Amazing Spider-Man 31: si conclude Friendly Neighborhood Spider-Man | Recensione
Pubblicato il 6 Marzo 2020 alle 16:00
Spidey e i Fantastici Quattro uniti per sconfiggere la tirannia di Under York! E poi, Peter Parker deve assistere zia May all’ospedale, ma gli imprevisti come al solito non mancheranno… Questo ed altro nel finale della serie Friendly Neighborhood Spider-Man!!!
Autori: Tom Taylor, Ken Lashley, Todd Nauck, Ig Guara, Dike Ruan, Marguerite Sauvage
Formato: 17×26, 48pp., S., colori
Prezzo: 5,00 euro
Genere: Supereroi
Provenienza: USA
Data di pubblicazione: 13 febbraio 2020
Nata come serie di contorno dell’ammiraglia Amazing di Nick Spencer, la nuova incarnazione di Friendly Neighborhood Spider-Man si è subito contraddistinta per i suoi toni leggeri e più intimisti, focalizzandosi soprattutto sulla profonda umanità del personaggio e lo stretto legame con la sua città e i suoi abitanti.
Se Spencer fino a adesso sembra dare priorità all’azione e ai numerosi comprimari che affollano l’universo ragnesco, Tom Taylor, lo scrittore di Friendly Neighborhood, cerca di compensare scandagliando l’animo di Peter Parker e tutto ciò che lo rende, appunto, l’amichevole supereroe di quartiere che tutti amiamo e conosciamo.
E’ proprio quando Taylor scava nell’intimo e nei sentimenti più vividi, infatti, che ci regala le storie più belle ed emozionanti. Basti citare, ad esempio, quando Spidey va in ospedale ad intrattenere un bambino affetto da una grave malattia, suo grande fan, o il racconto incentrato su Mary Jane, che mette in risalto il forte senso di responsabilità che da sempre contraddistingue il Tessiragnatele e il rapporto speciale che lo lega alla rossa.
Ma Taylor decide di approfondire anche il legame con l’altra donna più importante della vita di Peter Parker, ovvero zia May. Proprio in questa serie, la povera May scoprirà di avere un tumore e dovrà sottoporsi alla chemioterapia e infine ad un intervento, lasciando sgomento il nipote, abituato a vederla come una donna indistruttibile.
Non è la prima volta che un supereroe si trova impotente di fronte a qualcosa che non può fronteggiare, come la malattia. Ma Spider-Man è di certo uno dei personaggi più umani e vicini a noi “comuni mortali”, per cui ci viene molto più naturale provare empatia e commozione per lui.
Lo scrittore decide di terminare il suo viaggio con Spider-Man proprio pensandolo accanto alla sua amata zia, nel momento in cui ne ha più bisogno, ovvero la sera dell’intervento in ospedale. Ovviamente gli imprevisti non mancheranno, visto che un giovanissimo hacker/youtuber farà saltare la rete elettrica della città e il nostro Spidey si ritroverà faccia a faccia con questa improbabile “minaccia”.
Taylor dimostra ancora una volta di essere al passo coi tempi, introducendo anche tematiche di stretta attualità, come il potere dei social ai giorni nostri e gli effetti deleteri che questi possono avere soprattutto sui giovanissimi, specie quando sono lasciati soli e in balia di se stessi. Ma nel precedente story-arc con Prowler si parlava anche di crowdfunding e di come ci sia qualcuno che specula alle spalle delle persone disperate, che si rivolgono alla rete per ottenere aiuti economici.
Sentimento e attualità sono dunque le due parole chiave della gestione di Taylor su Friendly Nieghborhood, che però non sempre ha brillato. Quando cerca di esulare dalle storie più intimiste, infatti, lo scrittore mostra il suo lato più debole e non riesce a convincere a pieno, come nel caso dell’improbabile trama di Under York, una città situata migliaia di chilometri sotto New York, abitata da esseri super-forti e dalla pelle arancione.
Aldilà della trovata in sé, di certo non esaltante, bisogna aggiungere una risoluzione frettolosa, poco inventiva e priva di pathos o emozioni. Può darsi che questo sia dovuto a una chiusura anticipata della serie, ma sta di fatto che lo story-arc in questione si è dimostrato tra i più deboli, e di certo non hanno aiutato anche i continui cambi di disegnatori, sul finale, tra cui spicca un Ken Lashley particolarmente sottotono, che sembra aver realizzato più degli schizzi che dei disegni veri e propri.
Il problema di questa serie è che non sempre è risultata abbastanza convincente e incisiva, ma si è limitata a fornire uno sguardo più ricercato e meno mainstream sul personaggio, che può essere anche apprezzabile, ma non sufficiente a resistere alle dure leggi del mercato, specialmente se non ci sono delle idee abbastanza solide alla base.
Dopo quattordici numeri, si conclude dunque il viaggio di Friendly Neighborhood Spider-Man, una testata nel complesso altalenante e non sempre all’altezza delle aspettative, che probabilmente non rimarrà negli annali tra le serie più significative scritte sul personaggio.
In Breve
Storia
6
Disegni
6
Cura editoriale
7
Sommario
Si conclude Friendly Neighborhood Spider-Man di Tom Taylor, una serie sicuramente particolare, più introspettiva e ricercata, caratterizzata però da alti e bassi e storie non sempre convincenti. Quando si tratta di esplorare i sentimenti, infatti, lo scrittore da il meglio di sé, mentre le trame più avventurose risultano più deboli e meno incisive.