Murder Falcon di Daniel Warren Johnson | Recensione
Pubblicato il 26 Novembre 2019 alle 15:00
Heavy Metal is the Law!
Autori: Daniel Warren Johnson (testi & disegni)
Casa Editrice: saldaPress
Genere: heavy metal
Provenienza: USA
Prezzo: € 24.90, 17×28, pp. 240, col., C.
Data di Uscita: 26 novembre 2019
saldaPress ha capitalizzato al meglio il palcoscenico di Lucca Comics and Games 2019 non solo presentando in anteprima alcuni gustosissimi volumi ma anche portando in Italia due degli autori più caldi del momento ovvero Donny Cates e soprattutto colui che, a parere di chi vi scrive, è uno dei migliori disegnatori in circolazione ovvero Daniel Warren Johnson.
Di Johnson la casa editrice emiliana aveva già pubblicato l’ottima serie in due volumi, già candidata agli Eisner, Extremity – la nostra recensione QUI – e proprio a Lucca aveva portato The Ghost Fleet – la nostra recensione QUI – disegnato su testi di Donny Cates e questo Murder Falcon, volume in cui si misura nuovamente come autore completo.
Jake ha attraversato un momento difficile arrivando addirittura ad abbandonare l’amata chitarra e la sua band i Brooticus. Quando però un’orda di orribili mostri inizia ad invadere la Terra, Jake è costretto ad imbracciare nuovamente la sua 6 corde spinto da Murder Falcon un gigantesco falco umanoide con un braccio bionico il cui kung fu è alimentato dal potere della musica suonata da Jake!
Murder Falcon proviene dall’Heavy una dimensione minaccia da Magnum Khaos un essere informe che si nutre delle ansie e delle paure dell’umanità che ora è pronto a conquistare la Terra. Jake e Murf dovranno così rimettere insieme la band per fronteggiare mostri sempre più grandi e resistenti conquistando le loro paure e venendo in contatto anche con musicisti da altre parti del mondo.
Mentre però la situazione diventa sempre più critica iniziamo a scoprire perché Jake ha abbandonato la musica scoprendo che la sua paura più grande non è ancora stata superata forse e che tutto quello che pensavamo aver capito su di lui in realtà non è quello che sembra.
La musica mi ha salvato la vita.
Ha permesso ad un ragazzino impaurito di prendere coraggio, essere orgoglioso di sé stesso, di crescere, di responsabilizzarsi. Ha permesso ad un giovane uomo di girare mezzo mondo arrivando in posti che altrimenti non avrebbe mai visitato. Gli ha dato da mangiare quando gli sforzi in altri campi si sono rivelati vani. E ora in età adulta gli ha dato conforto, protezione facendolo addirittura uscire da pericolose dipendenze.
Questo è quello che deve essere successo anche a Daniel Warren Johnson che nella breve ma sentita introduzione del volume dice: “Suono la chitarra da quando avevo 11 anni. È parte di me. E tutte le volte che sento che sta per succedere qualcosa di brutto la suono per ore e ore. […] C’era sempre la musica. Non ha mai risolto nulla ma ha reso le cose un po’ più sopportabili”.
Murder Falcon è folle, geniale, irresistibile se amate la musica heavy metal ma non solo. Recuperando quella gioia furiosa e creativa della prima Image ovvero quella dei Savage Dragon, degli Spawn, WildCATS e Youngblood, Johnson ci mette praticamente due pagine a farvi dimenticare l’alfabeto e mezzo secondo a farvi rispolverare gli album più tosti mentre una serie di combattimenti esplosivi con mostri sempre più grandi, a volumi sempre più esagerati e con kung fu sempre più letale.
Ma non è solo una storia in cui dei musicisti evocano avatar antropomorfi fra citazioni della musica più bella del mondo strizzando l’occhio a serie animate come Metalocalypse perché a metà volume l’autore tira la prima palla curva, come si dice nel gergo del baseball, e fa virare la narrazione verso territori più personali “distraendoci” aprendo lo scenario a livello globale. Nel finale poi il colpo di grazia perché davvero tutto quello che pensavamo di aver capito sulle vicende di Jake viene capovolto facendoci scendere i lacrimoni.
Murder Falcon è una storia gioiosa quanto le prime suonate con gli amici ma è anche incredibilmente profonda. Con una delicatezza disarmante infatti Daniel Warren Johnson mette a nudo la fragilità dell’animo umano di fronte ad una delle sue paure ataviche diventandone metafora ma anche spinta vitale e propositiva.
Dal punto di vista grafico questo è senz’altro il lavoro più personale ma anche più efficace di Daniel Warren Johnson. Il suo tratto mellifluo mantiene i suoi connotati senza eccedere nel grottesco esaltando così la capacità del disegnatore di rendere anche i movimenti più frenetici – disegnare un batterista che suona è una sfida non da poco – armoniosi ma allo stesso tempo veementi. Le coreografie sono esaltanti, i combattimenti brutalmente fantasiosi e pagano dazio alla scuola shonen nipponica e ai film kaiju. La tavola, come ci ha abituato Johnson, predilige una costruzione orizzontale che rende tutto estremamente scorrevole e molto ritmato.
saldaPress confeziona un volume cartonato elegantissimo che si segnala per il bellissimo lavoro grafico: la copertina con rilievi è da applausi. I contenuti extra sono essenziali con la già citata breve introduzione dell’autore e una galleria di copertine variant ispirate a famosi album hard’n’heavy e qualche sketch preparatorio. La traduzione e l’adattamento sono buoni ma legnosa in qualche passaggio la prima e poco smaliziato in altri il secondo.
In Breve
Storia
9.0
Disegni
9.0
Cura Editoriale
8.5
Sommario
Murder Falcon è folle, geniale, irresistibile se amate la musica heavy metal ma non solo. Recuperando quella gioia furiosa e creativa della prima Image, Daniel Warren Johnson ci mette praticamente due pagine a farvi dimenticare l'alfabeto e mezzo secondo a farvi rispolverare gli album più tosti mentre una serie di combattimenti esplosivi con mostri sempre più grandi, a volumi sempre più esagerati e con kung fu sempre più letale.
Murder Falcon è una storia gioiosa quanto le prime suonate con gli amici ma è anche incredibilmente profonda. Con una delicatezza disarmante infatti Daniel Warren Johnson mette a nudo la fragilità dell'animo umano di fronte ad una delle sue paure ataviche diventandone metafora ma anche spinta vitale e propositiva.