Il Fottuto Uomo Rana Vol. 1 – Fottuto! | Recensione
Pubblicato il 24 Novembre 2019 alle 10:00
Volete conoscere un violento vigilante che ha metodi più estremi di quelli del Punitore? Ma non si tratta di un personaggio qualsiasi! E’ l’Uomo Rana, protagonista assoluto di un incisivo fumetto targato Leviathan Labs realizzato da Massimo Rosi e Vito Coppola!
Autori: Massimo Rosi, Paul Izzo (testi), Vito Coppola, Emanuel Derna (disegni)
Casa Editrice: Leviathan Labs
Genere: Supereroi
Provenienza: Italia
Prezzo: € 15, pp. 104, col.
Data di pubblicazione: settembre 2019
La Leviathan Labs è una giovane e intraprendente casa editrice che si sta mettendo in luce con fumetti interessanti e dalle grandi potenzialità che di sicuro non hanno nulla da invidiare a tante blasonate produzioni americane targate Marvel e DC. Uno dei meriti di questa etichetta non è stato solo quello di dare spazio a giovani e talentuosi autori, ma anche quello di spaziare tra i generi. Tuttavia, Il Fottuto Uomo Rana si distingue in senso positivo perché è difficile inserirlo in una categoria precisa e tale dettaglio è garanzia di indubbia originalità.
Da un certo punto di vista, potremmo considerarlo una parodia dei fumetti supereroici e, in particolare, di quelli incentrati su vigilanti violenti e amorali stile Punitore. In effetti, l’intento sarcastico e graffiante è evidente nei testi e nei dialoghi irriverenti di Massimo Rosi, ma non mancano altre ispirazioni. Quando la storia inizia, infatti, si ha la sensazione di leggere un comic-book di guerra, dal momento che il protagonista è un sommozzatore militare impegnato in Afghanistan.
Di conseguenza, Rosi gioca abilmente con i cliché delle war stories in maniera personale; man mano che la trama procede, però, emergono ulteriori elementi. Senza spoilerare, specifico solo che alcune rane dalle strane capacità giocheranno un ruolo rilevante e il protagonista diventerà l’Uomo Rana, un vigilante ecoterrorista che decide di combattere tutti coloro che non rispettano l’ambiente e gli animali, con conseguenze devastanti.
Le tematiche ecologiste e ambientaliste sono, dunque, fondamentali, ma Rosi non le affronta in maniera seriosa come fece, per esempio, Grant Morrison in Animal Man. Lo scrittore usa i registri del sarcasmo, pur non rinunciando a evidenziare e denunciare la mancanza di scrupoli del potere politico e delle multinazionali. L’Uomo Rana, infatti, darà filo da torcere proprio a un imprenditore disonesto reo di avere usato animali indifesi in crudeli esperimenti, motivato dal profitto.
Ma è proprio in tale contesto che Rosi inserisce un’ulteriore finezza che fa del Fottuto Uomo Rana un fumetto davvero diverso dal consueto: Adolf Hitler. Ebbene sì, uno dei peggiori uomini della storia diviene la nemesi dell’Uomo Rana. Come mai non è morto? Quali sono le sue intenzioni? Rosi fornisce quasi tutte le risposte, lasciando, però, aperto qualche mistero che probabilmente sarà risolto nei volumi successivi e facendosi, quindi, influenzare dalla fantascienza distopica e dall’esoterismo, con risultati eccellenti.
I disegni sono del bravo Vito Coppola che ha uno stile contorto, aggressivo, chiaramente ispirato a certi esiti espressivi di autori del calibro di Mignola e Zezelj, rielaborati in modo singolare. Il suo non è un tratto naturalistico e punta sul grottesco, senza però scadere in eccessi cartoon. Questa tendenza è evidente soprattutto nei volti dei personaggi e il penciler ha la capacità di evocare con le smorfie, gli sguardi e a volte i ghigni sadici le emozioni contorte e deviate che li animano. Il lay-out è inventivo e Coppola alterna inquadrature minuscole, ricche di minuziosi particolari, ad altre più spaziose. Non mancano, inoltre, riusciti primi piani di impostazione cinematografica.
Vanno lodati anche i colori dell’ottimo Renato Stevanato che opta per sfumature cupe e ombrose, in linea con le sequenze violente e crude partorite dalla fervida immaginazione di Rosi e che valorizzano le matite di Coppola. Nel tp c’è anche una breve backup story firmata dall’incisivo Paul Izzo, con i disegni piacevolmente grezzi ed espressivi di Emanuel Derna e i colori intensi e vividi, quasi psichedelici, di Marco Pagnotta.
Insomma, questo primo volume de Il Fottuto Uomo Rana è da tenere d’occhio. Se avete, perciò, voglia di leggere qualcosa che si discosta dai soliti supereroi, questa è la proposta editoriale che fa per voi. Da provare.
In Breve
Storia
8.0
Disegni
7.0
Cura Editoriale
7.0
Sommario
Leviathan Labs propone il primo volume de Il Fottuto Uomo Rana, bizzarro anti-eroe che potrebbe essere considerato una parodia dei vigilanti Marvel e DC. Il bravo Massimo Rosi, con il pretesto di una fumetto d’azione, affronta tematiche ecologiste e animaliste, coadiuvato dall’estro grafico di Vito Coppola, dal tratto piacevolmente contorto e aggressivo.