The Seven Deadly Sins: Wrath of the Gods – Episodio 5: Vortice di emozioni | Recensione
Pubblicato il 8 Novembre 2019 alle 20:30
Nuove rivelazioni dal passato gettano luce sul presente.
Autore originale: Nakaba Suzuki
Data di uscita: 7 novembre 2019
L’opportunità offerta a King e Diane da Drole e Gloxinia di rivivere gli eventi che hanno caratterizzato la guerra santa di 3000 anni prima sta dando modo a questi due personaggi (e a noi spettatori attraverso di essi) di comprendere sempre meglio gli eventi del presente., grazie a rivelazioni sempre nuove che non mancano mai in alcuna puntata.
Purtroppo, in questa come nelle puntate precedenti un dettaglio che decisamente risalta agli occhi e non è certo piacevole è la censura del sangue, che viene mostrato di colore rosso solo quando macchia individui o oggetti, ma assume un irritante e inopportuno colore bianco quando sprizza dalle ferite.
ANGELI E DEMONI
Un po’ come avviene in Devilman, anche in The Seven Deadly Sins si vuole offrire una visione che non preveda soltanto il bianco e il nero: come i Demoni sono in grado di provare buoni sentimenti, così le creature celesti sono capaci di compiere atti crudeli e insensati come lo sterminio di tutti i Demoni catturati e imprigionati davanti ai loro fratelli, i una sdegnante dimostrazione di potere e disprezzo.
Questo ha provocato Derieri e Monspeet al punto da spingerli a sacrificare sei dei solo sette cuori per potersi trasformare in Indura, una forma demoniaca che scatena tutta la forza di chi ne fa uso, a patto che abbia un livello di forza di 50.000 o superiore.
I problemi con gli Indura sono però diversi: se da un lato queste creature dispongono di una potenza inimmaginabile, dall’altro il prezzo da pagare non è solo la perdita di sei cuori su sette: una volta trasformatisi in Indura, si è destinati a combattere e a distruggere qualsiasi cosa fino alla morte.
Nonostante però gli Arcangeli desiderino sconfiggere una volta per tutte i Dieci Comandamenti in generale e i due Indura che si ritrovano davanti in particolare, c’è qualcuno che invece ha intenzioni molto diverse, e certamente molto più vicine alla propria natura divina.
In questo, però, il personaggio non si ritroverà da solo: anche King e Diane, per quanto siano ben consapevoli di tutti i problemi che causeranno i Dieci Comandamenti nel loro presente, analizzano la situazione semplicemente per quello che è nel momento in cui stanno vivendo: che anche questo sia parte della prova a cui li stanno sottoponendo Drole e Gloxinia?
WHY HAVE YOU FORSAKEN ME?
Durante il corso di questo intenso episodio scoprirete anche come il tradimento sia quasi una parte integrante del mondo in cui è ambientato The Seven Deadly Sins: senza scendere troppo nei dettagli, vengono mostrati due diversi tipi di tradimento.
Inizio subito con l’accennarvi a un tradimento che mi ha ricordato molto Devilman, opera a cui moltissimi manga devono davvero tanto, in particolar modo quelli come The Seven Deadly Sins, che si basano sulla mitologia cristiana. Si tratta di qualcosa all’apparenza di inspiegabile e inaspettato, ma nel corso della puntata stessa inizierete a capire come mai una cosa del genere possa essere successa.
Nel secondo caso, è coinvolto Gowther, la bambola priva di sentimenti che ora fa parte dei Sette Peccati Capitali, ma che un tempo era parte dei Dieci Comandamenti. Finalmente, potrete scoprire le origini di Gowther, chi è in realtà e chi gli ha dato vita!
Naturalmente, la sua storia non si è certo compiuta con questo episodio, per cui restiamo in attesa di scoprire cosa altro ha in serbo per noi Wrath of the Gods.
In Breve
Voto complessivo
8.4