Doom Eternal Deluxe Edition | Recensione

Pubblicato il 30 Marzo 2020 alle 16:00

Bethesda ribadisce ancora una volta a chi spetta il trono di Re degli FPS.
Lingue: italiano
Genere: Sparatutto in Prima Persona
Sviluppo: id Software
Distribuzione: Bethesda Softworks, Koch Media Games
Modalità: giocatore singolo, multiplayer online
Piattaforme: Microsoft Windows, PlayStation 4, Google Stadia, Xbox One, Nintendo Switch
Data di uscita: 20 marzo 2020 (versione per Switch annunciata e rilasciata in seguito).

Lucia Lasorsa
Lucia Lasorsa
2020-03-30T16:00:13+00:00
Lucia Lasorsa

Bethesda ribadisce ancora una volta a chi spetta il trono di Re degli FPS. Lingue: italiano Genere: Sparatutto in Prima Persona Sviluppo: id Software Distribuzione: Bethesda Softworks, Koch Media Games Modalità: giocatore singolo, multiplayer online Piattaforme: Microsoft Windows, PlayStation 4, Google Stadia, Xbox One, Nintendo Switch Data di uscita: 20 marzo 2020 (versione per Switch annunciata e rilasciata in seguito).

Agli inizi degli anni ’90, quando frequentavo le scuole medie, fra i videogiochi che avevo sul mio IBM 486 non potevano certo mancare due capisaldi assoluti degli FPS: Doom e Wolfenstein 3D.

Allora ero solo una ragazzina, per cui non era insolito che soffrissi, per citare il neologismo di un mio caro amico, di “gonofobia”: avevo una paura terrificante di svoltare gli angoli; se a questo aggiungete anche il mio scarsissimo senso dell’orientamento non è difficile capire come mai non abbia mai portato a termine né l’uno, né l’altro.

Con il trascorrere degli anni ho maturato un mio gusto personale, e gli FPS di certo non rientrano fra i miei generi preferiti: preferisco usare magie e armi bianche rispetto alle armi da fuoco, e la visuale in prima persona a volte mi dava letteralmente il voltastomaco, senza contare che in terza persona si ha un controllo maggiore di ciò che circonda il personaggio che stiamo controllando.

Perché vi sto dicendo tutto questo? Ma soprattutto, perché Diavolo sto recensendo un FPS, se in generale non mi piacciono? Semplice: perché io sono la prova vivente che Doom Eternal è un capolavoro a prescindere dai propri gusti personali.

BRUTAL ASSAULT

Non vi nascondo che scrivere questa recensione è un onore per me, ma anche una bella responsabilità: Doom è un franchise storico, e questo suo ultimo capitolo si inserisce perfettamente in una tradizione di sparatutto in prima persona che è ormai da decenni una pietra miliare nel suo genere, contribuendo enormemente a far capire a tutti chi è che comanda.

Prima di procedere con l’analisi del titolo in sé, permettetemi di trattarlo brevemente utilizzando delle metafore e dei paragoni con media differenti da quello videoludico, per darvi una idea di cosa sto parlando.

Giocare a Doom Eternal è un po’ come:

  • pogare a un concerto brutal death metal in cui dal palco gettano sul pubblico litrate di sangue, brandelli di carne, budella e pezzi di cadaveri;
  • guardare un film splatter mentre distruggete la vostra casa con una motosega (non prima di averle dato fuoco, ovviamente), urlando e ridendo istericamente alla vista della devastazione di cui siete orgogliosamente capaci;
  • immedesimarsi in Dante Alighieri nel suo viaggio all’Inferno, ma portandosi dietro un intero arsenale alla Terminator.

Come nei vecchi film splatter diretti da Peter Jackson prima che si dedicasse al fantasy, una caratteristica precipua di Doom Eternal sono le sensazioni che vuole stimolare nei giocatori riguardo proprio la violenza che così tanto lo definisce: ambientazioni, scontri ed esecuzioni sono tutti caratterizzati da un impiego così spregiudicato e massiccio della violenza da risultare infine ultraesilarante, quasi come se ci desensibilizzasse alla stessa mostrandone il lato più genuinamente divertente per gli appassionati del genere.

TRADIZIONE E INNOVAZIONE

Doom Eternal è stato interamente localizzato in italiano: ciò significa che non solo i menu, ma anche i dialoghi sono in italiano. A tal proposito, mi preme sottolineare quanto questo lavoro sia stato svolto in maniera assolutamente ineccepibile: i dialoghi e le informazioni presenti nel codex e in generale in tutti i menu di gioco sono fluidi e scorrevoli, privi di errori o refusi e anche il doppiaggio è assolutamente all’altezza del suo compito, il che è di certo un valore aggiunto all’intera esperienza di gioco.

Una caratteristica davvero intrigante di Doom Eternal è l’intento, perfettamente azzeccato, di fondere gli elementi più tradizionali del franchise con una grafica e un gameplay assolutamente moderni.

Ambientazioni labirintiche, chiavi magnetiche colorate speciali, segreti, cheat codes, orde di nemici classici rivisti graficamente in chiave moderna sono tutti elementi che collegano questo nuovo capitolo della longeva saga ai suoi predecessori. Ma c’è molto, molto di più.

Iniziamo proprio dai cheat codes: si tratta di “trucchi” che possono essere utilizzati per modificare alcuni parametri rendendovi la vita decisamente più facile grazie a elementi come, ad esempio, vite o munizioni infinite.

I codici però funzionano in maniera differente rispetto ai giochi precedenti: non potrete infatti inserirli e usarli nella missione corrente, ma dovrete prima scovarli (sono rappresentati da floppy disc) all’interno delle diverse mappe di gioco e della Fortezza del Destino, che funge da hub centrale per lo Slayer; inoltre, non è possibile utilizzarli nella missione che state svolgendo attualmente, ma soltanto in quelle che avrete già superato con successo per rendere più agevole la ricerca di tutti i collezionabili ivi presenti.

Anche se usare i cheat codes non inficia i vostri progressi, bloccherà l’accesso ai Cancelli Slayer, che contengono speciali arene di combattimento opzionali a cui potrete accedere trovando prima l’apposita chiave, situata nei pressi del cancello stesso; di contro, potrete anche decidere di attivare tutti i codici contemporaneamente.

Non solo: trovare tutti e 14 i cheat codes vi permetterà di giocare il primo, storico Doom all’interno della Fortezza del Destino! Ma non finisce qui! Inserendo la parola chiave “FLYNNTAGGART” nel PC di Slayer sbloccherete anche Doom II!

LET’S GET IT STARTED!

Vi ho già detto che non amo particolarmente gli FPS, ergo non sono nemmeno poi così abile: come conciliare questi due aspetti con l’impegnativa campagna di Doom Eternal? È presto detto: scegliendo la difficoltà di gioco minima, “Troppo giovane per morire”. Se invece siete dei veterani, allora potrete cimentarvi con i livelli di difficoltà superiori: Fatemi Male, Ultra-Violenza, Incubo e Ultra-Incubo (che differisce da Incubo per un “piccolissimo” dettaglio: il permadeath, il che significa che se morirete la campagna si concluderà all’istante).

Esiste inoltre l’opzione Vite Extra, che può essere aggiunta una volta scelto il livello di difficoltà per “un’esperienza più arcade”: se una volta terminate le vite extra morirete, la partita finirà.

La campagna di Doom Eternal dispone di tre differenti slot di salvataggio (un po’ pochini, a dire il vero), e il gioco crea all’interno di ognuna delle 13 missioni presenti dei checkpoint, da cui potrete riprendere a fare i pezzi quei maledetti Demoni quando vorrete.

Nella versione di Doom Eternal in mio possesso, la Deluxe Edition, sono presenti anche alcune skin, i suoni classici delle armi e i Livelli Master Base dei Seguaci e Complesso ARC Remix: si tratta di scenari di combattimento opzionali identici alle missioni omonime, ma che vi metteranno ancor più alla prova grazie a livelli di sfida decisamente più alti.

ULTRAVIOLENZA & STRATEGIA

Se pensate che Doom Eternal sia solo uno sparatutto ignorante in cui sbudellare qualunque cosa si muova vi sbagliate di grosso: a prescindere dal livello di difficoltà, vi garantisco che vi troverete davanti alcuni scontri che, se affrontati semplicemente a muso duro sparando all’impazzata, vi porteranno a morire così tante volte che vi sembrerà di essere dentro Dark Souls.

Quando incontrerete ogni singolo nemico per la prima volta, il gioco andrà in pausa mostrandovi una scheda riassuntiva (che potrete consultare nuovamente nel Codex) in cui sono esplicati i suoi punti deboli: teneteli a mente e colpiteli dove fa più male con l’arma che fa più male, se non volete sprecare le munizioni invano e restare disarmati contro di loro.

Lo studio dell’ambiente in cui combatterete, la scelta dell’arma giusta al momento giusto contro il nemico giusto e dei potenziamenti più adatti sono tutti elementi strategici che arricchiscono notevolmente il gameplay frenetico e sanguinolento di Doom Eternal.

Nel titolo avrete a disposizione diverse armi (molte delle quali si sbloccheranno proseguendo nella storia) a cui potrete (anzi, dovrete) applicare dei Moduli che ne implementano le caratteristiche, che a loro volta possono essere ulteriormente potenziati grazie ai Punti Arma.

In game potrete passare da un’arma all’altra grazie alla pressione di un tasto che rallenterà notevolmente il tempo per darvi modo di scegliere quella che preferite all’interno della ruota delle armi, e una volta equipaggiata quella che preferite potrete anche passare da un Modulo all’altro (massimo 2 per arma) premendo il tasto preposto.

Anche l’Armatura Praetor dello Slayer può essere potenziata grazie ai Punti Armatura disseminati nel mondo di gioco, consentendovi di modificare parametri che riguardano le granate a frammentazione, quelle criogene, la visualizzazione della mappa, il controllo dei movimenti in salto e tanto altro.

Inoltre, grazie ai Cristalli delle Sentinelle potrete migliorare tre caratteristiche dello Slayer: Salute, Corazza e Munizioni, aggiungendo anche effetti che invece andranno a potenziare il Getto Infuocato, la distanza da cui attirare le risorse e molto altro.

Anche le Rune, equipaggiabili fino a un massimo di tre, miglioreranno le vostre caratteristiche.

Ogni missione, poi, dispone delle proprie Sfide Missione: per ognuna di esse che porterete a termine con successo riceverete un Punto Armatura Praetor, mentre aggiudicandovele tutte riceverete anche una Batteria delle Sentinelle.

E ancora: grazie alle Batterie delle Sentinelle, che troverete disseminate nelle diverse missioni, potrete ripristinare l’energia all’interno della Fortezza del Destino e sbloccare diversi potenziamenti e skin.

Unitamente a uno studio strategico del campo di battaglia, sfruttate al massimo ognuna di queste opzioni non soltanto per arricchire notevolmente la vostra esperienza di gioco, ma anche per rendervi la vita decisamente più facile.

Inoltre, nella Prigione Demoniaca, presente all’interno della Fortezza del Destino, avrete modo di fare pratica negli scontri a fuoco contro i Demoni senza alcun rischio di morire; naturalmente, prima di potervi esercitare contro un particolare Demone dovrete averlo trovato durante la Campagna.

Infine, scovando tutte le Chiavi Empiree potrete sbloccare all’interno della Fortezz l’arma segreta Unmaykr.

In qualsiasi momento potrete mettere il gioco in pausa per consultare la praticissima mappa ruotabile in 3D per orientarvi e, una volta migliorati i relativi parametri nella sezione del menu di gioco dedicata all’Armatura Praetor, scovare eventuali segreti e oggetti collezionabili.

GESÙ, ALLAH, BUDDAH, VI ADORO TUTTI, TUTTI!

Non vi nascondo che durante la campagna passavo rapidamente dal ridere a squarciagola al ritmo della colonna sonora così genuinamente metallara per me tanto galvanizzante all’invocare l’aiuto di qualunque divinità conosciuta e della mia mamma: gli scontri sono ultrafrenetici e ultradinamici, il che li rende incredibilmente eccitanti da giocare, ma a volte potreste cadere in preda al panico, anche e soprattutto durante le impegnative boss fights.

Questa eventualità si potrebbe inoltre manifestare anche semplicemente giocando con un controller; tasto dolente della versione ottimizzata per console di Doom Eternal è infatti il sistema di puntamento: per quanto sia possibile modificare la velocità di movimento della telecamera e per quanto i control pad siano ergonomici e per questo comodi da tenere in mano, l’uso delle levette va a inficiare notevolmente la precisione.

Detto questo, che giochiate su console o su PC, se doveste trovarvi in difficoltà fate un bel respiro e provate a seguire questi consigli:

  • per evitare di sprecare troppe munizioni alternate l’uso delle armi con le Granate e il Getto Infuocato, che si ricaricano nel tempo;
  • Usate il Getto Infuocato sui Demoni anche per far rilasciare loro Punti Armatura, poiché l’armatura assorbe completamente i danni finché non sarà consumata del tutto, evitandovi, quindi, di perdere preziosi Punti Vita;
  • se siete a corto di munizioni squarciate in due i nemici più deboli (o i più forti dove averne fatto saltare in aria qualche pezzo) con la vostra sega circolare, ricordando però di non abusarne poiché necessita di carburante per funzionare: in questo modo non solo i nemici rilasceranno Punti Vita, ma anche munizioni;
  • anche quando affronterete nemici particolarmente ostici o i Boss, cercate in giro non solo oggetti di cura e munizioni, ma anche i nemici più deboli per sconfiggerli e poter così aumentare l’armatura, recuperare Punti Vita e Munizioni.

MASSACRO ONLINE

Iscrivendovi gratuitamente sul sito ufficiale di Bethesda Softworks potrete accedere alla modalità pensata per il multiplayer online chiamata Battlemode.

Qui potrete partecipare a dei match online per 3 giocatori sperimentando, se lo vorrete, anche come ci si sente nei panni di un Demone!

In Battlemode, il giocatore che riveste il ruolo dello Slayer dovrà cercare di uccidere i due Demoni, controllati da altrettanti giocatori, che invece dovranno fare lavoro di squadra per uccidere il loro acerrimo nemico.

Potrete quindi scegliere chi impersonare, oppure, tramite il comando relativo alla Partita Rapida, inserirvi in uno scontro rivestendo un ruolo casuale, mentre selezionando Partita Privata potrete giocare online con i vostri amici.

Occhio, però: una volta ucciso un Demone nei panni dello Slayer questo ritornerà in vita con metà della sua salute iniziale dopo 20 secondi, se il suo compagno è ancora vivo!

Al primo avvio di questa modalità vi verrà proposto un tutorial speciale che vi insegnerà come controllare i Demoni: ognuno di loro dispone di peculiarità e attacchi specifici e può anche evocare sul terreno di gioco altri Demoni da scagliare contro lo Slayer, impedendogli, in aggiunta, di raccogliere le risorse sul terreno e facendo in modo che le uccisioni successive non rilascino ulteriori risorse, per rendergli la vita ancora più difficile.

Naturalmente, una volta compiuta una azione dovrete attendere che il relativo comando si ricarichi (all’interno della sua icona è presente un contatore che indica quanti secondi mancano al ricaricamento completo dell’abilità), prima di poterla riutilizzare.

Infine, al termine di ogni round sia i Demoni che lo Slayer potranno scegliere un potenziamento per il proprio personaggio entro un tempo limite, anche se hanno perso il round precedente, e se il match arriva al quarto round verrà reso disponibile un Potere Speciale.

DOOM 64

Insieme a Doom Eternal ho avuto il piacere di ricevere anche una versione ottimizzata e rimasterizzata per PC e console di nuova generazione di Doom 64, titolo pubblicato per la prima volta nel 1997 come seguito di Doom II (datato 1994) unicamente per Nintendo 64 e di cui vi parlerò qui di seguito.

In questo titolo, in cui i menu sono completamente in italiano, avrete a disposizione 10 slot per il salvataggio e tutta una serie di opzioni per personalizzare la vostra avventura, a cominciare dalla selezione del livello di difficoltà: Be Gentle!, Bring It On!, I Own Doom! e Watch Me Die!.

Potrete inoltre assegnare delle scorciatoie ai singoli comandi e modificare ognuno di essi, scegliendo quindi quali tasti o combinazioni di tasti utilizzare per azioni come la corsa, lo spostamento laterale e l’attacco.

Potrete inoltre settare la sensibilità delle levette al tocco, invertire gli assi X e Y per la rotazione della telecamera e tanto altro.

Una volta scelte le impostazioni che preferite, potrete immergervi in questa avventura classica del franchise di Doom: ambientazioni labirintiche, zone segrete nascoste, porte chiuse da sbloccare grazie a delle speciali chiavi colorate, la possibilità di inserire dei codici alfanumerici (i classici cheat codes) e naturalmente una caterva di nemici mostruosi pronti a farvi la pelle.

Se come me siete soliti perdervi in ambientazioni labirintiche come quelle che caratterizzano ogni singola missione presente in Doom 64 (ce ne sono ben 32 in tutto), nessun problema: in qualsiasi momento potrete aprire la mappa, ma muovervi al suo interno utilizzando il Touchpad del controller di PS4 non è affatto agevole.

Graficamente, Doom 64 è stato “ripulito”, mantenendo però quel feeling così old school che tanto mi ricorda i tempi in cui giocavo a Doom da ragazzina. Una ottima occasione per poter provare finalmente, a distanza di ben 23 anni, questo titolo un tempo disponibile solo su una piattaforma di gioco.

CONCLUSIONI

Appassionante, esplosivo, galvanizzante, adrenalinico, brutale, ultraviolento, divertentissimo, Doom Eternal ristabilisce la gerarchia degli FPS proponendosi come un prodotto di ottima fattura, un tritacarne inarrestabile che metterà seriamente alla prova le vostre strategie di gioco nonostante all’apparenza possa sembrare semplicemente uno sparatutto volgarissimo.

La veste grafica è davvero appagante e le ambientazioni sono curate, a volte perfino gore (alcune zone sono ricavate direttamente all’interno di organismi viventi, per cui vedrete le pareti muoversi e contorcersi perché composte da budella e altra robaccia pulsante, oltre che da ossa).

Le finisher, poi, sono davvero una goduria per gli appassionati di Doom e dell’horror in generale: brutali, violentissime e supersplatter!

Immancabile per tutti gli appassionati del genere, scoperta sconcertante per chiunque altro.

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