La Belgica – Il Canto delle Sirene di Toni Bruno | Recensione
Pubblicato il 14 Novembre 2019 alle 17:00
Autore: Toni Bruno
Genere: avventura psicologica
Casa editrice: Bao Publishing
Formato e pagine: Cartonato, 18 x 25 cm, 176 pp.
Data di pubblicazione: 14 novembre 2019
Pronti all’avventura? Allora munitevi di cappotti, provviste e acqua potabile e salpate alla volta dell’ignoto con il capitano De Gerlache! Non fate come il povero Jean Jansen, che si ritrova, suo malgrado, su una nave verso una destinazione lontana migliaia di chilometri dalla sua casa e i suoi affetti.
Catapultati direttamente nel 1897, a cavallo tra la Storia e la fantasia, Toni Bruno discende dalle storie immerse nello spazio (con il suo capolavoro Da quassù la Terra è bellissima) per planare sulle acque belga e ripartire ancora, alla volta delle acque più fredde della Terra, alla volta della famosa Spedizione Belga per l’Antartide.
In La Belgica – Il canto delle sirene, troviamo uno sfortunato Jean Jansen, scaricatore di porto, imbarcatosi per errore sulla Belgica, una ex baleniera riadattata a nave per le esplorazioni scientifiche. In seguito a un tentativo di furto a bordo, Jansen batte la testa e si risveglia in mare aperto, in viaggio con la ciurma del capitano De Gerlache.
«Potrai scendere e tornare a casa con il primo mercantile diretto in Belgio. Non dovrai più dividere una stiva con i cani da slitta di cui ti sei occupato fino a oggi. Oppure… Potresti tornare a bordo, una volta caricate le provviste, e proseguire con la spedizione fino all’Antartide. Non c’è certezza del ritorno, ma la gloria è sicura. Allora, Jean? Che cosa decidi?» (cit. quarta di copertina)
Il capitano lo mette di fronte a un aut aut e Jean sceglie di seguirlo alla volta del sesto continente. Ma il viaggio è appena iniziato…
LA SAI ABBISCIARE UNA CIMA?
Nella miniserie di due volumi pubblicata da Bao Publishing, La Belgica vuole raccontare a fumetti un viaggio che ha messo a dura prova l’istinto di sopravvivenza di un equipaggio per più di un anno, che è partito da Ostenda nel 1897 e, giunto in Antartide, è rimasto bloccato nei ghiacci per più di un anno, facendo ritorno nel 1899. In questo primo di due volumi, Toni Bruno sta solo apparecchiando la tavola (o, meglio, le tavole) per raccontare la storia di un viaggio contro il tempo e contro se stessi.
Incontriamo Jean, la fidanzata Claire, la ciurma norvegese con cui è difficile comunicare, il capitano De Gerlache, uomo giusto e severo, i finanziatori della Reale Società Geografica Belga e il gatto Nansen, mascotte del viaggio.
Mescolando Fantasia e Storia, Bruno racconta nelle ultime sedici pagine dell’edizione anniversario di Bao Publishing come sia venuto a conoscenza del diario di bordo del capitano e di come abbia deciso di usarlo come base di un racconto di un’avventura contro se stessi.
L’essenzialità grafica di Bruno stavolta trova espressione perfetta nelle mezzetinte: l’autore ha affermato di aver utilizzato una boccetta d’inchiostro dei primi anni del Novecento, per calarlo ancora di più nel suo periodo storico. I toni di grigio delineano perfettamente l’ambiente burrascoso sul quale l’imbarcazione naviga, così come riescono a descrivere molto bene l’insoddisfazione della ciurma e la progressiva penuria delle provviste.
L’autore sfrutta comodamente le 156 pagine del volume, lasciando vivere ampiamente nelle vignette tutti i personaggi che compaiono, compreso i due amici di Jean che a inizio volume lo “spingono” a salire di soppiatto a bordo della Belgica. Le prime pagine sono faticose da seguire, ma una volta che Jean si imbarca, la narrazione si srotola e fila liscia come l’olio, o meglio come una vecchia baleniera su un mare piatto e senza burrasche.
In Breve
Storia
7.8
Disegni
8
Cura Editoriale
8
Sommario
Il giovane Jean perde i sensi una sera a bordo di una nave che ha appena cambiato armatore, e l'indomani scopre di essere in rotta per il sud America, da dove La Belgica, questo il nome del veliero, ripartirà per esplorare l'Antartide. Toni Bruno racconta una storia di fantasia basata sulla missione antartica belga di Amundsen e Cook del 1897. Una grande storia di avventura, in due volumi che usciranno a pochi mesi l'uno dall'altro, con una sceneggiatura tesa e avvincente, e magnifici disegni a mezzatinta. Un degno seguito al successo del 2016 di Bruno, Da quassù la terra è bellissima, più volte ristampato