Vinland Saga 1×16: Storia delle bestie | Recensione
Pubblicato il 2 Novembre 2019 alle 20:00
A lezione di storia con il Professor Askeladd.
Autore originale: Makoto Yukimura
Studio di animazione: Wit Studio
Dopo la morte prematura di ragnar, la vita del giovane principe Canute si appresta a subire dei cambiamenti radicali, ora che la sua protezione è affidata ad Askeladd, il quale, però, ha chiaramente scelto di passare questa patata bollente al suo uomo migliore, Thorfinn.
Nel frattempo, però, altri cambiamenti stanno per investire il gruppo di Danesi guidato da Askeladd, complice il fatto che l’armata di Thorkell si avvicina sempre più…
I’M ALONE AND FAR FROM HOME
Canute potrebbe metterci un bel po’ ad abituarsi alla perdita di Ragnar, morto per mano degli Anglosassoni che lo hanno colpito alle spalle. Almeno, questo è ciò che gli ha detto Askeladd, ma sappiamo bene che le cose sono andate molto, molto diversamente…
Ora che è da solo, Canute potrà fare affidamento soltanto sul coetaneo Thorfinn, con il quale, a dire il vero, ha già iniziato a intrattenere qualche rapporto, anche se per la maggior parte si è trattato di scambi di insulti! Forse, può ancora contare sull’appoggio di qualcuno; forse, non è davvero solo.
DOMINION
Come sempre, in Vinland Saga non mancano le nozioni storiche che fungono da sfondo alle vicende narrate. In questo caso, il colto Askeladd dimostra ancora una volta di non essere soltanto un valido combattente e uno scaltro stratega, nonché un uomo quasi del tutto privo di pietà, ma anche un profondo conoscitore di fatti storici risalenti anche a parecchi secoli prima.
Quando lui e alcuni dei suoi uomini interrogano uno dei comandanti dell’esercito Anglosassone che sono riusciti a catturare in precedenza, quest’ultimo accusa i Danesi di essere degli invasori nelle loro terre, ed è proprio questa affermazione che fa vestire momentaneamente ad Askeladd i panni di un esigente insegnante di storia: in realtà, quelle terre un tempo appartenevano ai Celti, che vennero sopraffatti dagli antichi Romani, e solo in seguito le terre della Britannia vennero invase dagli Anglosassoni, che scacciarono coloro che le abitavano in precedenza. Dunque, con quali pretese gli invasori Anglosassoni accusano adesso gli invasori Danesi?
Ancora una volta, dunque, si usano due pesi e due misure e si ritengono illegittimi gli atti di coloro che nuocciono a una comunità, al quale, d’altro canto, impiega davvero molto poco tempo per rinnegare il suo passato egualmente violento nei confronti di altre etnie stanziatesi nelle medesime terre in precedenza.
SERPI IN SENO
Nel frattempo, mentre Canute deve fare i conti con la perdita probabilmente dell’unica persona al mondo che gli volesse davvero bene, che si prendeva amorevolmente cura di lui e con il quale si sentiva libero di parlare apertamente e di essere sé stesso, gli uomini di Thorkell si avvicinano sempre di più, e adesso non sono nemmeno più da soli: i rinforzi stanno arrivando.
Sarà proprio questo evento che farà riflettere gli uomini di Askeladd: perché il loro capo continua a ordinare loro solo di continuare a marciare? E se Thorkell dovesse riuscire a raggiungerli, riuscirebbero a sopravvivere? Questi dubbi iniziano così a insinuarsi nelle menti di questi uomini, che iniziano a pensare a un modo alternativo per cercare di non farsi ammazzare: passare dalla parte del nemico.
Questa scelta ha però diversi risvolti che non possono essere ignorati: se Askeladd dovesse scoprire i disertori, potrebbe tranquillamente decidere di ammazzarli sul posto, inoltre c’è anche un altro problema: cosa garantisce ai traditori che Thorkell li accetterà fra le proprie fila?
Beh, stiamo per scoprire le risposte a tutte queste domande: Thorkell ha raggiunto Asleadd e ha già iniziato a mietere vittime…
In Breve
Voto Complessivo
8.8