La Gazzetta della BD – Speciale Albert Uderzo –
Pubblicato il 2 Aprile 2020 alle 16:00
Numero speciale dedicato al papà di Asterix, con i ricordi dei colleghi e alcune curiosità sul mito della BD.
Omaggi a Uderzo
Albert Uderzo ci ha lasciati e molti artisti (ma non solo) hanno voluto omaggiare uno dei padri della BD.
Tutti questi autori hanno gareggiato in metafore e inventiva per salutare per l’ultima volta con emozione questo gigante che rimarrà per sempre nella storia della Nona Arte, ritraendo a loro modo i celebri personaggi da lui creati facendo un riferimento nel contempo anche all’attualità.
In queste immagini leggiamo l’emozione, l’ammirazione, il rispetto, ma anche l’umanità che è quella di un artista, orgoglioso e onesto che, con pochi complici, ha donato alle persone felicità, umorismo, tenerezza e, soprattutto, simpatia, una parola che deriva dal greco συμπαθεια: “partecipazione alla sofferenza degli altri”, una virtù molto necessaria in questi tempi difficili.
Tanguy et Laverdure
Dal 1959 al 1977, Albert Uderzo ha disegnato ventiquattro album di Asterix, il fumetto più tradotto al mondo. Ma era anche l’autore, con Jean-Michel Charlier, della serie Tanguy et Laverdure, e aveva anche creato il personaggio di Oumpah Pah con René Goscinny; personaggio purtroppo non troppo apprezzato dai lettori.
Le Avventure di Tanguy e Laverdure (Les Aventures de Tanguy et Laverdure) è una serie di genere avventuroso creata da Jean Michel Charlier (testi) ed Albert Uderzo (disegni), con protagonisti due immaginari piloti dell’aeronautica militare francese, ovvero Michel Tanguy ed Ernest Laverdure.
La serie esordì sul primo numero della rivista di fumetti francese Pilote, il 29 ottobre 1959. La serie è ritenuta una pietra miliare del fumetto francese e ne è stata fatta anche una traduzione in lingua italiana.
La BD era tanto famosa da avere anche due trasposizioni televisive, la prima negli anni Sessanta, I cavalieri del cielo, e la seconda, Les Nouveaux Chevaliers du Ciel, alla fine degli anni ottanta.
Studi Idéfix
Forse non tutti sanno che Albert Uderzo è stato attivo anche nell’animazione; dopo la realizzazione dei film animati Asterix il Gallico (prodotto senza i due autori) e Asterix e Cleopatra, lo sceneggiatore René Goscinny, il disegnatore Albert Uderzo (presidente) e l’editore Georges Dargaud hanno fondato gli studi Idéfix, studi di animazione creati il 1 aprile 1974.
Tutti e tre associati in parti uguali, nominarono Pierre Watrin e Henri Gruel come registi dei film. Gli studi chiudono però già il 1° aprile 1978 a seguito della morte di Goscinny.
Uderzo aveva disegnato un logo che parodiava apertamente quello di Metro-Goldwyn-Mayer, con Idéfix al posto del leone, e il motto latino “Delirant isti romani” (“Sono pazzi, questi romani!”), invece di “Ars gratia artis” (“Arte per l’arte”).
Gli studi hanno prodotto solo due film, Le dodici fatiche di Asterix (1976) e La ballata dei Dalton (1978), secondo film d’animazione con Lucky Luke.
L’ultimo film di Asterix
Asterix e il segreto della pozione magica è l’ultimo film dedicato al celebre duo disegnato da Albert Uderzo; è un film di genere animazione del 2018, diretto da Louis Clichy, Alexandre Astier, con Christian Clavier e Guillaume Briat a dare le voci ai due protagonisti. Uscito al cinema il 07 marzo 2019 in Italia, è distribuito in Italia da Notorious Pictures.
Panoramix, il mago del villaggio, sta invecchiando. E’ tempo di trovare un giovane erede cui tramandare il segreto della pozione magica che dona i super poteri che hanno permesso ad Asterix e Obelix di salvare la loro terra dagli attacchi nemici. Come vuole la tradizione, l’erede sarà maschio… o forse no…
Il film è già disponibile anche per l’home video.
2020 annus horribilis della BD
Vincent Monadé, presidente del Centre National de l’Édition, ha avuto modo di dire: “Quello che doveva essere “l’anno dei fumetti” si è trasformato in un disastro, non solo per i fumetti ma per il resto dell’economia e per tutte le persone. Uno scenario che nessun fumetto premonitore… aveva immaginato. Quello che avrebbe dovuto essere una consacrazione è un naufragio: festival cancellati, novità rimandate, piccoli editori colpiti da catastrofi e autori ancora più poveri. Senza tregua poiché, d’ora in poi, “siamo in guerra”. Ma c’è sempre motivo di sperare”.
Il 25 gennaio 2018, in occasione del Festival di Angoulême, il Ministro della Cultura Françoise Nyssen aveva ordinato una “missione della politica nazionale a favore del fumetto” da Pierre Lungheretti, direttore generale della Cité internationale di Angoulême.
Un anno dopo, il 25 gennaio 2019, questi consegnò ufficialmente il rapporto al ministro Frank Riester, successore di Françoise Nyssen. Questo “Rapporto Lungheretti”, molto favorevole agli autori, suggeriva 54 misure tra cui la creazione di un “Anno del fumetto, BD2020”, per promuovere la nona arte.
Ma ora lo scenario è totalmente cambiato. Quella che doveva essere una consacrazione si è rivelato quindi un disastro. E i disegnatori e gli autori sono ancora sul piede di guerra…