La Gazzetta della BD – 13 febbraio 2020 –

Pubblicato il 13 Febbraio 2020 alle 16:00

Anche questa settimana la BD storica la fa da padrona, con dei volumi che ci parlano della guerra di Algeria e anche del post-Seconda guerra mondiale.

Ma non dimentichiamo le atmosfere avventurose di Parigi…

Un tuffo nella surreale Parigi

Infiltrato nel mezzo del surrealismo parigino, Virgil de La Roche si lascia gradualmente sedurre dalle personalità che frequenta: Luis Buñuel, Salvador Dalí, Jean Cocteau, Nathalie Paley, Marie-Laure e Charles de Noailles per citarne alcuni.

Ma non deve perdere di vista il suo obiettivo principale: procurarsi il film underground L’Âge d’or, che circola con il falso nome preso in prestito da Karl Marx del titolo del volume. Catturato nelle tenaglie del suo ruolo, Virgil sarà in grado di continuare a interpretare la sua parte per ancora lungo tempo?

Il romanziere Lancelot Hamelin ci immerge nella surrealista Parigi dei primi del XX secolo e nelle serate inebrianti dei ruggenti anni Venti. Un dittico che testimonia sia una grande erudizione che una maestria narrativa esemplare, magistralmente tracciata dalla linea voluttuosa di Luca Erbetta che lavora per la prima volta a colori diretti.

Si dice che il denaro non abbia odore. Anche se alcuni hanno talento…

Nel febbraio del 1945 un autobus attraversò le porte del campo di sterminio di Flossenburg in Alta Baviera. A bordo, Hjalmar Schacht, 68 anni, ex grande finanziere del cancelliere Adolf Hitler che portò al potere.

In che modo quest’uomo, presidente a vita della Reichsbank, che per tre volte salvò la Germania dalla bancarotta, finì sull’orlo della morte? Era solo un genio finanziario o, come dicono alcuni, un mostro freddo, opportunista e senza scrupoli?

In due volumi, Le Banquier du Reich racconta la storia di Hjalmar Schacht, dai suoi primi lampi durante la Grande Guerra alla sua collaborazione, poi la sua opposizione, al nazismo, il suo processo da parte degli alleati e la sua partecipazione alla rinascita dei paesi durante la guerra fredda. Un destino straordinario per un personaggio brillante quanto ambiguo ed enigmatico, e che rimane, nonostante le sue ombre, uno dei più grandi economisti di tutti i tempi.

L’età di tutte le possibilità!

A 20 anni, Bill Gates aveva fondato Microsoft, Mick Jagger era il capo dei Rolling Stones e Mozart aveva già scritto la maggior parte delle sue grandi sinfonie. Beh, è vero, oggi i ventenni tendono a vegetare dentro la loro stanza, con un tablet in mano, o andare al loro primo lavoro trascinando i piedi… Ma non fatevi prendere dal panico, perché a risvegliare l’insaziabile appetito della gioventù tra i nostri ventenni ci pensano Goupil e Marmou che hanno inventato un fumetto solo per loro!

Una serie di gag per i giovani – o per i non così giovani che ricordano i loro anni verdi con nostalgia – che hanno deciso di entrare nel mondo dell’età adulta con un sorriso!

È lontano, il tempo dell’innocenza

  1. Rientrato a Parigi, André frequenta i circoli intellettuali e scopre come viene percepito il conflitto algerino nella Francia metropolitana. Loulou combatte i maquisards del FLN nel massiccio di Aurès. Fu in questo contesto che fu reclutato da un ufficiale dei servizi segreti francesi e praticò, per la prima volta, torture. D’altra parte, Mo, ora un agente dormiente del FLN, inizia a intervenire indirettamente per le operazioni di bombardamento…

Dopo I misteri della Republica, Philippe Richelle continua la sua esplorazione dei colpi di scena oscuri della storia francese attraverso questa serie illustrata da Alfio Buscaglia. Algeria, una guerra francese: una storia avvincente, alimentata con le migliori fonti documentaristiche, che consente di comprendere meglio questi anni bui del nostro recente passato che si sforzano di nascondere le cicatrici ormai indelebili…

Philippe Adamov

“Oggi siamo profondamente rattristati di apprendere della morte di un grande uomo della nona arte. Philippe Adamov è morto lunedì all’età di 63 anni”, hanno annunciato le edizioni Glénat.

Nato nel 1956, il designer ha scoperto negli anni ’60 i fumetti nei mondi di Paul Cuvelier, Jijé e Harold Foster. Ma l’incontro con Moebius, il suo riferimento assoluto, determinerà le sue scelte artistiche.

Nel 1978, a Parigi, si imbarcò nell’illustrazione, lavorando per diversi editori, tra cui Casterman, Robert Laffont e Le Masque. Nel 1983 ha collaborato alla creazione di un fumetto con Xavier Seguin per il giornale Okapi. Se non comparirà mai in un album, consentirà comunque di attirare l’occhio esigente di Henri Filippini, direttore della collezione di Éditions Glénat.

Nel 1985, con Patrick Cothias, ha fondato la serie storica Le Vent des dieux, prima di intraprendere la grande saga Les Eaux de Mortelune, che si è rapidamente affermata come un classico del genere.

Con Jean Dufaux, che ha incontrato nel 1999, ha pubblicato L’Impératrice rouge, che raffigura un’aspra lotta per il potere in una Russia post-apocalittica. I due autori affronteranno, nel 2012, Dakota, una storia ispirata all’universo dei supereroi. Il secondo volume sarà pubblicato quattro anni dopo, nel 2016.

Tra i due titoli, Philippe Adamov ha disegnato la trilogia La Malédiction de Zener, la cui sceneggiatura è di Jean-Christophe Grangé, il celebre romanziere. Un thriller di psicologia ed esoterismo, prologo al terzo romanzo dell’autore del Concile de pierre.

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