depurandoci dal giudizio del fandom più intransigente: molti sostengono che manchi la coesione perchè il secondo film è stato scritto e diretto da Rian Johnson, mentre gli altri due sono stati diretti, come noto, da J.J. Abrams.
Bisognerebbe ricordare però che anche la trilogia classica è stata diretta da registi diversi (uno per ogni film, ovvero George Lucas, Irvin Keshner e Richard Marquan) e George Lucas, almeno formalmente, non si è occupato della sceneggiatura del secondo capitolo, L’Impero colpisce ancora.
In ogni caso la conclusione della saga di Star Wars, che i fan attendevano da ormai quarant’anni, ha lasciato un po’ l’amaro in bocca ed infatti si parla di nuovi film destinati a narrarci la storia dei sopravvissuti dell’Alleanza Ribelle.
O forse ha ragione Abrams facendo notare che è impossibile piacere a tutti: “Sapevamo che qualsiasi decisione che avessimo preso – una decisione sul design, sulla musica o sulla trama – avrebbe soddisfatto qualcuno e fatto infuriare qualcun altro”, ha detto Abrams. “E sta bene”.
Star Wars Resistance
L’universo di Star Wars si è esteso al piccolo schermo nell’ultimo decennio con Star Wars: The Clone Wars nel 2008, poi seguita da Star Wars Rebels e appunto Star Wars Resistance.
Star Wars Resistance è stato lanciato nell’autunno dello scorso anno, presentando il giovane pilota Kazuda Xiono (Christopher Sean). La prima stagione lo ha visto operare come spia della Resistenza in una ambientazione subito precedente a Star Wars: Il risveglio della Forza. La serie è stata ben accolta, tanto da guadagnare un rinnovo per una seconda stagione, in cui appare anche Kylo Ren (doppiato da Matthew Wood).
La seconda ed ultima stagione di Star Wars Resistance si svolge in concomitanza con gli eventi di Star Wars: Gli ultimi Jedi e si conclude con l’inizio di Star Wars: L’ascesa di Skywalker.