The Flash 6×16 – So Long and Goodnight | Recensione
Pubblicato il 22 Aprile 2020 alle 17:00
Si stringe la morsa intorno a Joseph Carver ma lo scotto da pagare inizia ad essere altissimo.
Episodio 16: So Long and Goodnight
Durata: 45 min ca.
Regia: Alexandra La Roche
Sceneggiatura: Kristen Kim & Thomas Pound
Cast: Grant Gustin, Jesse L. Martin, Tom Cavanagh, Carlos Valdes, Candice Patton, Danielle Panabaker, Jessica Parker Kennedy, Chris Klein
Produzione: Warner Bros
Distribuzione: The CW
Data di uscita: 21 aprile 2020
Dopo poco più di un mese dal suo ultimo episodio – la nostra recensione QUI – ritorna The Flash che, con la produzione ormai definitivamente bloccata a causa della pandemia da Coronavirus, terminerà la sua corsa anticipatamente per questa Stagione 6 con l’episodio 19 come riportatovi prontamente QUI.
Avevamo lasciato la serie fare i conti con la morsa sempre più stretta intorno a Joseph Carver, il CEO delle McCulloch Industries, e alla sua connessione a doppio filo con la talpa presente al Dipartimento di Polizia di Central City e alla misteriosa organizzazione Blackhole che come sappiamo recluta metaumani per scopi illeciti.
In tutto questo da un lato Eva McCulloch continuava a muoversi i suoi doppioni dal Mirrorverse fra cui Iris per ottenere la sua persona vendetta mentre dall’altro Barry aveva scoperto che all’interno di Nash Wells alberga la personalità di Eobard Thawne il tutto a causa dell’evidenza della morte della Forza della Velocità connessa agli eventi di Crisi sulle Terre Infinite.
In questo sedicesimo episodio intitolato So Long and Goodnight, Joe è ormai vicinissimo a collegare Carver ad una serie di crimini ma il prezzo da pagare per la sua intraprendenza è alto. Dapprima viene attaccato da Ragdoll e poi Cecille viene rapita: per lui la soluzione è quella di mollare la preda e farsi mettere sotto protezione.
In tutto questo Barry è inerme. I suoi poteri funzionano sempre più ad intermittenza e appena a sufficienza per scongiurare il peggio. Questa situazione ovviamente viene sfruttata da Eva che ordina al doppione di Iris di portare Barry al limite fisico e psicologico; l’influenza di Eva sembra essere molto più ampia di quel che si pensava.
Cisco e Ralph invece rintracciano Sue Dearbon: la carriera criminale della ragazza sembra invece essere dettata da motivazioni più serie e legate anch’esse a Carver…
So Long and Goodnight non è un episodio perfetto e mostra già le prime avvisaglie di convergenza verso un finale di stagione inevitabilmente rimaneggiato.
In questo senso è evidente come tutto il plot, a tratti davvero compresso ed erratico, voglia portare l’attenzione del lettore specificatamente sulla battaglia a distanza fra Carver e sua moglie tralasciando quella del redivivo Thawne.
La scelta è apprezzabile anche perché i due villain di questa seconda metà di stagione sono sicuramente più credibili e hanno reso anche più credibili alcune sotto trame che inizialmente erano risultate prive di mordente.
Il problema quindi sta tutto nell’esecuzione perché manca ancora chiarezza d’intenti da parte di showrunner e sceneggiatori che preferiscono, come già fatto negli ultimi episodi, gettare il tutto su una componente drama esasperata come accade nel finale di questo episodio con l’ennessima epocale litigata fra Barry e Iris.
Ben sapendo che Iris è un doppione, l’espediente non funziona e The Flash ne sta risentendo con il plot che si trascina stancamente non offrendo di fatto né progressi significativi della trama né riuscendo a focalizzare l’attenzione dello spettatore.
Un compito eseguito senza infamia e senza lode che, se non fosse per la manciata di episodi rimasti alla conclusione, collocherebbe l’episodio sicuramente nel novero degli “episodio di passaggio” che oramai zavorrano le serie dell’Arrowverse in maniera cronica.
In Breve
Giudizio Globale
5.5