The English Game | Recensione

Pubblicato il 24 Marzo 2020 alle 15:00

L’origine del Calcio professionistico tra partite e lotta di classe.
Titolo originale: The English Game
Stagione: 1
Genere: storico-drammatica
Episodi: 6
Durata: 43-55 minuti ca.
Creata da: Laurie Nunn
Cast: Edward Holcroft, Kevin Guthrie, Charlotte Hope, Niamh Walsh, Craig Parkinson, James Harkness
Produzione: 42
Distribuzione: Netflix
Data di uscita Italia: dal 20 marzo 2020

Manuel Lucaroni
Manuel Lucaroni
2020-03-24T15:00:50+00:00
Manuel Lucaroni

L’origine del Calcio professionistico tra partite e lotta di classe. Titolo originale: The English Game Stagione: 1 Genere: storico-drammatica Episodi: 6 Durata: 43-55 minuti ca. Creata da: Laurie Nunn Cast: Edward Holcroft, Kevin Guthrie, Charlotte Hope, Niamh Walsh, Craig Parkinson, James Harkness Produzione: 42 Distribuzione: Netflix Data di uscita Italia: dal 20 marzo 2020

Grazie alla vena artistica del creatore di Downton Abbey, Julian Fellowes, insieme a Tony Charles ed Oliver Cotton, Netflix ha realizzato The English Game, una particolare miniserie storico-drammatica focalizzata sullo sviluppo del calcio da semplice gioco per l’élite aristocratica inglese a sport competitivo.

Scegliendo come protagonisti un membro dell’alta società inglese e un proletario scozzese, entrambi uniti dalla passione per il gioco del Calcio, la serie racconta le origini di uno degli sport più amati del mondo con un’accattivante trama, senza risentirne dal punto di vista narrativo e della caratterizzazione dei personaggi.

LOTTA DI CLASSE

Inghilterra, 1879. Arthur Kinnaird, figlio di uno dei banchieri più importanti dell’isola, è il trascinatore indiscusso degli Old Etonians, squadra composta dai rampolli dell’alta società inglese e plurivincitrice della FA Cup, l’ambito trofeo nazionale di Calcio del paese che si svolge ogni anno con partite ad eliminazione diretta.

Il dominio indiscusso degli Old Etonians sulla Coppa però, e sulla stessa organizzazione del Calcio, viene messo in discussione quando l’ambizioso Mr. Walsh, proprietario di una fabbrica di cotone a Darwen (nel Lancashire, nord-ovest dell’Inghilterra) e dell’omonima squadra composta dalla working-class, paga due promettenti giocatori scozzesi per ambire a conquistare la FA Cup e diventare la prima squadra proletaria a vincere la competizione.

Fergus Suter, con l’aiuto del suo migliore amico Jimmy Love, porterà una nuova idea di Calcio capace di dare speranza alla gente del posto, rincorrendo il sogno di vincere la FA Cup mentre Arthur, spaventato insieme ai suoi amici aristocratici dall’avanzata dei proletari, partirà intimamente alla ricerca del suo posto nel mondo riflettendo sulla sua passione per il Calcio, il suo ruolo nella società e il suo rapporto con la moglie Alma.

PIÙ DI UNA COPPA

Pur presentando parte dell’affascinante nascita del Calcio professionistico, The English Game risulta essere qualcosa di più di un semplice “documentario”: il Calcio è passione, una passione che abbraccia aristocratici e proletari in una società ancora dominata dalla divisione di classe.

Il campo da  gioco diventa dunque il simbolo dove si scontrano sogni e ambizioni della società in tutte le sue parti ed è il mezzo attraverso cui i personaggi protagonisti intraprendono un viaggio di formazione che li trasformerà, più che come giocatori, come uomini.

Fergus Suter è il beniamino del popolo che “compone musica” attraverso i piedi, un uomo di umili origini e con una condizione familiare difficile, ma dotato di un talento, un’intelligenza e un’umanità tali da permettergli, come l’eroe delle più antiche tradizioni, di emergere e realizzarsi.

D’altra parte, in un certo senso con un percorso inverso a quello di Suter, l’altezzoso Arthur Kinnaird entra a contatto, attraverso il Calcio, con una realtà fino ad ora a lui sconosciuta, quella proletaria.

Grazie a questo, la sua visione del mondo (e allo stesso tempo la sua idea di Calcio) cambia radicalmente, permettendogli di formarsi umanamente come “uomo”, senza adagiarsi nei comodi panni di facoltoso aristocratico.

L’FA Cup, il più antico trofeo calcistico, diventa dunque una sorta di Santo Graal, una reliquia raggiungibile solamente dai cavalieri degni: come tappe di una vera e propria queste, si susseguono le partite della competizione, muovendo le trame e facendo compiere ai personaggi il loro arco narrativo.

Un’ambientazione coinvolgente (e da Fellowes non potevamo aspettarci di meno) e una realizzazione impeccabile rendono The English Game, dove il  percorso di gentiluomini e proletari alla conquista della FA Cup si fa storia, una serie storico-drammatica fresca e appassionante, arricchita da tematiche calcistiche qui trattate con la giusta e innovativa ispirazione.

In attesa di capire se ci sarà o meno una seconda stagione (magarì, chissà, con nuovi protagonisti e uno spostamento temporale in avanti), pienamente soddisfatti di un prodotto che, anche con soli sei episodi, è riuscito a trasmetterci molto.

In Breve

Giudizio Globale

8.0

8

Punteggio Totale

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