Wotakoi – Love is Hard for Otaku 1 di Fujita | Recensione
Pubblicato il 17 Febbraio 2020 alle 10:00
Per un otaku è possibile in Giappone manifestare le proprie passioni?
Autori: Fujita (testi e disegni)
Casa Editrice: Planet Manga
Genere: slice of life
Provenienza: Giappone
Prezzo: € 8,90, 14,5×21, pp. 136, b./n. e colore, brossurato con sovracopertina
Data di pubblicazione: 13 febbraio 2020
Narumi Momose sul lavoro non lascia mai trasparire la passione che abilmente nasconde dietro la sua immagine di office lady: la ragazza è infatti una fan dei boys’ love, una passione di cui si vergogna e di cui, infatti, non ha mai reso partecipe nè la sua famiglia nè i suoi amici, tranne uno, Hirotaka Nifuji, anche lui salaryman, ma con una passione da otaku differente: Hirotaka è infatti un grande appassionato di videogames, che però non ama molto la compagnia delle persone.
Due protagonisti con una doppia vita otaku spesso tenuta nascosta per scansare seccature e pregiudizi. Ma condividere un’anima 100% nerd sarà la via più facile per trovare l’amore?
Lo scopriremo presto, perchè, quando l’identità segreta da nerd di Narumi rischia di essere smascherata sul luogo di lavoro, la ragazza elabora un piano… Ecco però la controproposta di Hirotaka: e se uscissero assieme?
Forse è necessaria una doverosa premessa: l’essere otaku in Giappone non è proprio la prima cosa da confessare a chi non si conosce, data l’accezione negativa che il termine da ormai molto tempo ha assunto per descrivere una situazione di distacco dal contesto sociale (se avete visto Neon Genesis Evangelion e non avete protestato per il finale scelto da Anno, sapete di cosa parlo).
La trama di questo manga-fenomeno nato online evidentemente si basa su questa situazione di imbarazzo che coinvolge la povera Narumi, una otaku a 360° che spazia tra cosplay e manga (è una mangaka in erba lei stessa); e i dialoghi non possono che essere infarciti di riferimenti alle varie passioni otaku, con delle frasi che forse suoneranno molto familiari anche a quelli nostrani (“Ultimamente scappa come un Pokémon misterioso”, “Capisco… vuoi dire che devo alimentare il livello di intimità con un evento privato…tipica mossa da dating sim!”).
Ovviamente, dato il contesto, vi sono anche riferimenti a programmi TV e altri prodotti tipicamente giapponesi e che non non possiamo conoscere; ma non temete! Un glossario a fine volume vi istruirà e vi farà diventare otaku ancora migliori di quello che siete già.
Come potete capire, Fujita ha cercato di riprodurre fedelmente il modo di pensare spesso unidirezionale che alcuni otaku dimostrano; e questo ci ha regalato dei personaggi realistici, di cui noi condividiamo le passioni, ma che spesso ci stupiscono per le loro azioni, improntate del resto al modello giapponese (nonostante le schede bio che sembrano quelle di un manuale di videogiochi…).
Ma i personaggi non sono realistici solo da punto di vista otaku, ma anche per i loro comportamenti, certo sopra le righe, ma comunque comprensibili nel contesto lavorativo e amicale in cui tutti si trovano (una speciale menzione ai rispettivi amici e senpai, Taro e Hanako).
Questo realismo ha però un prezzo: non ci saranno svolte improvvise nella trama, ma tutto, come nella vita, si sviluppa piano piano, senza che magari ce ne accorgiamo. Così vedremo Hirotaka compiere piccoli gesti che sembrano dire poco, ma in realtà manifestano i sentimenti che prova verso la sua amica, che cerca di sostenere anche nelle sue passioni.
Se i dialoghi richiamano i videogiochi e il mondo manga, anche le tavole di fumetto non sono da meno: alcune pagine vi ricorderanno i sistemi di controllo dei più tipici JRPG, con i loro turni e la scelta di azioni, altri richiamano le mosse delle partite con le carte di Yu-Gi-Oh!
Inoltre alcune scene stesse sono citazioni dotte di alcuni generi: per esempio vedrete un kabe-don tra Hirotaka e Taro. L’espressione, come saprete, indica una situazione tipica delle storie a tema romantico, in cui un personaggio mette con le spalle al muro l’oggetto del suo amore per sedurlo, creando una situazione di forzata vicinanza, che è allo stesso tempo una dimostrazione stereotipata di forza e virilità; un espediente grafico che nello yaoi si spreca.
Insomma, se siete appassionati, non vi sfuggiranno i continui rimandi grafici che sono stati inseriti nel volume, il quale, tuttavia, a parte il glossario di cui si è detto (che vi spiegherà anche il significato dietro la cover), non contiene ulteriore materiale extra.
In Breve
Storia
8,0
Disegni
7.0
Sommario
Fumetto divertente, ma che ci mostra anche le diverse facce di un fenomeno che spesso stentiamo a capire nella sua dimensione originaria; se non siete troppo patiti di generi manga e simulazioni di appuntamenti, tenete la guida a portata di mano perchè la ricchezza di riferimento vi stupirà.