La Notte di Saint-Germain-Des-Prés e Altre Indagini – Recensione
Pubblicato il 17 Maggio 2012 alle 15:34
Arriva un nuovo volume con le avventure del detective privato Nestor Burma, ideate dal maestro del noir Léo Malet e illustrate da Moynot! Quando letteratura e fumetto si uniscono in un connubio ben riuscito!
La Notte di Saint-Germain-Des-Prés e Altre Indagini
Autori: Léo Malet (testi), Moynot (disegni)
Casa Editrice: Rizzoli
Provenienza: Francia
Genere: Noir
Prezzo: € 18,90, 17 x 24, pp. 232, col.
Data di pubblicazione: febbraio 2012
Il compianto Léo Malet è considerato uno dei pilastri della narrativa poliziesca francese e coloro che hanno avuto modo di leggere i suoi romanzi noir lo sanno bene. Malet deve la fama in particolare al personaggio di Nestor Burma, detective privato disincantato alla maniera dell’americano Marlowe ma con un’attitudine esistenzialista tipicamente parigina.
Parigi, del resto, è lo sfondo delle avventure di Burma e assume la statura di un vero e proprio personaggio. In tale contesto, Malet descrisse le pulsioni più oscure dell’animo umano con una prosa lirica di grande valenza letteraria. Per sua stessa ammissione, non sapeva nulla di fumetti e un giorno gli capitò di sfogliare in una libreria un albo disegnato da Jacques Tardi, uno dei giganti della narrativa disegnata di area bd. Folgorato dal suo stile, lo contattò, proponendogli di realizzare versioni a fumetti delle storie di Burma.
Tardi, dal canto suo, ammiratore di Malet, non si lasciò scappare l’occasione e il risultato fu memorabile: gli albi a fumetti imperniati su Nestor Burma, infatti, ottennero grande successo di pubblico e critica. Rizzoli ha finora tradotto molte di queste storie e ora è uscito un nuovo libro con avventure sempre scritte da Malet. Alle matite non c’è però Tardi ma il suo amico Moynot, illustratore e musicista, che non fa rimpiangere l’assenza del maestro.
Anche in questa occasione, quindi, Nestor rimarrà coinvolto in indagini complicate e pericolose, sullo sfondo di una Parigi tenebrosa, fatta di bistrot fumosi, locali esistenzialisti, vecchi palazzi che custodiscono torbidi segreti, alberghi ad ore, e popolata dalla fauna tipica di ogni storia noir che si rispetti: avventurieri senza scrupoli, gangster, nobildonne anziane e ambigue, ragazze di facili costumi e così via. Il libro include tre storie, ciascuna di esse collegata a uno specifico quartiere parigino, come se avessimo a che fare con una versione moderna de ‘I Misteri di Parigi’ di Eugène Sue, tanto per capirci.
Malet parte da un semplice pretesto per costruire trame perfette come congegni ad orologeria. Dal furto di un quadro, per esempio, scaturiscono una serie di conseguenze imprevedibili; oppure una bella modella contatta Burma per essere protetta da un molestatore e ciò dà il via a vicissitudini impensabili. Al di là di tutto, comunque, c’è un elemento ricorrente: l’Arte intesa come atto criminoso (concetto derivante dalla sensibilità decadente). Sono ricorrenti, infatti, personaggi ed oggetti legati agli ambienti artistici: scrittori omosessuali privi di etica; pittori; musicisti; tele di Leonardo; libri di poesia che sovente diventano la chiave di lettura delle story-line. Non mancano poi suggestioni che spaziano dal cinema alla musica (il jazz di Miles Davis) che rendono La Notte di Saint-Germain-Des-Prés e Altre Indagini un volume niente affatto banale.
I testi e i dialoghi di Malet sono incisivi, benché a volte ci siano lentezze nelle conversazioni che compromettono il ritmo della narrazione e, come ho scritto, i disegni di Moynot non fanno rimpiangere Tardi. Moynot rivela una cura certosina nei confronti degli sfondi e delle architetture parigine, riuscendo a ben visualizzare le atmosfere squallide dei locali notturni o delle misere stanzette occupate da gente poco rispettabile. Per ciò che concerne Burma e gli altri personaggi, Moynot ha un tratto meno cartoonesco e relativamente più realistico di quello di Tardi. Le sue tavole alternano diverse costruzioni: in alcune abbiamo una griglia tradizionale, contrassegnata da nove vignette; in altre un’impostazione meno rigida e ciò contribuisce a rendere il volume particolarmente vario dal punto di vista visivo. Nel complesso, è un’opera che piacerà agli amanti del noir e della bd e vale un tentativo.