I 5 manga da tenere d’occhio nel 2020
Pubblicato il 18 Novembre 2019 alle 12:00
Composti da giudici imparziali, professionisti del settore in grado di valutare la reale qualità di un’opera, sono molti i concorsi che nel paese del Sol Levante puntano a decretare il migliore manga dell’annata.
Tra importanti premi dalla storia più che decennale ad altri più giovani, l’obiettivo è sempre lo stesso: analizzare i migliori manga usciti o conclusi e scovare la perla nascosta.
I principali concorsi del 2019 sono ormai conclusi, ecco quali sono i titoli che, secondo il gusto degli amici giapponesi, sono da tenere d’occhio in quanto vincitori dei rispettivi concorsi e categorie a cui hanno partecipato.
Premio Seiun
Nato nel 1970 il premio Seiun è un’onorificenza settoriale dedicata ai prodotti quali manga, videogiochi, anime ecc legata al mondo fantascientifico. Nota interessante, al concorso possono partecipare solo opere finite e non ancora in corso di serializzazione.
Vincitore della cinquatesima edizione è il manga di Girls last tour (Shōjo shūmatsu ryokō) del sensei Tsukumizu di cui nel 2017 è stato realizzato un adattamento animato. La storia vede due ragazze in sella alla loro modo intente a girovagare per un pianeta ormai distrutto e in totale rovina di cui loro sono le uniche sopravvissute.
Premio Kodansha
Come lascia intuire il nome, il premio Kodansha è stato istituito come riconoscimento per quei manga sponsorizzata dall’omonima casa editrice. Divisa per settori le 4 categorie manga del concorso sono: Kodomo (per bambini), Shonen, Shojo e generale.
Nell’edizione del 2019 vincitori a parimerito della categoria Shonen sono stati i manga di Yoshitoki Oima con il suo Fumetsu no anata e The quintessential quintuples di Negi Haruba.
La categoria Shojo viene vinta da Perfect World di Rie Aruga mentre si porta a casa la categoria miglior manga generale la serie Kinou nani tabeta? di Fumi Yoshinaga.
Premio Taisho
Il premio Taisho è piuttosto recente, rispetto ai precedenti ha all’attivo solo 12 edizioni e come obiettivo si prefigge quello di valorizzare i manga giovani e con pochi volumi all’attivo. L’anno scorso si era portato a casa il Taisho award la serie Beastars, mentre nel 2019 vince Kanata no astra del sensei Kenta Shinohara.
A partire dall’estate del 2019 è stato serializzato anche un adattamento animato del manga.
Premio Shogakukan
Era il 1955 quando è stato indetto il premio annuale Shogakukan per premiare i migliori manga secondo le categorie: kodomo (per bambini), shonen (per ragazzi), shojo (per ragazze) e generale.
La categoria generale è stata vinta a parimerito da Hibiki e Kenkou de bunkatekina saitei gendo no seikatsu rispettivamente dei sensei Mitsuharu Yanamoto e Haruko Kashiwagi. La spunta per il genere kodomo 12-sai di Nao Maita, mentre per lo shonen il primo classificato è il famoso Dr. Stone di di Riichirou Inagaki e Boichi, infine il miglior shojo è assegnato a Suteki na kareshi di Azune Kawahara.
Premio Osamu Tezuka
In memoria del Dio dei manga Osamu Tezuka è forse il concorso più famoso e conosciuto in circolazione. I premi vengono dati per le categorie manga: storia breve, autore esordiente e gran premio finale.
Nel 2019 il riconoscimento come migliore storia breve viene attribuita Seiri-chan di Ken Koyama, grazie alla sua storia sul ciclo mestruale. Il titolo di autore esordiente numero uno è di Sansuke Yamada con il suo manga Areyo Hoshikuzu ambientato alla fine della seconda guerra mondiale in un Giappone sull’orlo del collasso.
Il gran premio lo porta a casa il sensei Shinobu Arima con Sono ko, jiruba. Una storia poco ortodossa con protagonista una signore di 40 anni senza vita amorosa che trova la felicità in un bar la cui età media è over 70.