7 manga migliori dell’anime

Pubblicato il 27 Aprile 2020 alle 11:00

Proprio come lascia intuire il titolo della news, oggi puntiamo la luce dei riflettori sui manga ma non solo. Nello specifico quelle opere cartacee che per uno o più motivi possono essere, a ragione, definiti migliori della loro controparte animata.

Rosario + vampire

Rosario + Vampire

Sono due i motivi per cui Rosario+Vampire anime non regge il confronto con Rosario+Vampire manga. Il primo è l’eccessivo e inutile utilizzo di fanservice che stona completamente nella versione animata e non aggiunge nulla all’opera; secondo la scelta di tagliare una buona parte di trama.

Il manga si prende il suo tempo per dettagliare meglio passato e psicologia dei personaggi che acquisiscono più profondità e fascino agli occhi dei lettori. L’anime ha ridotto quella che è una grande e articolata storia in una saga di: vogliamoci tutti bene appassionatamente.

Kenichi

Kenichu

La strada per diventare il combattente più forte è lunga e tortuosa, lo sa bene Kenichi che ogni giorno è costretto a sottoporsi ad allenamenti infernali e scontri che mettono in serio pericolo la sua vita. I personaggi dei maestri sono magnificamente costruiti, così come la crescita del giovane allievo non è troppo affrettata o improvvisa. Il manga sa come dosare momenti intensi ad altri più spensierati.

L’anime ha provato a fare la stessa cosa, ma non ci è riuscito. Gli scontri sono brevi e non hanno il patos che dovrebbero. Non è un caso se è stato adattato ad anime meno della metà dell’opera originale.

Eyeshield 21

Eyeshield21

Per quanto l’anime di Eyeshield 21 sia avvincente e animato bene, considerando i limiti di quegli anni, non regge il confronto con la grafica del manga che nemmeno in un capitolo perde di qualità. Il lavoro congiunto dei mangaka Murata e Inagaki è eccellente, sono riusciti a rendere comprensibile e avvincente uno sport tra i meno conosciuti nel paese del Sol Levante.

L’anime, bisogna riconoscerlo, segue abbastanza fedelmente la serie originale, tuttavia dopo oltre 100 puntate decide di non adattare le ultime saghe rinunciando di conseguenze agli scontri più avvincenti e memorabili di Eyeshield 21. Una scelta ancora oggi incomprensibile.

Tokyo ghoul

Tokyo ghoul

Lo si sente dire spesso, ma per Tokyo Ghoul è proprio vero che l’anime è solo un piccolo frammento di un volume colossale. Anche se stiamo parlando di un manga non eccessivamente lungo, è un dato di fatto che l’adattamento animato, nonostante le 24 puntate, ha dovuto fare pesanti tagli alla trama.

Purtroppo sono stati tagli poco attenti e, anche se l’anime ne esce discretamente bene, sono molti i punti lasciati in sospeso. Domande che hanno risposta leggendo la versione cartacea che ha il pregio di essere molto più lineare, fluida e dettagliata.

Kingdom

Kingdom

Diviso in due stagioni anime, la prima è simile ad un pugno nell’occhio, complice soprattutto il massiccio utilizzo della computer grafica che proprio non ha aiutato. La seconda serie si riprende, portando sul piccolo schermo un prodotto decisamente migliore.

Purtroppo nessuno dei due si rivela essere all’altezza del manga che, fin dai primi capitoli, è sorprendente per quanto riguarda cura dei dettagli, intensità della trama e disegni. Nonostante l’altissimo numero di uomini da disegnare o il caos creato dalla battaglia, il manga riesce a trasmettere bene tutte queste sensazioni. Su questo aspetto l’anime poteva avere una marcia in più, ma anche se ci ha provato poteva, e doveva, essere fatto di più.

Berserk

Berserk

Quella dell’anime di Berserk è stata, purtroppo, una parabola discendente. Dopo una prima stagione che, seppur vecchia, era più che carina (anche se in parte diversa dal manga) le saghe successive sono state un disastro. Ancora una volta puntiamo il dito contro la computer grafica che non è ancora in grado di sfruttare al meglio tutto il suo potenziale.

Animazioni macchinose, personaggi dai tratti poco profondi, combattimenti legnosi e nessuna empatia. Tralasciando poi la trama che si è presa più di una licenza artistica. Decisamente meglio il manga.

Slam dunk

Slam dunk

L’anime di Slam dunk è bello, anche se si è preso alcune libertà in più rispetto al manga è stato fatto un buon lavoro di adattamento. Ci sono dei ma… il primo è il non aver adattato l’intera opera ma solo una parte; il secondo è che per quanto la versione animata sia carina, è nulla in confronto all’immensità del manga.

Insolito, bisogna riconoscerlo, in quanto gli shounen sportivi in versione anime possono usare una maggiore dinamicità delle scene che la versione cartacea, per ovvi motivi, non ha. Eppure il senso di epicità e tensione creato dalle pagine del manga è spettacolare, un qualcosa che l’anime non è riuscito a ricreare del tutto.

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