Iron Man: tutte le volte in cui è morto

Pubblicato il 25 Gennaio 2020 alle 18:00

Iron Man è stato, senza dubbio, il nucleo emotivo della saga cinematografica dell’MCU Avengers. Quando Tony Stark alla fine sacrifica la propria vita brandendo il Guanto dell’Infinito per schioccare le dita e sconfiggere così Thanos in Avengers: Endgame, è stato un momento incredibilmente agrodolce per tutti gli appassionati e i fan della saga cinematografica e dei comics Marvel.

Tuttavia, grazie a questo drammatico evento la redenzione di Stark si è potuta compiere alla perfezione, e in questo modo l’arco narrativo dell’eroe interpretato sul grande schermo da Robert Downey Jr. è giunto al suo naturale completamento.

Coloro i quali hanno seguito le avventure di Tony Stark/Iron Man solo nei film dell’MCU hanno quindi guardato alla sua morte con un certo stupore, sentendo tutta la drammaticità di questo avvenimento, poiché è stata la prima volta che hanno visto morire il loro eroe.

Per gli appassionati dei fumetti di cui Iron Man è protagonista potremmo invece dire che si sia trattato di qualcosa che può averli colpiti un po’ meno: infatti, nei comics Marvel Iron Man è stato ucciso più volte, a volte in maniera tragica proprio come è eccaduto nel film dell’MCU.

È però importante notare che Tony Stark ha anche inscenato la sua morte in diverse occasioni, come in The Armor Wars di Bob Layton, David Michelinie, Mark D. Bright e Barry Windsor-Smith, e successivamente nella stessa serie di Iron Man #243.

Per celebrare le molte vite e morti di Anthony Stark, ecco i momenti più importanti in cui Iron Man è morto nei Marvel Comics. E, se ve lo state chiedendo, in nessuno di questi casi Tony Stark ha dovuto schioccare le dita.

LA PRIMA VOLTA IN CUI IRON MAN È MORTO NEI COMICS

Una delle volte più contorte in cui Stark ha incontrato la sua fine fu durante l’arco narrativo degli Avengers chiamato The Crossing, di Terry Kavanagh, Bob Harras, Dan Abnett, Andy Lanning, Ben Raab e Mike Deodato Jr.

Si tratta di un volumetto unico (o one-shot, se preferite la dicitura inglese) pubblicato per la prima volta nel settembre del 1995 e dedicato proprio ai Vendicatori.

Nel fumetto, un vecchio Tony Stark è stato trasformato in un agente dormiente da Kang il Conquistatore, il quale ha ucciso un gran numero di persone, incluso Calabrone (Yellowjacket).

Dopo che i Vendicatori sono riusciti a portare nel presente un giovane Tony Stark dal passato di una linea temporale alternativa per fermare la versione futura di se stesso, la versione di Tony più grande alla fine si è sacrificata per fermare Kang.

Le cose sono diventate più complicate da lì in avanti, poiché alla fine anche il nuovo Tony Stark è stato ucciso in una battaglia con Onslaught e una versione adulta del personaggio è stata riportata in vita da Franklin Richards.

Inoltre, successivamente è stato creato un retcon (espediente narrativo grazie al quale è possibile modificare avvenimenti che si sono svolti e sono stati presentati in precedenza) che ha rivelato che a manipolare il vecchio Tony Stark non fu Kang, poiché invece si trattava di Immortus sotto mentite spoglie.

LA MORTE DI TONY STARK IN INVINCIBLE IRON MAN

Scritto da Matt Fraction e illustrato da Salvador Larroca, l’arco di Invincible Iron Man è stato pubblicato per la prima volta da giugno 2008 a ottobre 2012 e costa di 60 uscite, più una annuale.

Questo arco narrativo potrebbe sembrare un po’ confusionario, dal momento che Stark tecnicamente non è morto, ma in un certo senso potremmo dire che in realtà sia deceduto.

Nella serie, Tony Stark trasferisce i file dal Superhuman Registration Act (o S.R.A.) dai computer dello S.H.I.E.L.D. direttamente nel suo cervello per combattere Norman Osborn e l’organizzazione da poco formatasi nota come H.A.M.M.E.R., i quali volevano ottenere quelle preziose informazioni per scoprire i segreti degli eroi.

Stark in seguito cancellò i file (e la sua stessa memoria) e, in conseguenza di ciò, fu dichiarato cerebralmente morto.

In seguito, il personaggio di Tony Stark ha fatto il suo ritorno nella serie grazie a un backup di riserva del suo cervello, che ripulì convenientemente la sua memoria dai ricordi del danno che aveva causato durante la prima Civil War.

LA MORTE DI IRON MAN IN CIVIL WAR II

Civil War II è stato scritto da Brian Michael Bendis e illustrato da David Marquez e Justin Ponsor; la serie, la quale è composta da 9 uscite, è stata pubblicata per la prima volta fra il giugno e il dicembre del 2016.

In Civil War II, nessuno degli Avengers si fidava l’uno dell’altro. È andato tutto così male che Capitan Marvel ha mandato Iron Man in coma dopo averlo fatto esplodere durante uno scontro tra ex alleati.

La coscienza di Stark fu in seguito utilizzata come I.A. grazie al suo trasferimento in un dispositivo apposito, e in questa nuova forma Tony Stark ha deciso di aiutare la sua nuova protetta, Riri Williams/Ironheart, a diventare una supereroina.

Naturalmente, in seguito è stato scritto un reboot grazie al quale il personaggio ha fatto il suo ritorno come Iron Man.

LA MORTE DI IRON MAN IN TONY STARK: IRON MAN #16

In Tony Stark: Iron Man #16 di Dan Slott, Christos Gage e Francesco Manna, il corpo di Tony si è fuso con la sua armatura di Iron Man mentre intraprende una guerra con se stesso per scoprire quale sia la sua vera forma.

È morto? Questo non è chiaro. Tuttavia, Marvel ha lasciato intuire che Tony Stark sarebbe morto in Iron Man 2020.

Tony Stark è dunque morto parecchie volte nei fumetti; tuttavia, sembra che ogni volta che incontra la sua fine, Stark trovi in qualche modo una soluzione per sfuggire alla morte.

Quindi, la prossima volta che Iron Man verrà ucciso o subirà danni cerebrali, prendete tale eventualità con le pinze: si può uccidere Tony Stark, ma probabilmente non rimarrà morto a lungo.

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