La Gazzetta della BD – 16 gennaio 2020 –

Pubblicato il 16 Gennaio 2020 alle 16:00

Mentre ci si avvicina al periodo dei Festival, ecco arrivare il primo importante premio destinato alle migliori autrici del panorama fumettistico franco-belga. Ma non dimentichiamo le nuove uscite!

Un dandy nella terra dei banditi!

Lord Harold Alaister Cunningham Talbot, dodicesimo della sua dinastia, è l’erede di una delle più grandi famiglie dell’Inghilterra vittoriana. Ma anche se i suoi nobili antenati gli avrebbero assicurato uno stile di vita confortevole e senza sforzo, questo grande amante della letteratura romantica decide di mettersi a lavorare mettendo i frutti della sua prestigiosa educazione al servizio della polizia.

E non da qualche anonima parte della città: l’ispettore alle prime armi arriva a Blackchurch, uno dei quartieri più famosi di tutta Londra! Arrivando lì, il candido Harold scoprirà un universo variegato, popolato da imbroglioni e pazzi pirati, dove l’unica legge valida è quella del silenzio. Le sue maniere troppo buone potrebbero non passare inosservate… specialmente con le tre giovani donne che sembrano tenere il quartiere con il pugno di ferro.

Philippe Charlot e Xavier Fourquemin lanciano una nuova serie (euro 14,50) ambientata nell’affascinante Londra vittoriana. La storia racconta di un eroe in totale discrepanza con il suo ambiente, fonte di incomprensioni ma soprattutto di avventure!

“La scoperta del secolo è un incidente!”

Condannato a trascorrere il resto della sua vita su una sedia a rotelle, il giovane Josh fugge attraverso le meraviglie della scienza. E con il suo amico Jorgen, uno scienziato illuminato del vicinato, ha una passione: guardare le stelle alla ricerca di una forma di vita extraterrestre.

Fino al giorno in cui l’impensabile accade, quando raccolgono la risposta a un segnale di Jorgen di 20 anni fa. Questa è la scoperta del secolo: gli alieni esistono davvero! Resta da vedere come lo zio irascibile, sua moglie che giura che esistono i miracoli di Gesù, e il resto della loro piccola comunità prenderanno la notizia. Man mano che il segnale diventa sempre più intenso, una collisione sembra inevitabile tra loro e questa forma di vita. Una collisione che cambierà per sempre la vita di Josh.

David Boriau e Nuno Plati rivisitano il tema dell’incontro del terzo tipo e ci raccontano come il destino di un giovane disabile verrà capovolto dal suo incontro con qualcun altro. Una storia iniziatica e toccante sulla necessità di credere nei tuoi sogni nonostante il peso dei legami con la comunità (euro 16,90).

Il premio Artémisia

Il 9 gennaio, anniversario della nascita di Simone de Beauvoir, il Prix Artémisia ha svelato i vincitori del suo premio per il fumetto femminile. Cinque premi, di cui uno, il più prestigioso, come sappiamo, vinto da una italiana.

Il Premio speciale della giuria va a Carnage di Florence Dupré Latour (éd. Mauvais Foi). In quattro storie, l’autrice mette in discussione il nostro rapporto con la pornografia, evidenziando l’ambivalenza del nostro fascino per questo ambiente, tra fantasia e repulsione. Il libro è stato pubblicato nel febbraio 2019.

Il Premio per l’originalità è stato assegnato a Waldo di Lorraine Les Bains (éd. Lapin). In questo libro, si raccontano le reazioni di una serie di personaggi alla morte di una star della canzone francese e a una serie di omicidi, che hanno creato una suspense sempre più potente… personalità divertenti, affettuose, depressive, insopportabili, tutte evidenziate dalle loro case che diventano i veri eroi della storia. Una piccola gemma esilarante.

Poi è la volta del Premio Ambiente, che va a L’Âge bleu di Anne Defréville (a cura di Buchet-Chastel), un invito a rivolgersi ai nostri oceani per vedere il disastro in corso. Una storia potente, originale e divertente, che riesce ad affrontare temi coinvolgenti senza mai diventare pesante.

Il Premio Emancipazione è stato assegnato alla Saison des roses di Chloé Wary (ed. Flblb). Un album che rende omaggio al calcio femminile e denuncia l’ingiustizia e la mancanza di considerazione che provano quotidianamente le calciatrici, professioniste e non. Uscito lo scorso maggio, questo album fa anche parte della selezione ufficiale di Angoulême.

Per quanto riguarda il Premio Matrimoine, che mette in evidenza uno o più importanti autori nella storia del fumetto, si distingue La Main verte e altre storie di Nicole Claveloux e Edith Zha (ed. Cornelius).

La giustizia sulla terra è spesso peggiore che in mare

Boston, 1803. Pierre-Mary Corbières, un giovane timido di 16 anni, si imbarca come uomo di bordo sulla USS Constitution, una nave da guerra diretta verso il Mediterraneo per combattere i barbari.

Mentre l’equipaggio ha approfittato del lungo viaggio che lo attendeva per esercitarsi nelle manovre, Pierre-Mary ha acquisito familiarità con la vita in mare e ha colto l’occasione per riconnettersi con vecchie conoscenze, come il taciturno Nicholas. Compagni e poi fratelli d’armi, i due uomini si renderanno conto che ognuno di loro porta il peso di pesanti segreti di famiglia… il loro passato riemergerà nel tumulto della guerra che li attende?

Dopo Les Pirates de Barataria, Franck Bonnet ci offre, questa volta come autore completo, una nuova serie marittima con un profumo di avventura. Basata su fatti reali, questa storia dal respiro romantico si rivela tanto accattivante quanto precisa dal punto di vista storico e marittimo, con una particolare preoccupazione per i dettagli tecnici (vocabolario marino, fedeltà nella rappresentazione di navi e attrezzature , ecc.). Senza dubbio la prossima tappa da non perdere nei fumetti di avventura marittima (Glénat, euro 14,95).

Il ritorno di Prado

Prado ritorna con una storia barocca e sgargiante.
Un giovane studente prende possesso del sorprendente diario di un ricercatore che apparentemente ha scoperto la rinascita di un antico ordine popolato da angeli e demoni.

La sua chiave? Un talismano celtico! Inizia una ricerca barocca piena di insidie, tra biblioteche universitarie, stanze sul retro di negozi di antiquariato e vecchie ville assonnate.
Se assaporato come un film di Polanski, questo fumetto è anche un’opportunità per Prado, dietro i codici del genere, di mettere in discussione il rapporto tra uomo e natura e il suo fragile equilibrio.

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