Momenti Straordinari con Applausi Finti di Gipi | Recensione
Pubblicato il 25 Novembre 2019 alle 10:00
Lontano dalle recenti esperienze cinematografiche e televisive e lontano – seppur non del tutto – dai temi sociali che caratterizzano il suo “profilo pubblico”, Gipi torna veementemente ad una dimensione estremamente personale che avvicinano questo Momenti Straordinari con Applausi Finti a unastoria e S.
Autore: Gipi (testi & disegni)
Casa Editrice: Cononino Press
Genere: intimista
Provenienza: Italia
Prezzo: € 24, 20,5 x 28, 176 pp., b/n + colore, cartonato
Data di pubblicazione: 05 novembre 2019
Dopo aver dato alle stampe Boschi Mai Visti e Il Mondo Moderno, ovvero due antologie di storie brevi e mono brevi apparse solo su riviste e quotidiani realizzate fra il 1994 e il 2015, Gipi torna sugli scaffali delle fumetterie e librerie con un nuovo lavoro inedito ovvero Momenti Straordinari con Applausi Finti che Coconino Press, sagacemente, ha fatto uscire in anteprima a Lucca Comics and Games 2019.
Un figlio che di mestiere fa il comico ritorna nel suo paese natale al capezzale della madre ormai agli sgoccioli. Il sarcasmo dei suoi monologhi da stand-up comedy è inadeguato: cosa può dire alla madre che a stento lo riconosce? Nel mezzo ci sono le telefonate di cortesia alla moglie/compagna e alcune serate in night club dal dubbio gusto in cui l’angoscia per la condizione della madre viene accantonata per continuare a far ridere.
Su questo perno ruotano poi altre scene, altre linee temporali. Un gruppo di cosmonauti salta di mondo in mondo sfuggendo “al nero” salvo poi scoprire di essere di fatto bloccati. C’è un veterano di guerra che ora fa il consulente per Hollywood cercando di trasmettere il senso di inquietudine e precarietà della vita al fronte. Un uomo primitivo risponde ad un grido primordiale e disperato. E poi ci sono i ricordi del figlio/comico che lo fanno riconnettere al suo IO bambino ironico e sarcastico.
Andando avanti nel corso della narrazione il tutto si fa più frenetico con il protagonista che raggiunge sempre più a fatica gli improbabili luoghi di lavoro e con le linee temporali e le vicende dei “personaggi secondari” che sembrano convergere verso il drammatico finale che giunge solo dopo che alzando il tono della voce il figlio/comico riesce finalmente a scambiare qualche parola con la madre.
Lontano dalle recenti esperienze cinematografiche e televisive e lontano – seppur non del tutto – dai temi sociali che caratterizzano il suo “profilo pubblico”, Gipi torna veementemente ad una dimensione estremamente personale che avvicinano questo Momenti Straordinari con Applausi Finti a unastoria e S.
Vi sono chiaramente alcuni elementi tipici della poetica dell’autore toscano: l’acqua nel racconto del veterano e nei ricordi dell’infanzia protagonista – che ci riportano all’epica sci-fi de La Terra dei Figli – e anche la crudezza della guerra e della battaglia, sempre nel veterano e nell’uomo primitivo.
Ma questi elementi vengono rielaborati organicamente sotto una nuova lente, inaspettata e straziante ovvero quella della incomunicabilità e della inadeguatezza di chi sopravvive.
La lettura è grave, faticosa e drammatica. Ci si immedesima subito con il protagonista – che ha le sembianze dell’autore – in questa tensione creata dal dover esternare necessariamente i propri sentimenti e pensieri – le telefonate spesso interrotte con la compagna o lo sproloquio al ristorante – in cui tutto perde valore – il monologo volgare in cui la condizione della madre viene tramutata in una battutaccia – mentre ogni gesto semplice è foriero di serenità, una serenità però passeggera e impalpabile come un ricordo d’infanzia.
Tutto può finire in un istante – ancora il veterano – e tutto ritorna in un eterno circolo – i cosmonauti – mentre con forza veniamo strappati dal tepore e dalla sicurezza della infanzia – l’uomo primitivo.
Momenti Straordinari con Applausi Finti è un grido disperato contro la modernità spersonalizzante e contro l’aridità dei rapporti interpersonali ma è anche un libro dedicato dolcemente ad una madre, prima e più importante ancora e bussola emotiva persona/non-luogo inattaccabile di sicurezza e purezza che trascende la morte.
Dal punto di vista grafico ci troviamo di fronte al lavoro più raffinato e completo di Gipi. Non solo il disegnatore toscano adotta, passando in maniera versatile, tutte le sue tecniche preferite dal bianco e nero alla colorazione all’acquerello, dalla essenzialità del riquadro alla complessità di prossemica e inquadrature ma quello che colpisce maggiormente è senza ombra di dubbio la costruzione della tavola in cui l’alternanza delle tecniche diventa parte integrante dello story-telling e donando dinamicità ad un vero e proprio flusso di coscienza che fa della orizzontalità la sua cifra ora più rarefatta, con pochi ma essenziali riquadri, ora più concitata quasi “francese” che arriva anche a superare i nove riquadri.
Elegantissimo ed essenziale il cartonato di grandi dimensioni e con sovracoperta prodotto da Coconino Press che esalta le splendide tavole di Gipi.
In Breve
Storia
8.5
Disegni
10
Cura Editoriale
9.5
Sommario
Momenti Straordinari con Applausi Finti è una lettura drammatica e faticosa perché scava a fondo nel vuoto nietzschiano dell'animo dell'uomo moderno bloccato in una spersonalizzazione e aridità infinita e la cui unica colpa sembra essere il sopravvivere.
Il libro però è una testimonianza dolce e commovente di come persista anche nella caducità della vita e nel dolore della morte che sopraggiunge il ricordo/ancora emotiva della madre e di una umanità più semplice e genuina.