The Seven Deadly Sins: Wrath of the Gods – Episodio 6: Lo chiamano amore | Recensione
Pubblicato il 15 Novembre 2019 alle 20:00
La prova di King e Diane sta per concludersi.
Autore originale: Nakaba Suzuki
Data di uscita: 14 novembre 2019
La fine della prova di Diane e King è sempre più vicina, ma perché Drole e Gloxinia hanno voluto che la superassero? E soprattutto, cosa dovranno fare affinché ciò avvenga?
Le domande, tuttavia, non finiscono qui: perché gli esseri umani si sono ribellati a Stigma, l’alleanza fra Giganti, Fate e Dee a cui in seguito si unirono anche gli Umani? E cosa vuole Gowther da Drole/Diane e Gloxinia/King?
La maggior parte di queste domande ha avuto una risposta nella più recente puntata di The Seven Deadly Sins: Wrath of the Gods, ma, come sempre, niente paura: questa recensione è spoiler free!
TU MI FAI GIRAR COME FOSSI UNA BAMBOLA
Gowther è un Demone che è riuscito a scappare dalla prigione infernale nella quale era tenuto prigioniero dal re dei Demoni grazie a un inganno che è riuscito a portare a compimento grazie a Gowther, la bambola da egli stesso creata. Ciò nonostante, come tiene a precisare, non si può parlare di un originale e di una copia, in quanto la bambola Gowther è una sorta di estensione del suo creatore.
Detto questo, c’è un motivo più che valido che ha spinto il Gowther Demone a cercare in ogni modo di uscire dalla sua prigione, e ha a che fare con la Guerra Santa che imperversa ormai da 3000 anni…
Durante la sezione della puntata dedicata ai due Gowther scoprirete non solo tale motivazione, ma anche come sceglierà di comportarsi con la sua bambola. Tali atteggiamenti dimostrano inoltre quanto questo personaggio possa essere differente dalla concezione classica cattolica di ciò che sono i Demoni, in perfetta sintonia con lo spirito con cui tali tematiche sono da sempre affrontate nella serie.
I’M ONLY HUMAN, AFTER ALL
Come già abbiamo potuto vedere nelle cruenti scene delle puntate precedenti, rese comunque meno cruente dalla discutibilissima scelta di rappresentare in alcuni frangenti il sangue di colore bianco, gli esseri umani hanno tradito Stigma.
Ora, per quanto la razza degli Umani possa essere imprevedibile, per mettersi contro ben altri tre clan avrebbero dovuto avere una ragione più che valida, visti i rischi indicibili e le traversie innumerevoli che certamente sapevano avrebbero dovuto affrontare, se avesse fatto davvero, come in effetti è avvenuto, questa scelta.
Ebbene, tali motivazioni sono state rivelate sempre nel corso di questa puntata: si può essere d’accordo o meno con questa scelta, ma dal loro punto di vista gli Umani non avevano molta scelta, anche se sapevano che questo avrebbe certamente portato alla perdita di numerose vite su entrambi i fronti dello scontro.
SWEET SISTER
Sapendo del pericolo che sta correndo Gerheade, sorella di Gloxinia,King si sente in dovere di correre immediatamente in suo soccorso, memore anche del suo personale fallimento nel proteggere sua sorella Elaine, che perse la vita fra le braccia del suo amatissimo Ban, sacrificandosi per salvare l’uomo che amava donandogli la vita eterna.
Forse, per spezzare l’incantesimo di Gloxinia e Drole e superare la loro prova King dovrà proprio fare questo: salvare la vita di Gerheade, anche se, in effetti, la Fata non deve mai aver perso la vita in quella occasione, se è ancora viva 3000 anni dopo, nel suo presente.
Forse, per superare la sua prova dovrà fare qualcos’altro: di qualunque delle due cose si tratti, riuscirà King a tornare nel suo tempo? E nel frattempo, cosa ne sarà di Diane?
In Breve
Voto complessivo
7.8