Nuovi Mutanti – Figli della Guerra di Chris Claremont & Bill Sienkiewciz | Recensione
Pubblicato il 23 Dicembre 2019 alle 09:00
Panini Comics propone un albo celebrativo dei Nuovi Mutanti firmato da due leggende dei comics: il grande Chris Claremont e il rivoluzionario Bill Sienkiewicz! Non perdete un gioiello grafico e narrativo che rievoca un momento fondamentale della storia Marvel!
Autori: Chris Claremont (testi), Bill Sienkiewciz (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Genere: Supereroi
Provenienza: USA
Prezzo: € 3,00, 17 x 26, pp. 32, col., S.
Data di pubblicazione: 07 novembre 2019
Tra le varie iniziative pensate per celebrare l’ottantesimo anniversario della Marvel si distingue questo albo autoconclusivo che rievoca un momento importante della lunga e gloriosa storia della casa editrice. E’ dedicato ai Nuovi Mutanti, il team di adolescenti creato dal grande Chris Claremont nel 1983. All’epoca lo scrittore aveva portato al successo Uncanny X-Men e il pubblico richiedeva ulteriore materiale targato X. Claremont, in accordo con l’allora editor in chief Jim Shooter, preferì non proporre un secondo mensile degli X-Men, ma qualcosa di nuovo a essi collegato.
Nacque così New Mutants, testata che per parecchi anni ottenne un ottimo riscontro da parte dei lettori. La serie era incentrata su una squadra di giovani eroi formata da Xavier in un momento in cui credeva erroneamente che gli X-Men fossero morti. In principio, tuttavia, propose storie piacevoli ma piuttosto convenzionali, con l’ausilio di Bob McLeod e Sal Buscema che si resero responsabili di disegni validi ma tradizionali.
A un certo punto, però, furono sostituiti da Bill Sienkiewicz e tutto cambiò radicalmente. Il penciler si era fatto conoscere con Fantastic Four e Moon Knight e all’inizio era influenzato dallo stile di Neal Adams. Negli ultimi episodi del Cavaliere Lunare, però, dimostrò una propensione alla sperimentazione che giunse al culmine proprio con New Mutants. Il suo tratto si allontanò dal naturalismo e fu caratterizzato da inchiostrature pesanti, giochi d’ombra, collage di vario tipo, una costruzione molto strana delle tavole e soprattutto suggestioni legate all’espressionismo.
Questa tendenza lo porterà poi a realizzare capolavori pittorici come Elektra: Assassin, Daredevil Love & War e Stray Toasters. Claremont, d’altro canto, consapevole delle immense capacità di Bill, scrisse episodi memorabili dalla struttura narrativa complessa, imperniati su situazioni adulte, deliranti, spesso horror, impensabili per un fumetto mainstream. Dopo tanti anni, la mitica coppia di autori si riunisce e propone New Mutants War Children, albo celebrativo che rievoca quella straordinaria stagione creativa.
La storia si colloca nella continuity ufficiale. Il team è composto da Mirage, Cannonball, Wolfsbane, Sunspot e Karma, ma si sono già uniti a loro Magik, Magma, Cypher e il tecno-organico Warlock. C’è anche Kitty Pryde che, pur essendo ufficialmente una X-Man, all’epoca appariva sovente nella serie. La vicenda è inserita poi nel periodo in cui Mirage era da poco diventata una Valchiria al servizio della dea asgardiana Hela, ben nota ai lettori di Mighty Thor.
Tutto ha inizio con Warlock. L’alieno è terrorizzato dalla costante minaccia del padre Magus e i suoi timori provocano un danno enorme che coinvolgerà i compagni di squadra. Come se non bastasse, Magik sarà controllata dal suo lato demoniaco e le conseguenze saranno preoccupanti. Claremont scrive una bella avventura, in linea con la struttura narrativa claustrofobica dei New Mutants dell’era Sienkiewicz, giocando sulla nostalgia ma dimostrando ancora una volta di saper scrivere un fumetto impreziosito da un buon equilibrio di azione e introspezione. Con pochi riusciti elementi, infatti, svolge un’accurata analisi psicologica di Warlock, Cypher, Magik e gli altri personaggi.
I testi sono inventivi e richiamano certe modalità cyberpunk, evidenti nelle frasi pronunciate da Warlock. L’albo va, inoltre, tenuto d’occhio per le straordinarie illustrazioni di Sienkiewicz. In questo caso è meno pittorico del consueto e punta molto sugli inchiostri, proprio come accadde negli anni ottanta, visualizzando figure impressioniste, a tratti con influssi cartoon, rese suggestive dai colori a volte cupi a volte psichedelici di Chris Sotomayor.
Pure stavolta Bill opta per una costruzione delle tavole anomala e mutevole e rappresenta ambientazioni oscure e intimidenti che fanno venire in mente saghe seminali come quella del Demone Orso, con in aggiunta un delizioso omaggio al maestro Steve Ditko. Insomma, se avete amato i Nuovi Mutanti e volete rivivere il clima di un’epoca fumettistica, quella del Rinascimento Americano degli anni ottanta, questa è l’opera che fa per voi.
In Breve
Storia
8.0
Disegni
8.0
Cura Editoriale
7.0
Sommario
Panini Comics propone un albo autoconclusivo che celebra i New Mutants di Chris Claremont e Bill Sienkiewicz. I due leggendari autori ritornano sui personaggi che consentirono loro di sperimentare e realizzano un episodio inserito nella continuity ufficiale, impreziosito da testi sperimentali e da disegni spettacolari influenzati dall’espressionismo. Si tratta di una proposta imperdibile per i fan del Rinascimento Americano degli anni ottanta.