Marvel Collection – I Potenti Vendicatori n. 1 – Recensione

Pubblicato il 2 Maggio 2012 alle 10:27

Panini Comics riprende la ristampa delle celebri storie dei Vendicatori scritte dal geniale Roy Thomas! Riscoprite questi capolavori Marvel in compagnia di maestri del calibro di John e Sal Buscema, Gene Colan e Barry Windsor-Smith!

I Potenti Vendicatori n. 1
Marvel Collection

Autori: Roy Thomas (testi), John Buscema, Gene Colan, Barry Windsor-Smith, Sal Buscema (disegni)

Casa Editrice: Panini Comics

Provenienza: USA

Genere: Supereroi

Prezzo: € 6,00, 17 x 26, pp. 144, col.

Data di pubblicazione: aprile 2012


In occasione dell’uscita nelle sale italiane del film The Avengers Panini Comics propone varie iniziative imperniate sul gruppo di supereroi più potenti della terra e cioè i Vendicatori. La serie Marvel Collection, dedicata alla ristampa di materiale classico della Casa delle Idee, aveva già presentato nei mesi passati una sequenza sixties del team, con episodi scritti da Roy Thomas, secondo alcuni il più grande sceneggiatore dei Vendicatori, almeno per quanto concerne gli anni sessanta/settanta, e disegnata dal Michelangelo dei comics, il compianto John Buscema.

Ora si ricomincia dal punto in cui ci si era fermati e nel corso di quattro uscite i lettori avranno modo di leggere o rileggere fumetti tuttora considerati pietre miliari della Marvel. L’albo in questione include i nn. 62-68 della prima serie di Avengers, pubblicati nel 1969. Trattasi di un periodo cruciale. Thomas, dopo aver sostituito Stan Lee, aveva introdotto parecchie innovazioni, concentrandosi su character che all’epoca non avevano un serial come Occhio di Falco, Giant-Man e Wasp, Ercole, e tenendo un po’ in disparte (più che altro per volere di Lee) eroi di primo piano come Thor, Capitan America e Iron Man.

Il vulcanico Roy, comunque, non aveva rinunciato ad utilizzare piacevoli new entries, mettendole sotto la luce dei riflettori: la Vedova Nera, per esempio (che non fa parte della squadra), il Cavaliere Nero, Pantera Nera e, soprattutto, Visione, che diverrà una colonna portante del team. Negli episodi qui inclusi, la situazione è cambiata: Hank e Jan si sono sposati e il primo ha rinunciato alla sua identità di Golia, indossando i panni del Calabrone (e ci sono già i presupposti dei problemi di sdoppiamento della personalità che diverranno preoccupanti negli anni ottanta!). Occhio di Falco, dal canto suo, decide di diventare il secondo Golia. La Pantera assume un ruolo più attivo e la Visione è il fulcro narrativo delle story-line.

Classici villains come l’Uomo Scimmia, il Pensatore Pazzo, Testa d’Uovo e lo Spadaccino daranno filo da torcere ai nostri giustizieri ma non sono paragonabili al terribile Ultron che diverrà una delle più temibili nemesi degli Avengers. Le storie, pur datate nello stile di scrittura, non hanno perso il loro smalto e Thomas si dimostra capace nei dialoghi, caratterizzati da un forte senso dell’ironia. Da notare le insistite citazioni shakespereane (e non mancano riferimenti alla narrativa di Poe) che rendono intrigante la lettura.

Queste storie, comunque, non vanno trascurate neanche per l’aspetto grafico. Il grande John Buscema illustra l’avveniristico regno del Wakanda con maestria; e la sequenza disegnata dal maestro Gene Colan è un gioiello. Con il consueto stile ombroso, il penciler di Daredevil realizza forse una delle versioni più convincenti dello Spadaccino. Se consideriamo poi che l’episodio del ‘tradimento’ della Visione è appannaggio del Barry Windsor-Smith di Conan, qui in una delle sue prime prove Marvel e non ancora preraffaellita ma già inventivo per ciò che riguarda la costruzione della tavola, comprenderete come Marvel Collection sia imperdibile.

C’è pure Sal Buscema. Sono convinto che coloro che conoscono il Sal Buscema degli eighties rimarranno stupiti: ai suoi inizi in casa Marvel, infatti, il tratto di Sal era meno rarefatto e più in linea con quello del fratello John e basta osservare la versione intimidente del mostruoso Ultron per capire quanto Sal, per gli standard dei sixties, non fosse affatto banale. Se volete quindi scoprire un buon fumetto vintage, questa è la serie che fa per voi.


Voto: 7,5

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