Mortal Kombat Legends: Scorpion’s Revenge | Recensione
Pubblicato il 16 Aprile 2020 alle 15:00
Il franchise di Mortal Kombat viene rilanciato in versione animata con questo brutale film d’animazione!
Titolo originale: “Mortal Kombat Legends: Scorpion’s Revenge”
Genere: azione, animazione
Durata: 80 min ca.
Regia: Ethan Spaulding
Sceneggiatura: Jeremy Adams
Cast: Patrick Seitz, Steve Blum, Jordan Rodrigues, Darin De Paul, Joel McHale, Jennifer Carpenter
Produzione: Warner Bros. Animation, NetherRealm Studios
Distribuzione: Warner Bros.
Data di uscita: 16 aprile 2020 piattaforme digitali
È disponibile da oggi in digital download su Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMvision, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV in versione sottotitolata Mortal Kombat Legends: Scorpion’s Revenge, film animato con cui Warner Bros. rilancia in maniera crossmediale una proprietà che, dal punto di vista videoludico ha ritrovato già da qualche anno nuova vita, mentre dal punto di vista televisivo-cinematografico deve ancora cancellare dai ricordi dei fan, soprattutto quelli più grandicelli, alcune brutture tutte anni ’90 come la serie animata o la serie TV e i dimenticabilissimi film.
Il film si apre con una lunga sequenza in analessi in cui assistiamo al brutale omicidio del clan di Hanzo Hasashi per mano del clan rivale guidato dal freddo Sub-Zero. Hanzo tuttavia non muore ma viene esiliato nel Netherrealm dove accetta di servire il sinistro Quan Chi. Tornando in vita come Scorpion, Hanzo potrà vendicare la sua famiglia e recuperare per Quan Chi la chiave che libererà dalla sua prigionia il suo signore Shinnok.
Nell’Earthrealm intanto Lord Raiden riunisce un gruppo di tre eterogenei guerrieri. Il suo pupillo Liu Kang, l’ufficiale delle forze speciali Sonya Blade e la stella del cinema Johnny Cage: i tre dovranno partecipare al Mortal Kombat, un torneo interdimensionale indetto da Shang Tsung su un isola nell’Outworld con in palio le chiavi del regno dell’Earthrealm. Dopo 9 vittorie consecutive, in caso di un’altra vittoria dei guerrieri di Shang Tsung infatti, il suo signore Shao Kahn, potrà dominare la Terra.
I tre prescelti da Raiden insieme a Scorpion, pur impegnato nella sua personale vendetta, si faranno strada nel torneo sconfiggendo Goro, il mostruoso campione di Shang Tsung, salvando la Terra e svelando il doppio gioco dello stesso Quan Chi. Ma nessuno può prendersi gioco di Shao Kahn che prepara comunque le sue truppe per l’invasione…
Mortal Kombat Legends: Scorpion’s Revenge si può definire generoso e audace, senz’altro divertente ma non esente da difetti sia tecnici che di sceneggiatura eppure magnetico e decisamente un discreto punto di partenza per un franchise che, almeno dal punto di vista animato, potrebbe essere sfruttato da Warner Bros. al pari di quello dei personaggi DC.
La sceneggiatura è semplice e ricalca la trama del primo seminale videogioco del 1992 con l’aggiunta di qualche piccolo dettaglio legato soprattutto alla scelta di uno dei protagonisti ovvero Scorpion.
Quello che colpisce subito, sin dalle prime sequenze, è la massiccia dose di violenza e sangue che il film non risparmia di mostrare il che farà sicuramente la gioia dei fan che troppo spesso hanno visto il franchise edulcorato da questo punto di vista. Ed è qui che il film forse riesce meglio cioè sintetizza molto bene quella tensione fra violenza tanto sanguinolenta da diventare grottesca con il realismo delle sequenze di combattimento perfettamente animate anche con soluzioni sperimentali sia in termini di regia che di mere scelte stilistiche.
Dal punto di vista della sceneggiatura la scelta di non avere un singolo protagonista è ambiziosa per un film di appena 80 minuti e infatti a risentirne è soprattutto il secondo atto – quello cioè in cui i qualche maniera bisogna iniziare a far convergere le trame – che fortunatamente viene controbilanciato dall’azione che lentamente ma inesorabilmente prende il sopravvento dominando il finale.
Mortal Kombat Legends: Scorpion’s Revenge riesce benissimo a far trasparire il carattere immanente del franchise, complice anche forse la preziosa consulenza del creatore Ed Boon, facendo dell’azione e dei combattimenti – com’è giusto che sia – la caratteristica principale della pellicola.
Ci sono delle piccole correzioni da fare è indubbio. Il ritmo della sceneggiatura, mai come in questo film Mortal Kombat assomiglia a I 3 dell’Operazione Drago, potrebbe essere gestito meglio così come il tono può essere corretto limitando il comic relief di un Johnny Cage a tratti davvero fastidioso.
Dal punto di vista tecnico la scelta di un character design particolare spigoloso, non troppo dettagliato né realistico, è felice perché consente animazioni dinamiche e non scontate durante i combattimenti, la sensazione di ispirarsi ad una certa animazione anni ’90 nipponica poi aggiunge un tocco di positiva nostalgia in cui però non passano inosservati alcune sequenze dal punto di vista tecnico davvero approssimative e qualche soluzione votata al risparmio soprattutto nel combattimento finale.
Mortal Kombat Legends: Scorpion’s Revenge è decisamente consigliato agli amanti del franchise ma anche a chi vuole passare 80 minuti di puro e brutale svago.
In Breve
Giudizio Globale
7.0
Sommario
Mortal Kombat Legends: Scorpion’s Revenge si può definire generoso e audace, senz'altro divertente ma non esente da difetti sia tecnici che di sceneggiatura eppure magnetico e decisamente un discreto punto di partenza per un franchise che, almeno dal punto di vista animato, potrebbe essere sfruttato da Warner Bros. al pari di quello dei personaggi DC.