La Casa di Carta 4×01-05 | Recensione in anteprima
Pubblicato il 30 Marzo 2020 alle 11:00
In anteprima ecco la recensione dei primi cinque episodi della quarta stagione de “La Casa di Carta”, la serie tv che ha elevato le Maschere di Dalí da ladri a Robin Hood dei giorni nostri.
Episodi: 4×01-05
Durata: 50 min ca.
Creata da: Álex Pina
Regia: Jesús Colmenar, Alex Rodrigo, Alejandro Bazzano, Miguel Ángel Vivas, Koldo Serra, Javier Quintas
Cast: Silene Oliveira, Salvador Martín, Itziar Ituño, Pedro Alonso, Miguel Herrán, Alba Flores, Darko Peric, Jaime Lorente, Rodrigo de la Serna, Esther Acebo, Enrique Arce, Luka Peroš, Najwa Nimri, Fernando Cayo
Produzione: Netflix
Distribuzione: Netflix
Data di uscita: 3 Aprile 2020
Adrenalina. Suspence. Azione. La banda del Professore sta per tornare più carica che mai per concludere le vicende lasciate in sospeso nella scorsa stagione de La Casa di Carta targata Netflix.
Abbiamo avuto il piacere di vedere in anteprima i primi cinque episodi della quarta parte e le sorprese non sono mancate affatto. Come ben ricorderete avevamo lasciato l’intrepido gruppo di rapinatori in una situazione drammatica: Nairobi, colpita da un cecchino, lotta tra la vita e la morte, la banda apre il fuoco su un blindato della polizia e infine il Professore viene braccato dalle unità speciali dopo aver perso Lisbona. Come faranno dunque le Maschere di Dalí a riportare il piano sotto controllo?
SEGUIRE SEMPRE IL PIANO, MAI IMPROVVISARE(?)
La nuova parte inizia come di consueto “in medias res”, proiettando i fan al centro dell’azione sin dai primi minuti di visione. Rispetto alle stagioni precedenti troviamo un ritmo ancor più veloce e carico di pathos, per cui non mancano colpi di scena e rivelazioni inattese.
Il caos prevale sulla pianificazione che ha contraddistinto finora i movimenti della squadra, col rischio di stravolgere gli equilibri interni ed esterni. Si denota nel corso della storia che il background della banda è piuttosto diverso dalla prima rapina. I rapporti creatisi durante il colpo alla Zecca di Spagna legano un gruppo che ora si conosce meglio, anche se ciò potrebbe non essere un punto a loro vantaggio.
Vediamo inoltre analizzati alcuni aspetti psicologici che affinano ancor di più la complessità e la credibilità della trama. Cosa accade nella mente di ostaggi e rapinatori durante la rapina? Quali istinti prevalgono? La paura diventa coraggio o paralizza?
ODI ET AMO, AMORE E ODIO
Ci si chiede spesso nel corso della visione se a catturare maggiormente sia il meticoloso piano del colpo o gli innocenti amori che crescono sotto i colpi di fucile. Il piano della Riserva Nazionale di Spagna è infatti un escamotage per salvare Rio, e magari per arrotondare il saldo in banca, ma comunque si distacca dall’ideologia alla base del primo colpo. Nonostante ciò i membri della banda sembrano aver imparato ben poco e come già visto i colpi di testa e l’avventatezza sono una costante.
Ciò che però attrae di più è la figura di Sergio. L’alternanza tra un ordine razionale del Professore e un litigio passionale con Lisbona ha connotato un’evidente evoluzione del personaggio, che perde un po’ del suo carattere ascetico, rigido e conforme alle regole. Ma si sa, al cuor non si comanda e la perdita di Raquel rimescola le carte nella sua mente. Lo strappo alla regola dei rapporti interpersonali comporta delle conseguenze non irrilevanti sulla sua capacità di agire.
LE NEW ENTRY
L’abilità recitativa del cast è come sempre la ciliegina sulla torta e le new entry del gruppo non mancano di stupire. Un tocco di maturità è dato dai nuovi membri della banda Bogotà e Marsiglia, veterani dei loro settori che si contrappongono ai testardi e impulsivi giovani. Ma degno di nota è proprio il nuovo capobanda Martín, alias Palermo. Riuscire ad inserire un personaggio che fosse simile al grande Berlino e farlo spiccare non è proprio cosa facile. Palermo è l’unico che ama il colpo più di ogni altra cosa, non ha attaccamenti personali, per cui potremmo dire che ha una “lungimiranza” che non è comune nell’irruente gruppo. Lo spirito di Andrés de Fonollosa si reincarna in questo nuovo personaggio, dando la grinta e la follia necessaria ad equilibrare caos e ordine.
VERBALE CONCLUSIVO
Questi primi cinque episodi lasciano semplicemente senza fiato, con una mistura perfetta di drama e ironia. È da elogiare il fatto che gli autori siano riusciti a non cadere nel cliché della monotonia, riproponendo una rapina che avesse lo stampo della prima ma colori totalmente diversi. Non troviamo più “Bella Ciao” in sottofondo, come a prendere le distanze da un momento in cui la banda era sola contro il mondo. Il popolo ora è fuori a lottare contro il sistema economico che opprime il cittadino medio, questo è l’esercito del Professore! Senza cadere in alcuno spoiler possiamo solo anticiparvi che la banda affronterà uno dei momenti più difficili di sempre e non è sicuro che ci sarà un Deus Ex Machina a cambiare le sorti della banda.
In Breve
Giudizio Globale
8.0
Sommario
Per il momento la serie continua a sorprendere e manca solo un finale che sia degno dell'intrigante sviluppo dei fatti finora avvenuti.