Il Cuore di Thomas di Moto Hagio | Recensione
Pubblicato il 18 Novembre 2019 alle 17:30
E il ragazzo crudele spezzò la rosellina sul prato.
Autori: Moto Hagio (testi e disegni)
Casa Editrice: Edizioni BD – J-POP
Genere: Yaoi,
Provenienza: Giappone
Prezzo: € 15, 15×21, pp. 528, b./n. e colore, Brossura con sovracopertina
Data di pubblicazione: 16 ottobre 2019
Germania, metà del XX secolo. La notizia della morte misteriosa del giovane Thomas Werner scuote gli studenti del collegio Schlotterbetz, appena rientrati dalle vacanze di Pasqua.
Julusmole Bayhan, studente irreprensibile e prefetto della scuola, sembra poco scosso da questo terribile evento, fino a quando accadono due cose: prima, riceve una lettera postuma da Thomas, che dichiara a Julusmole di essersi suicidato a causa dei sentimenti che provava per lui. Subito dopo, si trasferisce nella scuola un ragazzo di nome Eric, che assomiglia a Thomas in tutto tranne che nel carattere…
Dopo Il Poema del Vento e degli Alberi, J-POP ci porta un altro grande manga di genere yaoi, un classico dei manga di ogni tempo di Moto Hagio (Pō no Ichizoku). Tuttavia le due opere, considerate a ragione due capostipiti del genere, nonostante le comuni caratteristiche (per esempio l’ambientazione in un collegio europeo, anche se uno è situato in Francia e nel nostro caso in Germania), sono fondamentalmente diverse.
Il Poema di Keiko Takemiya (QUI la recensione del primo volume) infatti è assolutamente più esplicito nelle scene, e non sarebbe potuto essere diversamente con un personaggio come Gilbert, che nella fisicità dimostra spesso il suo tormento interiore e la sua volontà di degradarsi.
Moto Hagio sceglie una strada diversa, ma non per questo meno affascinante: la sua storia infatti è un romanzo di formazione intimistico, più che una storia d’amore (intesa in senso comune) propriamente detta; tutto ruota attorno a tre personaggi principali (Julusmole Bayhan -Juli-, Oscar Reiser e Eric Fruehling), cui va aggiunto ovviamente il personaggio di Thomas Werner, la cui ombra si prolunga in realtà per tutta la storia.
I personaggi infatti sono il motore centrale della vicenda, perfettamente caratterizzati: Juli, per esempio, vive un senso di colpa che lo porta a estraniarsi da tutto e da tutti perchè si ritiene indegno di essere meritevole di amore da parte di chiunque per un fatto che ne ha segnato l’esistenza.
Qui è anche interessante notare come due diverse autrici interpretino diversamente il medesimo sentimento (la volontà di staccarsi dal mondo perchè ci si ritiene “sporchi”): Juli interpreta la parte del ragazzo perfetto, che freddamente rispetta tutti; Gilbert invece è l’esatto contrario, arrivando a umiliare se stesso anche prostituendosi.
Tornando ai personaggi, Oscar è un ragazzo gentile e piuttosto maturo lasciato dal padre in collegio e da cui non ha più notizie da ormai cinque anni; per Eric, invece, è la prima esperienza lontano dalla madre Marie, verso la quale nutre una vera e propria adorazione che sfocia senza troppi fronzoli in un vero e proprio complesso di Edipo.
Di Thomas invece sappiamo poco, almeno all’inizio, ma nel corso della storia, grazie soprattutto al tentativo di Eric di conoscere meglio questo suo sosia al fine di poter instaurare un rapporto con Juli, cambieremo l’idea iniziale che la mangaka ci aveva presentato.
Le relazioni tra questi ragazzi formeranno il percorso che ci condurrà a capire i gesti di Thomas e alla fine di questo percorso tutti i personaggi saranno cambiati, soprattutto Juli, che capirà quale è la strada che deve percorrere.
Unica pecca, volendo, è che altri personaggi sono lasciati sostanzialmente ai margini, nonostante all’inizio sembrino avere un ruolo maggiore, come per esempio Ante; ma potrebbe anche essere una tecnica dell’autrice per trarre in inganno il lettore.
Dal punto di vista stilistico, il tratto di Moto Hagio è elegante e essenziale, distaccandosi in questo senso da molte sue colleghe dell’Anno 24 (mi vengono in mente Riyoko Ikeda, ma anche la stessa Keiko Takemiya), che spesso eccedono nei fronzoli nelle vignette, caratteristica che ha identificato lo shojo in generale per anni. I corpi, inutile dirlo, sono assolutamente efebici e quindi irrealistici nelle loro caratteristiche fisiche.
Veniamo alla (tanto attesa) edizione italiana di quest’opera, che J-POP presenta in un unico volume assolutamente curato che ci presenta il manga nella sua migliore confezione, dato che si è cercato in ogni modo di rispettare il formato originale come era stato pensato dall’autrice; nonostante poi si tratti di un volume di oltre 500 pagine, la maneggevolezza non viene meno.
In Breve
Storia
8,5
Disegni
8,0
Cura editoriale
8,5
Sommario
La vita di quattro giovani è alla base di questo manga poetico che riesce a regalarci personaggi magari non troppo realistici, ma sicuramente romantici nel più alto senso del termine.