Nathan Never – Intrigo Internazionale (343/351) – Recensione
Pubblicato il 12 Settembre 2020 alle 17:00
Il lungo arco narrativo Intrigo Internazionale promette di rilanciare l’Agente Speciale Alfa, ci sarà davvero riuscito la veterana coppia di autori composta da Michele Medda e Bepi Vigna?
Autori: Michele Medda & Bepi Vigna (testi), AA.VV. (disegni) Sergio Giardo (copertine)
Casa Editrice: Sergio Bonelli Editore
Genere: fantascienza
Paese: Italia
Prezzo: €3,90, 16×21, pp.96, b/n, C.
Data di pubblicazione: dicembre 2019/agosto 2020
Nathan Never ha da poco festeggiato i 25 anni con tre miniserie – Anno Zero, Rinascita e Generazioni uscite in successione negli ultimi mesi – che avrebbero dovuto non solo celebrare l’Agente Speciale Alfa ma anche in un certo senso fare il punto della situazione e rilanciarlo definitivamente dal punto di vista narrativo così come fatto, con modalità eterogenee ma sempre validissime, per alcuni suoi illustri “colleghi” bonelliani.
Purtroppo il risultato ottenuto dalle appena menzionate miniserie non è stato all’altezza delle aspettative e Nathan Never è rimasto leggermente indietro nella corsa al rinnovamento che ha investito tutta la produzione SBE.
Per questo motivo arrivano in soccorso dell’Agente Speciale Alfa due dei suoi creatori ovvero Michele Medda e Bepi Vigna che imbastiscono un lungo arco narrativo dislocato in 9 albi intitolato Intrigo Internazionale partito su Nathan Never 393 intitolato Ostaggi! – di cui vi avevamo già parlato QUI.
INTRIGO INTERNAZIONALE
Nei primi due albi – 343 e 344 – Nathan si trova in Buthuili per ratificare l’accordo diplomatico faticosamente raggiunto fra il paese e la Federazione. Il suo rientro però viene bruscamente interrotta da una convocazione del presidente stesso: il Phileas, il più grande velivolo da crociera del mondo, viene sequestrato da un commando armato e costretto ad atterrare proprio nel Buthuili. I terroristi chiedono il rilascio di alcuni loro compagni in cambio della vita dei passeggeri. A Nathan viene chiesto di fare da negoziatore e l’Agente Speciale pur riluttante, e costretto dallo stesso accordo appena siglato, accetta.
Si tratta ovviamente di prendere tempo, di capire chi sono gli appartenenti al commando Black Scarf e come fare leva su di loro. Legs riesce ad acciuffare con una pericolosa operazione quello che potrebbe essere il contatto dei terroristi per la possibile fuga ma non tutto è ovviamente come sembra e la donna sembra contravvenire alla sua missione.
Il gruppo di terroristi minaccia di uccidere gli ostaggi, finché non saranno accolte le loro richieste fra cui il rilascio dei loro compagni incarcerati in vari Paesi. Con una manovra politica, che vede anche l’Agenzia Alfa invitata a collaborare con Federazione, due stati extra-federazione accolgono la richiesta ma poco prima della risoluzione della crisi uno dei terroristi perde la testa e uccide Rachel, giovanissimo ostaggio, causando la rabbia di Nathan.
Nathan coadiuvato dalla fedele Legs tenta di bloccare la fuga dei terroristi e acciuffare il loro capo Yasser Zaghal ma la politica ha il sopravvento sulla giustizia. È la goccia che fa traboccare il vaso: in un impeto di orgoglio Nathan lascia l’Agenzia Alfa!
Con l’albo 345, Nathan cambia decisamente aria e si trasferisce dall’altra parte del paese, a Tropical City dove mette a frutto la sua esperienza come investigatore privato. Dapprima proteggendo la conturbante cantante Annabel dal passato nebuloso, poi nel 346 seguendo la pista di alcune ragazze scomparse.
Nel 347 però il caso Black Scarf torna prepotentemente a galla quando un caso di contrabbando d’armi collega l’organizzazione terroristica ad un società fantasma, la Takuo, e alla figura di Hugo Larson.
Nathan si rende conto di avere una buona pista e vola fino nella Prima Repubblica – nel 348 – ma Larson sembra sfuggevole anche a causa dei suoi molti contatti nelle alte sfere. Proprio quanto l’ex-Agente Speciale Alfa sembra aver perso le speranze giunge una inaspettata telefonata – alla fine del 349. Si tratta di Elania: anche l’Agenzia Alfa è sulle tracce di Larson e chiede a Nathan di collaborare in cambio di un suo ritorno.
Nel numero 350 Nathan lascia quindi Tropical City in attesa del via libera di Elania e ha l’occasione per ripensare a tutte le decisioni prese per la sua vita. Con il 351 si conclude la saga: Nathan parte per Marte dove Larson e Zaghal hanno delle interessanti connessioni con la Fratellanza Pretoriana.
Per catturare Zaghal, Nathan dovrà essere molto cauto onde evitare un incidente diplomatico che potrebbe portare ad una violenta escalation. Per fortuna troverà alleati capaci che gli permetteranno di onorare la promessa fatta ad Elania.
Cambiare tutto per non cambiare nulla
Come nella più grande e classica tradizione degli eventi dei comics americani, anche questo Intrigo Internazionale promette di cambiare lo status quo di Nathan Never ma in realtà ci fornisce solo una solida storia che paga sì dazio alla storia editoriale del personaggio ma di fatto non fornisce nessun nuovo e stimolante punto di partenza.
Nathan Never ha bisogno decisamente di una scossa creativa e narrativa che questa lunga saga purtroppo non riesce a dare cercando di intercettare temi attuali, toccando una serie di tematiche care al personaggio – dall’introspezione melanconica del personaggio, alla fanta-politica fino alla fantascienza più citazionistica – ma utilizzando stilemi già utilizzati per il personaggio e soprattutto dal ritmo e dall’impostazione poco coinvolgenti.
Un esempio su tutti: va benissimo il taglio noir del 345 ma poi i successivi albi assumono una formula procedural troppo stagnante sia per un avventura singola sia per un capitolo di una saga di ampio respiro.
Michele Medda e Bepi Vigna giocano quindi con una tensione che si muove fra la codificazione narrativa tradizionale del personaggio e situazioni al limite di questa stessa codificazione. Il risultato purtroppo non è quello sperato e la risoluzione prevedibile in cui cozzano il 350, albo di mero passaggio, il buon ritmo del 351.
La parte grafica
Quello che colpisce anche di Intrigo Internazionale è l’eterogeneità delle matite che si occupano dei nove albi che non riescono a dare una identità ben precisa alla saga.
Spiccano per personalità le prove di Francesco Mortarino, Emanuele Boccanfuso, Sergio Giardo e Luca Maresca la cui capacità di rimaneggiare lo stile bonelliano, soprattutto in termini di costruzione della tavola e story-telling nonché di ritmo narrativo, li separa dagli altri colleghi con qualcuno purtroppo in evidente difficoltà.
Come detto poco fa per la scrittura anche la parte grafica si inserisce nella più classica tradizione nathanneveriana senza però offrire quel guizzo, diciamo così, tale da attirare la curiosità magari di un lettore casuale o riaccenderla in un vecchio lettore.
Conclusioni
Nathan Never – Intrigo Internazionale (343/351) non è la saga che Nathan Never merita da oramai qualche anno, quella che dovrebbe definitivamente rilanciare il personaggio.
A questo punto sarebbe auspicabile affiancare alle pubblicazioni tradizionali – intese come albi bonelliani per formato e numero di pagine – un’altra iniziativa editoriale, magari con volumi dalla foliazione più agile, che possa avvicinare o riavvicinare i lettori anche quelli più giovani sulla falsariga per esempio di quanto fatto con Mister No e Zagor senza scomodare Senzanima, il prequel di Dragonero.
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In Breve
Giudizio Globale
5.0
Sommario
Intrigo Internazionale promette di cambiare lo status quo di Nathan Never ma in realtà ci fornisce solo una solida storia che paga sì dazio alla storia editoriale del personaggio ma di fatto non fornisce nessun nuovo e stimolante punto di partenza.