Fate/GrandOrder: Babylonia – Ana e Gorgon

Pubblicato il 25 Aprile 2020 alle 19:00

In questo nuovo articolo sui personaggi di “Fate/Grand Order – Absolute Demonic Front Babylonia” ci sarà un leggero spoiler sull’identità di uno dei personaggi: il servant lancer che viene all’inizio chiamato Ana, tuttavia se siete familiari con l’anime Fate Unlimited Blade Works o i film di Heaven’s Feel probabilmente avrete già capito l’identità di questo personaggio fin dall’inizio.

Questo spoiler non ha un’incidenza estremamente rilevante a livello di trama ma è sempre meglio avvisare!

Dunque il personaggio, o meglio i personaggi, di cui parleremo oggi sono il lancer Ana e l’avenger Gorgon. Esse sono in realtà diverse versioni della gorgone Medusa dei miti greci.

Vi sono diverse versioni della storia di Medusa, più i miti sono antichi più è facile trovare versioni differenti e inconsistenze. Per comodità cercheremo di seguire l’evoluzione cronologica di questa leggenda.

Quali sono dunque le origini di Medusa?

Prima di tutto questo mito sembra avere un’origine prettamente greca e non fare riferimento ad altre mitologie precedenti, come ad esempio Afrodite (vedi articolo su Ishtar ed Ereshkigal).

Secondo gli autori greci Eschilo ed Esiodo, Medusa era una delle tre gorgoni, figlie di Forco e Ceto, due divinità marine primordiali che rappresentavano i pericoli del mare, e l’unica a non essere immortale. Le sue sorelle erano Steno che rappresentava la perversione morale, Euriale, la perversione sessuale, e Medusa era il simbolo della perversione intellettuale.

Le tre avevano un aspetto orribile con zanne di cinghiale al posto dei denti, ali d’oro, mani di bronzo, serpenti velenosi al posto dei capelli e avevano la capacità di pietrificare chiunque le guardasse. Vivevano in una caverna nel giardino delle Esperidi, vicino al regno dei morti di cui Medusa era la custode per volere di Persefone.

Omero, nell’Iliade e Odissea, riconosce l’esistenza di una singola gorgone non specificata e non quella di tre sorelle ma non ne parla nel dettaglio.

Un cambiamento sostanziale alla storia di Medusa si trova nella opere di Ovidio, poeta e autore romano. Secondo questa versione Medusa era inizialmente una donna bellissima anche se non è chiaro se la sua natura fosse divina come in origine. Era la sacerdotessa della dea Atena e la sua bellezza attirava al tempio numerosi fedeli, sfortunatamente attirò anche l’attenzione di Poseidone, il dio del mare, che se ne innamorò e tentò di sedurla venendo però rifiutato per via del voto di purezza e castità fatto dalla donna per diventare sacerdotessa.

Tuttavia, come spesso succede nei miti greci, rifiutare un dio porta a infelici conseguenze. Infatti Poseidone si impossessò di lei con la forza nel tempio ed Atena la punì per questo trasformandola nel mosto coi capelli di serpente e lo sguardo pietrificante che conosciamo, rendendo la sua storia ancora più tragica.

Tutte le versioni di questo mito hanno però la stessa conclusione: Medusa venne uccisa da Perseo che le tagliò la testa mentre dormiva. La testa venne donata ad Atena, che la fissò al centro del proprio scudo per terrorizzare i nemici, mentre dal suo corpo vennero fuori il cavallo alato Pegaso e il gigante Crisaore, figli di Medusa e Poseidone.

L’anime sembra adottare l’ultima versione di questa storia con Ana che rappresenta la Medusa ancora umana, pura e bellissima mentre Gorgon quella trasformata in un mostro spaventoso.

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